Confederazione stravince alle elezioni studentesche della Federico II

Confederazione degli Studenti si conferma come prima lista nella consultazione del 18 e 19 maggio per le rappresentanze studentesche negli organi collegiali della Federico II. I dati, ancora non ufficiali, vedono infatti i confederati ottenere oltre 9.000 preferenze. Secondo schieramento risulta Link, con circa 1.500 voti, e terza lista
quella dell’Udu. Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione (CdA) sono appannaggio di Confederazione. Eletti in CdA Giuseppe De Falco, con 6.500 voti, e Luca Granata. Coprono i cinque seggi in Senato: Danila Pagliuca, Ciro Salzano, Emanuele D’Anza, Francesco Cannone e Costantino Diana. Parla di “risultato storico” De Falco. “Gli studenti hanno scelto chi ha dato prova di aver fatto un buon lavoro ed è sempre presente – afferma – Adesso si dovrà andare nel vivo delle attività”. Tasse e strutture: i cavalli di battaglia. “L’attuale sistema di tassazione è iniquo e noi stiamo già stendendo un progetto da presentare in CdA per una rimodulazione del metodo di contribuzione. Naturalmente si tratta di un lavoro che stiamo portando avanti con tutto il gruppo”, dice De Falco. Sulle strutture: “ciò che è successo a Veterinaria è sotto gli occhi di tutti, ed è quindi necessaria una completa ricognizione di tutti gli edifici di Ateneo per capirne lo stato e quali sono gli eventuali interventi da  eseguire per la messa in sicurezza”. “Il mio piccolo record personale – commenta invece Salzano, di area medica – è di essere il senatore della Federico II che ha ricevuto il più alto numero di voti di sempre con 2.500 preferenze. In
Senato, non so se per fortuna o purtroppo, Confederazione coprirà tutti i seggi: questo, se da un lato ci permetterà un lavoro più snello, dall’altro fa mancare la giusta dialettica tra i vari gruppi. Noi siamo comunque già pronti per iniziare a metterci all’opera sulle questioni più urgenti”. Per ciò che riguarda l’area Medica: “andremo ad intervenire per definire meglio la figura dello specializzando. È stato già scritto un regolamento che ne definisce le funzioni e che è stato approvato al Consiglio di Scuola. Adesso attendiamo  che arrivi in Senato”. Altra questione, “già portata avanti dal mio predecessore Valerio Salamida, è quella relativa alla necessità per i ragazzi di Scienze Infermieristiche di prevedere una maggiore formazione esterna”. Nell’agenda di lavoro di Aruta, senatore dell’area Politecnica, “c’è da proseguire il lavoro sulla tassazione tutelando quindi il diritto allo studio. Inoltre, c’è da ultimare la questione dei prolungamenti degli orari delle aule studio e la questione dell’aula ‘H24’ già individuata ad Architettura che diventerebbe davvero utile per i tantissimi studenti che alloggiano nei pressi del centro storico”. Insieme a tutto il gruppo, continuerà a lavorare per il rilancio del brand ‘Federico II’: “abbiamo in cantiere già numerose iniziative e convenzioni da ultimare”.ù “Rappresentare l’intera area delle Tecnologie per la Vita è un compito articolato, ma sono sicuro che si potrà lavorare con la massima tranquillità. Oltre alla questione tasse che sta a cuore a tutti – spiega D’Anza – altra problematica che viviamo noi studenti è quella dell’inserimento nel mondo del lavoro. Come studente di Veterinaria mi trovo spesso a fare pratica in aziende zootecniche con gli agronomi, e abbiamo entrambi le stesse problematiche, anche se le nostre competenze sono molto diverse. Il punto non è la preparazione, che è tra le migliori d’Italia, ma è nel saper dare il giusto valore ad ogni specializzazione e il corretto ingresso nel mercato del lavoro. Ad esempio, si dovrebbe partire dalla compilazione del curriculum: è importante
imparare a fare, ma anche saper spiegare agli altri cosa si sa fare. Una delle proposte è di attivare dei seminari di preparazione alla compilazione dei curricula”. In Consiglio degli Studenti la maggioranza schiacciante, con 40 su 45 seggi, dovrebbe andare a Confederazione, mentre i restanti 3 consiglieri sono delle liste Link (Domenico Cristiano, Milena Franzese e Raffaele Giovine) e 2 dell’Udu (Antonio Filogramo e Gianfranco Romano). Ventisette seggi su 29 vanno a Confederazione anche nei Consigli delle Scuole. “Siamo pieni di entusiasmo e pronti a metterci al lavoro – annuncia a caldo Salvatore Angelino, eletto nell’area umanistica con 245 voti – Il nostro programma si basa su alcuni punti essenziali, come le strutture e le borse di studio. Ci batteremo perché vengano rese disponibili agli studenti tutte quelle aree che oggi non sono fruibili perché restano chiuse o sono inagibili. Per ciò che riguarda le borse di studio, si dovrà vigilare e far presente la situazione dei tanti idonei che non riescono però a ricevere il sussidio per mancanza di fondi”. Parcheggi ed esami sono invece nei programmi di Giovanni Zarra, eletto sempre con Confederazione nell’area delle Tecnologie per la Vita con 359 voti: “Tra le nostre esigenze rientra innanzitutto la questione dei parcheggi, per la quale abbiamo già pronta una proposta per una convenzione con l’ente comunale. Nell’immediato ci andremo a muovere anche sull’integrazione di due finestre d’esame a gennaio e a giugno, indispensabili sia per i fuori corso che per la totalità degli iscritti”. Domenico Cristiano di Link commenta il risultato del voto con toni positivi: “Rispetto a due anni fa siamo cresciuti molto raddoppiando i consensi ed entrando anche in Consigli di Dipartimento dove non eravamo presenti, come quello di Giurisprudenza, di Ingegneria Industriale o Ingegneria Elettrica, mentre confermiamo con forza la nostra presenza a Studi Umanistici dove ricopriamo 21 seggi su 29”. “In Consiglio degli Studenti siamo la minoranza con soli due consiglieri – ammette Gianfranco Romano dell’UDU – ma cercheremocomunque di portare avanti il nostro lavoro, nato dall’impegno di tutto il gruppo, anche dei non eletti o dei non candidati”. Nel Consiglio degli Studenti l’attività
di Udu-Viviunina, come per Link, sarà concentrata sulla questione tasse: “L’Isee dev’essere il riferimento principe per la tassazione – conferma Romano – Secondo l’attuale modello anche pochi euro fanno rientrare in una fascia più alta e si creano situazioni paradossali per cui redditi molto diversi tra loro pagano lo stesso importo”. “La Commissione tasse ha completato il suo lavoro e a breve dovrà arrivare la proposta in CdS – spiega anche Cristiano – Noi continueremo, comunque, a batterci per la nostra idea di una tassazione progressiva per coefficiente. Ancora, ci impegneremo affinché ci sia sempre maggiore trasparenza, anche nella distribuzione
dei fondi per le attività studentesche, o rispetto alle decisioni degli organi di cui è bene che gli studenti vengano messi a conoscenza”. Nel Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici, dove Link ha ottenuto la maggioranza dei voti, Edda Gargiulo sosterrà la battaglia dell’associazione non dimenticando le esigenze di Porta di Massa: “In questi due anni abbiamo portato a compimento battaglie importanti come quella per gli appelli aggiuntivi. Adesso lavoreremo per migliorare la vivibilità degli spazi. Ad esempio, abbiamo diverse aule che vengono chiuse dopo le lezioni e che, invece, dovrebbero restare aperte fino a chiusura del Dipartimento per consentire ai ragazzi di avere spazi dove studiare. Le aule studio sono, infatti, insufficienti. Inoltre, chiederemo che vengano aumentate da 3 a 5 le sedute di laurea annuali, con due nuovi appelli ad aprile e dicembre”. Scienze Politiche resta una delle sedi dove l’Udu conserva il maggior numero di consensi con cinque consiglieri di Dipartimento su 11: “Nel nostro Dipartimento ci sono diversi problemi da affrontare – ricorda Gabriel De Gaetano – In primis, quello dei ragazzi di Servizio Sociale, che vivono in una situazione di disagio e di isolamento nelle aule di via Mezzocannone e che noi vorremmo potessero essere trasferiti nel complesso di San Marcellino. Sul piano della comunicazione, vorremo, invece, che venisse inserita una giornata di informazione ad inizio anno, durante la quale i docenti possano fornire indicazioni sui loro corsi. Questo si rende necessario perché molto spesso, nella scelta degli esami opzionali, gli studenti non sanno come orientarsi”.
Valentina Orellana
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