Una ventata di novità caratterizzerà il nuovo anno accademico di Ingegneria. Prima tra tutte l’apertura del nuovo polo universitario di San Giovanni, ricco di laboratori ed aule didattiche. Lo ha annunciato agli studenti delle superiori accorsi all’Open Day il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, che ha fatto gli onori di casa il 18 febbraio. “Gli immatricolandi – spiega il prof. Salatino – tra maggio e luglio, quando si terranno le pre-iscrizioni, avranno la possibilità di esprimere una preferenza per la sede di studio, ovvero tra Fuorigrotta e San Giovanni. Poi, in base a quella che sarà la domanda, si sceglierà quali Corsi di Laurea saranno spostati nel nuovo polo”.
Strapiena di studenti provenienti da vari istituti superiori, presenti per l’introduzione generale agli studi ingegneristici, l’Aula Magna Massimilla di Piazzale Tecchio. Emanuele, all’ultimo anno del Liceo Scientifico Vico di Napoli, dice: “All’inizio ero più orientato verso i Corsi di Matematica o Fisica, poi ho optato per Ingegneria, soprattutto per la vastità di sbocchi professionali che offre. Ho le idee abbastanza chiare: sono indirizzato verso Ingegneria Elettronica o dell’Automazione. Non vedo l’ora di ascoltare la presentazione di questi due Corsi di Laurea. Sono anche molto curioso di visitare i laboratori, in quanto ritengo sia utile affiancare alla teoria l’esperienza pratica”. La presentazione della ricca gamma dei Corsi di Studio è avvenuta attraverso la suddivisione in tre macroaree: l’Area Civile, Edile e Ambientale, quella Industriale e quella dell’Informazione. Ampio spazio è stato lasciato all’ascolto delle perplessità degli studenti. “Non ho ancora le idee chiare – racconta Michele, prossimo alla maturità scientifica presso il Liceo Torricelli di Somma – però, dopo aver ascoltato la presentazione riguardante l’area Informatica, ho una certezza: non voglio iscrivermi ad Ingegneria. Lo vedo un lavoro statico che si svolge per lo più davanti a un computer; forse rivaluterò l’idea dell’Accademia della Guardia di Finanza”. Luigi, proveniente dallo stesso Liceo, invece, afferma: “Mi affascina molto Ingegneria Meccanica. Sicuramente è difficile, ma, ascoltando la presentazione, mi sento incoraggiato; d’altronde, con la buona volontà, si può fare tutto!”. Per un orientamento a 360 gradi, importanti sono anche le testimonianze di chi sta frequentando gli studi e di chi è già inserito nel mondo del lavoro. “I primi anni di università sono sempre i più difficili – afferma Davide Portolano, ingegnere ambientale – in quanto non si conosce bene il metodo di studi, per cui è fondamentale una buona organizzazione fin dagli inizi. Secondo la mia esperienza, non è necessario passare le notti a studiare, perché, dopo una certa ora, si rende meno; invece, quando si lavora, talvolta capita di non dormire, a causa delle responsabilità che incombono. Tutto quello che si impara all’università è indispensabile per il mondo del lavoro, tant’è che all’inizio della carriera ritornavo spesso sugli appunti, per rinfrescare alcuni argomenti. Anzi, è importante continuare a studiare, arricchendo ed ampliando il bagaglio culturale”. Per inserirsi con successo nel mondo del lavoro, fondamentale sono la bravura e la conoscenza dell’inglese. Ma, aggiunge Portolano, “Non bisogna dimenticare la lingua italiana, per cui leggere un buon libro ogni tanto è utile anche per esprimersi correttamente sul lavoro”. A conclusione della giornata, la visita ai vari laboratori dipartimentali. “Quando sono venuta – dice Martina all’ultimo anno dello Scientifico Galilei di Napoli – ero indecisa se iscrivermi ad Ingegneria Edile o Edile-Architettura. Sinceramente, non conoscevo nemmeno le differenze, ma adesso, dopo aver visto i vari progetti e ascoltato la spiegazione dei docenti, penso che protenderò per la seconda”.
Maria Maio
Strapiena di studenti provenienti da vari istituti superiori, presenti per l’introduzione generale agli studi ingegneristici, l’Aula Magna Massimilla di Piazzale Tecchio. Emanuele, all’ultimo anno del Liceo Scientifico Vico di Napoli, dice: “All’inizio ero più orientato verso i Corsi di Matematica o Fisica, poi ho optato per Ingegneria, soprattutto per la vastità di sbocchi professionali che offre. Ho le idee abbastanza chiare: sono indirizzato verso Ingegneria Elettronica o dell’Automazione. Non vedo l’ora di ascoltare la presentazione di questi due Corsi di Laurea. Sono anche molto curioso di visitare i laboratori, in quanto ritengo sia utile affiancare alla teoria l’esperienza pratica”. La presentazione della ricca gamma dei Corsi di Studio è avvenuta attraverso la suddivisione in tre macroaree: l’Area Civile, Edile e Ambientale, quella Industriale e quella dell’Informazione. Ampio spazio è stato lasciato all’ascolto delle perplessità degli studenti. “Non ho ancora le idee chiare – racconta Michele, prossimo alla maturità scientifica presso il Liceo Torricelli di Somma – però, dopo aver ascoltato la presentazione riguardante l’area Informatica, ho una certezza: non voglio iscrivermi ad Ingegneria. Lo vedo un lavoro statico che si svolge per lo più davanti a un computer; forse rivaluterò l’idea dell’Accademia della Guardia di Finanza”. Luigi, proveniente dallo stesso Liceo, invece, afferma: “Mi affascina molto Ingegneria Meccanica. Sicuramente è difficile, ma, ascoltando la presentazione, mi sento incoraggiato; d’altronde, con la buona volontà, si può fare tutto!”. Per un orientamento a 360 gradi, importanti sono anche le testimonianze di chi sta frequentando gli studi e di chi è già inserito nel mondo del lavoro. “I primi anni di università sono sempre i più difficili – afferma Davide Portolano, ingegnere ambientale – in quanto non si conosce bene il metodo di studi, per cui è fondamentale una buona organizzazione fin dagli inizi. Secondo la mia esperienza, non è necessario passare le notti a studiare, perché, dopo una certa ora, si rende meno; invece, quando si lavora, talvolta capita di non dormire, a causa delle responsabilità che incombono. Tutto quello che si impara all’università è indispensabile per il mondo del lavoro, tant’è che all’inizio della carriera ritornavo spesso sugli appunti, per rinfrescare alcuni argomenti. Anzi, è importante continuare a studiare, arricchendo ed ampliando il bagaglio culturale”. Per inserirsi con successo nel mondo del lavoro, fondamentale sono la bravura e la conoscenza dell’inglese. Ma, aggiunge Portolano, “Non bisogna dimenticare la lingua italiana, per cui leggere un buon libro ogni tanto è utile anche per esprimersi correttamente sul lavoro”. A conclusione della giornata, la visita ai vari laboratori dipartimentali. “Quando sono venuta – dice Martina all’ultimo anno dello Scientifico Galilei di Napoli – ero indecisa se iscrivermi ad Ingegneria Edile o Edile-Architettura. Sinceramente, non conoscevo nemmeno le differenze, ma adesso, dopo aver visto i vari progetti e ascoltato la spiegazione dei docenti, penso che protenderò per la seconda”.
Maria Maio