L’Università va vissuta come “un lavoro a tempo pieno”

Relazioni internazionali “è un percorso di studio multidisciplinare ed interdisciplinare perché permette di formarsi in campi diversi ma collegati tra di loro. Questa complessità aiuta gli studenti ad avere un rapporto diretto con la realtà e buone possibilità di inserimento nel mondo del lavoro”, afferma il prof. Giorgio Amitrano, ex Preside della vecchia Facoltà di Scienze Politiche. Il Corso di Laurea è articolato in due curricula: “Studi internazionali” e “Asia e Africa”. È il forte approccio internazionale a caratterizzare il piano di studi di Relazioni internazionali, elemento distintivo de L’Orientale. “L’approccio alle lingue straniere, per i nostri studenti, è diverso rispetto agli altri Corsi di Laurea – spiega Amitrano – anche per gli idiomi quali giapponese e cinese. Le basi grammaticali sono ovviamente le stesse ma, a partire dal terzo anno, si cominciano ad affrontare letture sulle scienze politiche e sulle relazioni internazionali. Io, che sono un docente di giapponese, ad esempio, presento testi di autori contemporanei ai miei frequentanti”. Ciò non toglie, però, che le future matricole dovranno prepararsi ad affrontare anche esami in campo economico, giuridico, politologico, sociale e storico. Ci sono sicuramente delle difficoltà da affrontare: “Molte sono dovute a lacune che i ragazzi si portano avanti dal liceo ma, se si affronta l’università come un ‘lavoro a tempo pieno’, si frequentano i corsi e si studia con costanza, non si hanno grandi problemi”. Studi internazionali e Relazioni e Istituzioni dell’Asia e dell’Africa i due Corsi di Laurea Magistrale con i quali si possono proseguire gli studi. Anche in questo caso il prof. Amitrano consiglia di “non continuare per inerzia. Se si affronta un percorso di studi ben fatto, si hanno poi più opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro. Il nostro studente deve essere attivo all’interno dell’Ateneo, deve porsi delle domande, essere curioso, propositivo ed informato”. Dal prossimo anno accademico, inoltre, partirà con un nuovo esperimento: “Proveremo a tenere lezioni in inglese per gli iscritti alla Magistrale in Relazioni ed Istituzioni dell’Asia e dell’Africa. L’elemento internazionale è importante perché è quello che oggi chiede la società, non solo per chi vuole andare a lavorare all’estero ma anche per chi resta in Italia”.
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