Borse di stage per la Cina

Rientrano nell’ambito del progetto di orientamento in uscita e avviamento al lavoro le 5 borse di stage in Cina stanziate dall’Ateneo in sinergia con l’agenzia CRCC Asia. Il bando, disponibile in rete mentre andiamo in stampa, è destinato a studenti avanzati (terzo anno del Triennio e Magistrali) che abbiano come requisito un’ottima conoscenza della lingua inglese e preferibilmente del cinese. Le modalità di partecipazione al bando di Ateneo sono state illustrate nell’incontro informativo tenutosi il 28 gennaio, appuntamento a cui ha preso parte Chiara Patron, responsabile per l’Italia dell’Agenzia CRCC Asia. “È un’esperienza formativa molto importante – afferma la prof.ssa Valeria Micillo, Presidente della Commissione di Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato e delegato per il Placement – Lo scopo è quello di un orientamento e avviamento al lavoro e di conseguenza abbiamo preferito puntare più su aziende, che in prospettiva possano anche costituire un punto di arrivo professionale, che non sugli enti, dove è più difficile in questo momento trovare accesso lavorativo stabile. Inoltre, è un’occasione per rendere noto agli studenti delle loro reali possibilità e competenze di cui spesso non hanno piena coscienza”. Diversi i settori di inserimento per lo stage: turistico, aziendale, settore marketing e pubblicità, gestione delle relazioni internazionali. Il finanziamento è di circa 3000 euro, prevede anche un contributo variabile a seconda delle quattro destinazioni: Pechino, Shangai, Sanya e Shenzhen. Due mesi la durata del progetto formativo: “abbiamo scelto un periodo di tempo non troppo breve, ma nemmeno eccessivamente lungo, tale da posticipare i tempi di laurea”, asserisce la docente. “Gli studenti che parteciperanno devono avere una forte dose motivazionale e un minimo di flessibilità, elemento indispensabile per andare incontro ad una cultura altra”. Qualche anticipazione sui finanziamenti futuri relativamente alle borse di stage. “Sebbene le risorse siano limitate, in una seconda fase punteremo sull’Europa, ma senza agenzie intermediarie”, conclude la docente. 
L’Ateneo, intanto, ha emanato un nuovo Regolamento per il Servizio di Orientamento e Tutorato. “Nella sostanza, nulla è cambiato – informa la prof.ssa Micillo – Le finalità non possono essere mutate, piuttosto si tratta di un necessario aggiornamento a cui abbiamo dovuto far fronte in seguito alla scomparsa delle Facoltà e la nascita dei Dipartimenti”. I Dipartimenti suppliscono alle funzioni ricoperte dalle ex Facoltà e, in collaborazione con la Commissione di Ateneo per l’Orientamento e Tutorato, i nuovi organi “offrono le loro forze per illustrare l’offerta formativa. Attraverso rappresentanti eletti all’interno dei tre Dipartimenti, inoltre, individuano necessità, bisogni e suggeriscono proposte per le diverse attività”. Qualche anticipazione relativa alle attività destinate agli studenti in entrata, ossia agli iscritti degli ultimi anni delle scuole secondarie superiori a cui sono indirizzate una serie di iniziative di orientamento, di consulenza e di informazione. Dopo il successo riscosso lo scorso anno dai laboratori tematici delle lingue (arabo, cinese e alcune lingue occidentali), “quest’anno punteremo sulle economie, lingue, culture e storie dei paesi emergenti quali India e Portogallo. Tuttavia il progetto è ancora da valutare. Si tratta di attività che si prefiggono l’obiettivo di far conoscere alle future matricole il ventaglio di opzioni previste dalla variegata offerta formativa dell’Ateneo”, conclude la prof.ssa Micillo. 
(R.I.)
 
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