Chimica e Fisica per la prima volta a braccetto in laboratorio, per dimostrare anche agli studenti più scettici che tutte le materie presenti nel piano di studi sono trattate perché funzionali a un ragionamento scientifico a 360 gradi e in quanto propedeutiche alla comprensione di ciò che ci si ritroverà a studiare nel tempo. La prima pietra è stata posata il 4 novembre, con il Corso Obbligatorio sulla Sicurezza per i Laboratori Didattici tenuto dalle professoresse di Chimica generale ed inorganica Filomena Rossi e Stefania Galdiero e dal professore di Biologia applicata Massimo Mallardo, che spiega: “in quell’occasione gli studenti hanno ricevuto le informazioni di base relative ai comportamenti corretti da tenere in laboratorio per evitare incidenti”. Nell’aula che ha ospitato contemporaneamente le matricole dei tre canali, gli interventi dei relatori sono stati accompagnati dalla proiezione di immagini dei luoghi della ricerca di via De Amicis: “abbiamo trasferito l’idea di come deve essere un laboratorio in termini di apparecchiature, parlando ad esempio degli armadi per lo storage di acidi, basi e soluzioni infiammabili, che ovviamente non possono essere riposti in un armadio qualunque, ma in uno che segue normative europee. Poi abbiamo spiegato le norme di base che riguardano i dispositivi di protezione individuale, quali camice, guanti e mascherine”. Sui laboratori congiunti: “è una novità molto interessante di quest’anno”. Il motivo alla base della scelta: “i ragazzi che si iscrivono al nostro Corso di Laurea si aspettano di studiare qualcosa che si riferisca in maniera evidente alla salute. Quando si ritrovano di fronte a materie come Matematica e Fisica tendono a mostrare un po’ di scetticismo. L’esperienza nuova vuole legare queste materie alle altre per far capire chiaramente che senza esse è difficile comprendere la Chimica, la Biologia o la Genetica, ovvero quelle materie che danno la sensazione di entrare nel vivo delle Biotecnologie”. L’esperienza congiunta celebrerà l’esordio a fine mese e in più sessioni per consentire a tutti gli studenti di prendere parte all’attività: “ogni stanza ospita 25 studenti. Alcuni laboratori più grandi e interconnessi permettono di ospitarne 50. È la soluzione migliore per evitare troppe ripetizioni”. Prevista prima della sosta natalizia almeno un’altra esperienza: “gli studenti tratteranno due differenti argomenti. Quest’anno fortunatamente abbiamo avuto la possibilità di acquistare molti reagenti, quindi i ragazzi avranno modo di lavorare con le proprie mani”. Acquisizioni di cui beneficeranno anche studenti di anni successivi al primo: “per microbiologia al secondo anno sono stati acquistati i kit per le colorazioni di Gram che consentiranno ai ragazzi di vivere una nuova esperienza. Speriamo di poter sempre più implementare i laboratori in futuro”. Il consiglio per imparare al meglio come muoversi con camice e guanti: “lasciar stare i telefonini e cercare di fare le cose divertendosi, ma mettendosi in gioco per far sì che quella sia vissuta veramente come la prima esperienza di laboratorio”.