“I nostri laureati hanno la capacità di guardare oltre il dato locale, hanno prospettive diverse”, afferma il prof. Roberto Tottoli, docente di Islamistica e Letteratura araba, Direttore del Dipartimento Asia e Africa, struttura alla quale dovrebbe afferire “tutta la parte delle lingue e culture orientali, gli studi classici e archeologici”. Per chi è interessato a questi settori disciplinari, l’offerta formativa dell’Orientale è molto allettante. “Abbiamo una grande tradizione e percorsi accademici molto ricchi supportati da 120 docenti (tra strutturati e non) che seguono passo passo gli studenti”, asserisce Tottoli. I Corsi di Laurea Magistrali “sono un’attrattiva a livello nazionale”. Particolarità anche alla Triennale di Civiltà Antiche e archeologia: Oriente e Occidente che ha la capacità “di unire l’archeologia classica alla cultura orientale fornendo agli studenti la possibilità di esercitarsi negli scavi, non solo in zone come Cuma e Pompei, ma anche in Asia, in Cina, in Africa”. Chi, invece, sceglie un percorso tutto orientalistico deve prepararsi a partire da zero. “Ci vuole una forte passione e una grande volontà – afferma il professor Tottoli – Bisogna saper dimostrare di essere a proprio agio con altre culture e concentrarsi molto sui diversi apparati linguistici”. Ma attenzione: “molti studenti si fanno prendere dall’opportunità di poter studiare svariati idiomi e si caricano troppo facendo scelte sbagliate – nota il docente – Quando si selezionano le lingue da studiare è importante tenere conto della contiguità di area”. Importante è anche frequentare e cogliere le innumerevoli opportunità promosse dall’Ateneo: “Abbiamo un’offerta culturale notevole. Promuoviamo molte manifestazioni scientifiche che, al di là dei crediti che permettono di acquisire, rappresentano importanti contributi alla formazione dello studente”, termina il docente.