Consiglio, nuovo docente di Organizzazione del Lavoro

“Anche se mi sono trovato molto bene in Molise, dove ho conosciuto tante persone e ho fatto molte importanti esperienze, quello di tornare a Napoli era un obiettivo che inseguivo da sempre, da quando ho iniziato il mio percorso accademico”. Il prof. Stefano Consiglio tiene a sottolineare come la sua non sia una ‘fuga dal Molise’, dove ha insegnato per dieci anni e dove ha potuto lavorare con molta serenità, ma semplicemente il vedere realizzato il sogno di poter insegnare nello stesso ateneo in cui si è laureato. È infatti stato chiamato alla Facoltà di Sociologia, alla cattedra di Organizzazione del Lavoro, il giovane professore, 42 anni, che ha ricoperto la carica di vice Preside presso la Facoltà di Economia dell’Università molisana. Laureato nel 1987 in Economia presso la Federico II e dal 1996  in organico presso l’ateneo molisano, come ricercatore prima, poi associato e quindi ordinario, Consiglio parla con parole entusiaste del suo incarico a Napoli: “sono contento di poter insegnare a Sociologia, una Facoltà da sempre molto vivace e stimolante e, come napoletano, trovo molta soddisfazione nel poter  offrire il mio contributo all’Ateneo e alla città”. Oltre alla cattedra di Organizzazione del Lavoro,  il professore tiene anche delle supplenze per il corso di Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali alla Facoltà di Lettere. “Più che uno specialista – racconta – sono, per mia natura, molto eclettico. Il mio interesse si è fino ad ora focalizzato su tre tematiche che abbracciano diversi campi: le imprese ed in particolare quelle che nascono orientate alla ricerca; i trasporti e l’industria ferrotranviaria; la flessibilità e il ruolo dei soggetti intermediari, le cosiddette agenzie interinali, su cui, con Luigi Moschera, ho anche pubblicato dei lavori. L’organizzazione è sicuramente il filo conduttore di queste tre tematiche e rientra in questo anche la sfida di insegnare a Beni Culturali, esperienza stimolante perché mi consente di sviluppare approcci che ho avuto  in altri campi, anche in questo comparto che è uno dei più difficili ma sicuramente anche quello in cui siamo i più forti al mondo”. Interessi polivalenti e rivolti su tematiche vive ed attuali anche per il corso di Organizzazione che il professore tiene a Sociologia: il modulo è diviso per un terzo in lezioni frontali, un terzo di attività seminariali e di testimonianza, e un terzo in attività di gruppo, projet work e analisi di alcuni casi pratici. “Lo studente di Sociologia è bene attrezzato per affrontare – aggiunge Consiglio – le tematiche legate all’organizzazione. Nel mio corso l’aspetto che viene maggiormente evidenziato è quello delle competenze all’interno delle imprese e la gestione delle risorse umane. Viene, inoltre, affrontato il tema della flessibilità nel mondo del lavoro:  si tende a ritenere che i danni maggiori provocati dalla flessibilità ricadano sulla società e sui lavoratori, invece esiste un filone che vuole dimostrare come questa possa causare problemi anche alle stesse imprese, perché la forte instabilità crea demotivazione e scarso attaccamento al lavoro”.
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