Circa 7.500 metri quadrati, sei piani, 180 posti letto. Sono i numeri della prima residenza universitaria del Parthenope, realizzata presso l’ex Manifattura di Tabacchi, in via Galileo Ferraris. Il complesso è stato consegnato all’Ateneo a dicembre, al termine dei lavori di costruzione, durati circa tre anni, affidati a Fintecna, società controllata del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Al momento, mancano gli arredi e la cucina. “Si tratta di una struttura all’avanguardia, – afferma il prof. Giuseppe Vito, Presidente dell’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario) – conforme a quello che era il progetto. L’Adisu si impegnerà a provvedere alla cucina e agli arredi che, penso, saranno pronti entro il mese di aprile. Solo dopo questa prima fase, Università e Adisu stipuleranno un protocollo d’intesa al fine di indire una gara per l’affidamento in gestione delle residenze”. Si avviano, finalmente, al termine le problematiche degli studenti fuori-sede del Parthenope, alle prese con il pagamento di affitti esosi e senza diritti riconosciuti, o trasferte quotidiane che poco tempo lasciano allo studio. “La costruzione comprende un parcheggio di circa 3mila metri quadrati, una guardiania, camere da letto doppie e singole (dodici sono quelle riservate ai portatori di handicap) – continua Vito – Al piano terra ci sono la cucina, la mensa, la palestra con una sala attrezzi e gli spogliatoi, mentre all’ultimo piano c’è un enorme spazio biblioteca divisibile, con uno splendido panorama sul Vesuvio. I ragazzi potranno collegarsi al web grazie all’attivazione della rete wi-fi, oltre che nella sala internet”. Dunque, a partire dal prossimo anno accademico, settembre/ottobre, le residenze saranno disponibili ad accogliere i fuorisede che presenteranno la domanda. “Insieme al bando per le borse di studio, l’Adisu pubblicherà anche quello relativo all’assegnazione delle residenze (www.adisuparthenope.org)”.
L’opera di ristrutturazione dell’ex Manifattura di Tabacchi si inserisce in un ampio piano di riqualificazione della zona che prevede vari progetti, tra cui la concezione di una piazza all’aperto e la costruzione, proprio accanto alle residenze, della Facoltà di Scienze Motorie – di cui Vito è Preside – con i relativi laboratori. “Ad oggi, non è stato stipulato alcun contratto – chiarisce Vito – certo è che Scienze Motorie, unica nel Mezzogiorno d’Italia, ha un’utenza pluri-regionale, e tutti noi, compresi ovviamente gli studenti i quali seguono i corsi presso le sedi di Villa Doria D’Angri e il cinema Quadrifoglio, saremmo interessati a stabilirci in modo stanziale presso quella che dovrebbe essere la nuova struttura”. A differenza degli altri Corsi di Laurea del Parthenope, le cui lezioni sono organizzate su tre giorni settimanali, “i corsi di Scienze Motorie prevedono tre giorni di didattica d’aula e altri due di attività tecnico-pratiche e laboratoriali. Le lezioni vanno spalmate su cinque giorni, e per uno studente che non risiede nel napoletano risulta complicato frequentare”, conclude il prof. Vito.
Maddalena Esposito
L’opera di ristrutturazione dell’ex Manifattura di Tabacchi si inserisce in un ampio piano di riqualificazione della zona che prevede vari progetti, tra cui la concezione di una piazza all’aperto e la costruzione, proprio accanto alle residenze, della Facoltà di Scienze Motorie – di cui Vito è Preside – con i relativi laboratori. “Ad oggi, non è stato stipulato alcun contratto – chiarisce Vito – certo è che Scienze Motorie, unica nel Mezzogiorno d’Italia, ha un’utenza pluri-regionale, e tutti noi, compresi ovviamente gli studenti i quali seguono i corsi presso le sedi di Villa Doria D’Angri e il cinema Quadrifoglio, saremmo interessati a stabilirci in modo stanziale presso quella che dovrebbe essere la nuova struttura”. A differenza degli altri Corsi di Laurea del Parthenope, le cui lezioni sono organizzate su tre giorni settimanali, “i corsi di Scienze Motorie prevedono tre giorni di didattica d’aula e altri due di attività tecnico-pratiche e laboratoriali. Le lezioni vanno spalmate su cinque giorni, e per uno studente che non risiede nel napoletano risulta complicato frequentare”, conclude il prof. Vito.
Maddalena Esposito