Concorsi pubblici area medico-sanitaria, arriva l’equipollenza

Per i biotecnologi si aprono le porte dei concorsi pubblici in ambito medico-sanitario finora riservati ai biologi. L’equipollenza tra le lauree Specialistiche in Biologia e in Biotecnologie in ambito medico, farmaceutico e veterinario è stata sancita dal Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 dicembre e rettificato il 17 per un errore di trascrizione. “E’ un passo importante per accedere ai concorsi per il personale dirigenziale del Servizio Sanitario Nazionale – afferma Gianluca Ruotolo, Presidente della Federazione Italiana dei Biotecnologi (FIBio) – Siamo molto soddisfatti che il percorso iniziato nel 2009 cominci a dare i suoi frutti”. Rimane ancora da superare un piccolo intoppo burocratico: i concorsi sono banditi ai sensi del DPR 483 del ‘97 che non precisa la validità di lauree equipollenti accanto a quella in Biologia. Ruotolo, però, sottolinea: “Una sentenza del Consiglio di Stato sancisce che, qualora in un bando non venga espressamente citata l’equipollenza, esso viene considerato aperto ai possessori di lauree equipollenti”. Per fugare ogni dubbio, la FIBio si sta attivando per individuare la strada migliore per sollecitare la modifica del DPR. 
Rimangono ancora fuori dall’equipollenza i laureati in Biotecnologie del settore agrario e di quello molecolare-industriale. “Stiamo lavorando in tal senso e ci aspettiamo di avere buone notizie per la primavera – afferma Ruotolo, spiegando che il decreto attuale è frutto di una mediazione tra due posizioni contrastanti tra i favorevoli all’equipollenza di tutte le classi di Laurea in Biotecnologie e Biologia ed i contrari. Alla fine il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) si è espresso positivamente, ma specificando il numero minimo di crediti conseguiti da ciascun laureato in determinati settori disciplinari. “Si tratta di una restrizione apparente – precisa Ruotolo – Tenendo conto che nel conteggio si considerano sia gli esami della Triennale sia quelli della Specialistica o Magistrale, tutti i laureati hanno i requisiti necessari”. Quando gli chiediamo come spiega la resistenza del mondo universitario a sancire l’equipollenza, risponde: “Il rischio è di dover arrivare ad uniformare le Triennali di Biologia e Biotecnologie e diversificare solo le Specialistiche. La presenza di un taglio più applicativo non comporta, infatti, differenze sostanziali tra una Triennale e l’altra”. Ruotolo ci tiene, infine, a sottolineare l’importanza dell’appoggio della Facoltà alla FIBio: “Il Preside ci ha dimostrato in più occasioni la sua stima e ci ha promesso dall’anno prossimo uno spazio da adibire a sede della Federazione”.
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