Aree verdi di Palazzo Pacanowski nell’incuria

Cresce il disappunto degli studenti per l’incuria degli spazi verdi nella sede di Palazzo Pacanowski, in via Monte di Dio, della Parthenope. “Avevo fatto richiesta, qualche mese fa, di una bonifica delle aree verdi – spiega il rappresentante degli studenti in Senato Accademico Pasquale Ziello – ma ad oggi ancora non si è visto nulla, a parte una superficiale decespugliazione”. È stata, infatti, tagliata l’erba ma restano diversi pericoli in un’area che non può essere sfruttata a pieno dagli studenti: “Ci sono diversi rami secchi e pezzi di ferro arrugginito disseminati tra le aiuole. Inoltre, è zeppa di rifiuti. C’è un solo cestino sempre pieno e tante cartacce a terra.  Questa incuria provoca il proliferare di insetti di ogni tipo, tra i rovi e i cespugli. C’è anche il rischio che qualcuno si faccia male”. Gli studenti più avventurosi, affascinati dal panorama e dalla possibilità di respirare un po’ d’aria fresca, sfruttano la presenza di un’unica panchina presente in quell’area, ma, sottolinea Ziello, “a loro rischio e pericolo! Anche perché ci sono anche attrezzi da giardinaggio che giacciono abbandonati”.
La richiesta avanzata dai rappresentanti degli studenti riguarda non solo la pulizia e messa in sicurezza dell’area, ma anche la possibilità di attrezzarla con altre panchine e tavoli per l’allestimento di una vera e propria zona studio e ristoro: “Su questo già mi fu risposto che sarebbe stato impossibile per motivi di sicurezza e gestione, ma il Rettore mi assicurò che avrebbero, comunque, provveduto al più presto alla bonifica. Stiamo aspettando”.
Una risposta è arrivata, invece, sulla questione appelli per i fuori corso, anche se dagli studenti viene considerata una ‘vittoria mutilata’. “Abbiamo ottenuto un appello a novembre per i fuori corso – spiega Ziello – ma purtroppo non interesserà tutti. Possono accedere a questa data aggiuntiva solo coloro che sono fuori corso da non più di due anni e con non più di 18 crediti mancanti alla conclusione del percorso. Devo dire che non è stato facile, anzi abbiamo incontrato diverse resistenze per ottenere questo appello e le condizioni non ci soddisfano, perché così si raccoglie solo una piccola fetta di studenti. La nostra battaglia, quindi, non è conclusa: ci batteremo per avere anche un’altra data ad aprile e che queste siano estese a tutti i fuori corso”.
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