L’Università Federico II forma i suoi primi esperti nel settore delle tecnologie innovative applicate ai beni culturali, grazie ad un Master di secondo livello in ‘Metodologie diagnostiche innovative per la tutela della fruizione del patrimonio dei beni culturali’, interamente finanziato dal P.O.N. ‘Ricerca e Competitività’ 2007 – 2013. Si tratta di un percorso formativo molto specifico in grado di offrire ai giovani laureati nel settore dei Beni culturali, di Ingegneria per l’Ambiente, di Scienze e Tecnologie Geologiche e di altre discipline connesse, una preparazione aggiornata sulle tecnologie più avanzate che, oggi, vengono applicate nelle realtà archeologiche e monumentali, sia terrestri che subacquee. “Sono previste lezioni, laboratori e attività sul campo – afferma il prof. Maurizio De Gennaro, docente di Scienze e Tecnologie dei minerali industriali, responsabile del P.O.N. insieme al prof. Enzo Marra – finalizzate a formare una figura che sappia programmare le attività di indagine per opere di restauro e conservazione”. Rispetto agli sbocchi occupazionali, “ci stiamo sempre più interessando affinché questi esperti trovino spazi lavorativi – continua De Gennaro – ovviamente, il percorso è difficile, perché sono tanti i bandi e le gare d’appalto che relegano in un cantuccio queste attività, vista la mancanza di una cultura sulla diagnostica”.
Le lezioni si terranno tra le sedi universitarie di via Mezzocannone e San Marcellino, mentre le ore di pratica saranno predisposte sulle emergenze archeologiche della costa da Napoli ai Campi Flegrei. “I partecipanti impareranno non solo la tecnica analitica, ma anche l’interpretazione del risultato”. Il corso è del tutto gratuito. I posti disponibili sono 25. La selezione, che si terrà a fine novembre, verrà fatta sulla base dei titoli posseduti e di un colloquio motivazionale. “Questo Master è un fiore all’occhiello per il Federico II e il Dipartimento di Scienze della Terra, realizzato grazie all’operato di tutti i suoi ricercatori”. La domanda di partecipazione al concorso, scaricabile dal sito web d’Ateneo all’indirizzo www.unina.it, dovrà essere consegnata entro il 20 novembre.
Le lezioni si terranno tra le sedi universitarie di via Mezzocannone e San Marcellino, mentre le ore di pratica saranno predisposte sulle emergenze archeologiche della costa da Napoli ai Campi Flegrei. “I partecipanti impareranno non solo la tecnica analitica, ma anche l’interpretazione del risultato”. Il corso è del tutto gratuito. I posti disponibili sono 25. La selezione, che si terrà a fine novembre, verrà fatta sulla base dei titoli posseduti e di un colloquio motivazionale. “Questo Master è un fiore all’occhiello per il Federico II e il Dipartimento di Scienze della Terra, realizzato grazie all’operato di tutti i suoi ricercatori”. La domanda di partecipazione al concorso, scaricabile dal sito web d’Ateneo all’indirizzo www.unina.it, dovrà essere consegnata entro il 20 novembre.