I campioni dello sport matricole a Scienze Motorie

Studiare e praticare sport a livello agonistico? Impresa non facile in Italia purtroppo. Una mano però arriva dall’attuazione della riforma del 2015 che prevede un’attenzione particolare per gli studenti-atleti di alto livello. Recepita subito la norma, il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere della Parthenope ha emanato il bando per la dual carrier con il riconoscimento dello status di studente/atleta, riservando a questa categoria cinque posti per l’immatricolazione al Corso di Studi. Numerose le domande ricevute. Dopo la valutazione da parte di una Commissione istituita dal Rettore, otto sono risultati gli idonei. Possibilità di iscrizione in regime di tempo parziale;  riconoscimento di crediti universitari formativi sulla base dell’attività agonistica svolta; giustifica dell’assenza dalle attività didattiche per cui è prevista la frequenza obbligatoria; possibilità di concordare con il docente del corso date d’esame ad hoc; assegnazione di un tutor didattico e di un tutor amministrativo dedicato: i benefici che, da Regolamento, potranno ottenere questi studenti. Tutti vantaggi che torneranno utili a ragazzi che, invece, non hanno avuto vita facile alle superiori, come loro stessi ci raccontano. “Ho frequentato l’IT Economico Alfonso Gallo a Frignano d’Aversa e i miei docenti non mi hanno per niente aiutato nel conciliare le due attività, scolastica e sportiva”, spiega Francesco D’Abrunzo, 18 anni. Karateka, specializzato nella disciplina del Kumitè, Francesco ha partecipato a diverse competizioni nazionali ed internazionali, gareggiando due anni in Nazionale. Ha partecipato agli europei di Karate con la Nazionale nel 2015 e 2016. “Pratico Karate da quando avevo sette anni. Purtroppo la mia carriera sportiva ha risentito delle difficoltà che ho incontrato a scuola. Mi alleno cinque volte alla settimana, e non è facile anche studiare se non si ha un supporto da parte dei docenti”. Anche per Vincenzo Sarnataro, 19 anni, non è stato semplice superare questi anni di Liceo Artistico Maiorana: “È stata molto dura, ma la passione è tanta”, afferma il campione di pattinaggio a rotelle. Vincitore del Campionato italiano 2017 e della Coppa internazionale di Germania 2017, terzo al Mondiale 2017, bronzo agli Europei 2016 e ancora argento al Campionato Italiano 2015 e alla Coppa di Germania 2015, racconta: “Nei periodi in cui non ci sono le gare mi alleno due ore al giorno che si alternano con quelle di palestra. In prossimità delle gare anche tre ore per due volte al giorno”. “Mi allenavo la mattina presto prima di andare a scuola, poi ancora il pomeriggio, e la sera studiavo fino a tardi”, così ha trascorso gli anni di liceo anche Alfonso Scalzone, campione di canottaggio e diplomato al Liceo Scientifico Labriola di Napoli. Oro al Mondiale under 23 2017, argento al Mondiale assoluto 2017 con il circolo Savoia, nonché vincitore di diversi campionati italiani, afferma: “Non ho ricevuto nessun trattamento di favore da parte dei miei docenti, qualcuno era più comprensivo, altri per niente”. “Ero spesso assente a scuola, ma la Nazionale mi giustificava – dice Annamaria Troncone, giovane lottatrice e diplomata al Liceo Sociale Virgilio di Pozzuoli – Purtroppo non ho trovato supporto se non da parte di pochi docenti. Cercavo di essere sempre preparata ma non è stato facile”. Anche lei ha collezionato diversi premi in gare nazionali e internazionali di lotta libera, uno sport dove da poco si stanno affacciando le donne: “In Italia non è una disciplina molto conosciuta, mentre all’estero sì. Mio padre era campione di lotta e mi ha trasmesso la sua passione. Terminato il liceo non ho pensato subito all’università: sono stata un anno negli USA per allenarmi con la Nazionale, e un altro ho lavorato in diverse palestre e ho conseguito dei brevetti, tra cui personal trainer e allenatore di lotta. Poi, grazie anche a questa opportunità offertami da Scienze Motorie, ho deciso di riprendere gli studi. Sono certa che grazie alla dual carrier e all’aiuto che mi darà il mio allenatore, laureato in Scienze Motorie, potrò farcela”.
Anche gli altri ragazzi contano sulle agevolazioni, ma soprattutto sull’aiuto di colleghi che possono passare loro appunti e con cui ripetere. “Ho scelto di iscrivermi perché credo che Scienze Motorie mi possa aiutare ad ampliare conoscenze che mi saranno utili anche nella pratica sportiva, come quelle di biologia o fisiologia – sottolinea Sarnataro – Ho altri due amici che seguono e quando proprio non potrò frequentare, chiederò a loro un aiuto”. “Sono stato in Dipartimento per chiedere chiarimenti e ho trovato personale molto disponibile – afferma Scalzone – Proverò a frequentare il più spesso possibile, ma ho anche degli amici che mi passeranno gli appunti. Le gare si svolgono da marzo ad agosto, proprio quando ci sono gli esami, ma grazie alla possibilità di appelli ad hoc penso di potercela fare”. “La possibilità di rientrare come studente/atleta è stato uno stimolo in più. Ho un amico che si è appena laureato e mi sta dando diversi consigli su come iniziare bene il mio percorso accademico”, sottolinea D’Abrunzo.
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