“Faccio parte di quella generazione di laureati che ha vissuto, con disagio, il forte distacco tra mondo delle imprese e università. Da qualche anno, invece, si cerca di avvicinare questi due mondi, perché anche se l’Università è il luogo deputato alla formazione e alla ricerca è pur vero che questa esigenza si sente in maniera sempre più forte. Noi docenti, negli ultimi anni, abbiamo dovuto cambiare il nostro profilo professionale, che non è più solo quello del professore e ricercatore, ma è molto più vicino agli studenti e alle loro esigenze. Il progetto Fixo rappresenta un momento importante di incontro tra ateneo ed imprese: legame molto significativo per un’Università come L’Orientale, di impostazione umanistica e da sempre considerata aliena da azioni di questo genere”. Il Rettore Lida Viganoni commenta con queste parole il risultato ottenuto dal progetto Fixo Azione 3, coordinato dal Centro di Ateneo Orientamento e Tutorato (Caot), i cui risultati conclusivi sono stati presentati il 20 marzo presso Palazzo Du Mesnil. All’incontro, dopo i saluti del Rettore, sono intervenuti esponenti degli enti, delle aziende e delle associazioni che hanno contribuito alla riuscita dell’operazione. Al termine, alcuni ragazzi che hanno appena concluso lo stage hanno testimoniato la loro esperienza in azienda.
Il progetto Fixo, nato in collaborazione con Italia Lavoro e finanziato dal Ministero del Lavoro, offre ai giovani laureati la possibilità di partecipare a percorsi di formazione mirati all’acquisizione di competenze specialistiche nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca alle imprese e finalizzati alla stabilizzazione lavorativa attraverso attività formative svolte presso Università, Enti di Ricerca e di formazione pubblici e privati, e soprattutto attraverso attività formative on the job con stage trimestrali retribuiti presso aziende in Campania o nel resto d’Italia.
“Un Ateneo umanistico sembra non possa contattare le imprese se non con grandi difficoltà – spiega il prof. Luigi Mascilli Migliorini, Presidente del Caot -. Ma uno degli elementi più significativi in questa impresa che abbiamo portato avanti con il progetto Fixo è stato proprio la comprensione, da parte di Italia Lavoro, di quelle che sono le potenzialità dell’Orientale, che opera con i piedi a Napoli e la testa rivolta al mondo. Abbiamo la necessità che i nostri giovani siano apprezzati e conosciuti e che siano diffuse, soprattutto, le loro peculiarità di studenti dell’Orientale”.
In un mercato dove sembra non esserci posto per i laureati in materie umanistiche, il progetto è un utile strumento, allora, per fare ‘pubblicità’ alle potenzialità di questi giovani. Una scommessa vinta come sottolinea il dott. Corrado Karuc, Responsabile Azione3 del progetto FIXO: “il progetto dell’Orientale ha avuto molta più eco di tanti ‘successi annunciati’, che non ci hanno dato la stessa soddisfazione”. Aggiunge Diego Guida, Assessore al Decoro e l’Arredo urbano del Comune di Napoli, “è rilevante che l’azione operi su questo territorio; la realtà partenopea non è sicuramente semplice”.
“Adesso sta a voi – sottolinea Karuc rivolgendosi ai ragazzi – costruirvi un percorso. Fixo non è un’azione finalizzata all’occupazione, anche se all’inizio di ogni percorso riceviamo dalle aziende alcune disponibilità ad assumere. Dovete essere voi a mettere a frutto questa esperienza e farla diventare un elemento ‘vivo’ nel percorso lavorativo”.
Durante l’incontro hanno portato la loro testimonianza gli studenti che hanno partecipato ai gruppi di lavoro Web2.0 e Edimedia: due esperienze a stretto contatto rispettivamente con web agency e con case editrici, entrambi settori in evoluzione e che hanno mostrato interesse per l’iniziativa. “Il sistema editoriale – sottolinea il dott. Fabio Del Giudice, dell’Associazione Italiana Editori (AIE) – si trova ad affrontare lo sforzo di un doppio processo evolutivo: l’innovazione del prodotto e l’innovazione di processo. Per questo la formazione è un fattore discriminante. Voi giovani sarete fondamentali per la crescita delle case editrici nelle nuove tecnologie. Il settore editoriale è molto forte e questo aspetto è fondamentale per voi, come per noi è fondamentale la vostra preparazione: in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, con un calo del 20% delle vendite nei primi mesi del 2009, le aziende assumono solo chi è molto competente”.
Valentina Orellana
Il progetto Fixo, nato in collaborazione con Italia Lavoro e finanziato dal Ministero del Lavoro, offre ai giovani laureati la possibilità di partecipare a percorsi di formazione mirati all’acquisizione di competenze specialistiche nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca alle imprese e finalizzati alla stabilizzazione lavorativa attraverso attività formative svolte presso Università, Enti di Ricerca e di formazione pubblici e privati, e soprattutto attraverso attività formative on the job con stage trimestrali retribuiti presso aziende in Campania o nel resto d’Italia.
“Un Ateneo umanistico sembra non possa contattare le imprese se non con grandi difficoltà – spiega il prof. Luigi Mascilli Migliorini, Presidente del Caot -. Ma uno degli elementi più significativi in questa impresa che abbiamo portato avanti con il progetto Fixo è stato proprio la comprensione, da parte di Italia Lavoro, di quelle che sono le potenzialità dell’Orientale, che opera con i piedi a Napoli e la testa rivolta al mondo. Abbiamo la necessità che i nostri giovani siano apprezzati e conosciuti e che siano diffuse, soprattutto, le loro peculiarità di studenti dell’Orientale”.
In un mercato dove sembra non esserci posto per i laureati in materie umanistiche, il progetto è un utile strumento, allora, per fare ‘pubblicità’ alle potenzialità di questi giovani. Una scommessa vinta come sottolinea il dott. Corrado Karuc, Responsabile Azione3 del progetto FIXO: “il progetto dell’Orientale ha avuto molta più eco di tanti ‘successi annunciati’, che non ci hanno dato la stessa soddisfazione”. Aggiunge Diego Guida, Assessore al Decoro e l’Arredo urbano del Comune di Napoli, “è rilevante che l’azione operi su questo territorio; la realtà partenopea non è sicuramente semplice”.
“Adesso sta a voi – sottolinea Karuc rivolgendosi ai ragazzi – costruirvi un percorso. Fixo non è un’azione finalizzata all’occupazione, anche se all’inizio di ogni percorso riceviamo dalle aziende alcune disponibilità ad assumere. Dovete essere voi a mettere a frutto questa esperienza e farla diventare un elemento ‘vivo’ nel percorso lavorativo”.
Durante l’incontro hanno portato la loro testimonianza gli studenti che hanno partecipato ai gruppi di lavoro Web2.0 e Edimedia: due esperienze a stretto contatto rispettivamente con web agency e con case editrici, entrambi settori in evoluzione e che hanno mostrato interesse per l’iniziativa. “Il sistema editoriale – sottolinea il dott. Fabio Del Giudice, dell’Associazione Italiana Editori (AIE) – si trova ad affrontare lo sforzo di un doppio processo evolutivo: l’innovazione del prodotto e l’innovazione di processo. Per questo la formazione è un fattore discriminante. Voi giovani sarete fondamentali per la crescita delle case editrici nelle nuove tecnologie. Il settore editoriale è molto forte e questo aspetto è fondamentale per voi, come per noi è fondamentale la vostra preparazione: in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, con un calo del 20% delle vendite nei primi mesi del 2009, le aziende assumono solo chi è molto competente”.
Valentina Orellana