Conviene ancora studiare Legge?

Il dibattito che segue con gli studenti è vivace e articolato sin da subito. Ma oggi, si legge in chat, conviene ancora studiare Legge? Opinione comune dei docenti è che questi studi non debbano essere concepiti come fi no a vent’anni fa. La disciplina è molto dinamica, alle tradizionali professioni forensi si sono aggiunti un alto numero di profili professionali che le future matricole potranno conoscere in corso d’opera. E di scoprire i ragazzi ne hanno davvero voglia, guidando i docenti, con le loro curiosità, in un’analisi dei Corsi di studi, dall’accesso fi no ai più attuali sbocchi lavorativi senza dimenticare l’importanza delle esperienze internazionali. Luogo comune immediatamente sfatato è che ci sia un titolo scolastico “più adatto” a cui far seguire lo studio della Giurisprudenza. Lo temono, ad esempio, alcune studentesse del liceo linguistico o dell’alberghiero. “Non è affatto detto che chi provenga da un liceo sia avvantaggiato. Tutto dipende dalle nostre inclinazioni e dalla volontà con cui affronteremo il percorso di studi. Fatevi guidare dalla passione” (Alfano, Federico II). “Nella scelta dell’università non dovete lasciarvi condizionare dalla scuola. Avere le idee chiare su cosa si voglia fare da grandi sin dalla terza media è davvero difficile. Non ponetevi limiti, piuttosto impegnatevi a fondo”, (dott.ssa Daniela Piccione, Federico II). Si guarda all’attualità. Tutela dell’ambiente. “Un tema molto importante. Il nostro percorso in Giurista della Pubblica Amministrazione prevede lo studio del diritto dell’ambiente più una serie di esami a scelta. È importante che il giurista moderno sia formato sotto questo aspetto” (Metafora, Suor Orsola Benincasa). Ingresso nelle forze dell’Ordine. “Una laurea in Giurisprudenza potrebbe essere importante nel momento in cui vorrete ricoprire un certo ruolo di responsabilità. Ci sono concorsi a cui potete accedere a seconda del titolo di studio che avete e quindi in base alle vostre conoscenze e aspirazioni” (Michelangelo Pascali, Parthenope). “Entrare nelle forze dell’Ordine è l’obiettivo a cui aspirano anche molti dei nostri studenti iscritti al percorso in Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza” (Pignata, Vanvitelli). Tra le più gettonate, la carriera diplomatica: “Sicuramente conviene partire con Giurisprudenza, ma poi bisognerà continuare a formarsi nel post laurea. In ogni caso non fossilizzatevi. È probabile che partiate con un’idea per poi scoprire altre inclinazioni”. Tra le professioni tradizionali che destano più ammirazione, quella di magistrato. “La formazione per diventare magistrato è lunga e complessa. Ecco perché abbiamo previsto un percorso ad hoc che punta anche all’acquisizione del problem solving e di specifi che skills” (Metafora, Suor Orsola Benincasa). “Anche uno dei nostri cinque indirizzi su Giurisprudenza prevede esami indirizzati alla formazione di questo profilo” (Baratta, Parthenope). “Vorrei segnalare una prospettiva occupazionale interessante, quella di consigliere parlamentare, una figura di tecnico che lavora alla Camera o al Senato. Io ho lavorato alla Presidenza del Consiglio per due anni e posso dirvi che servire le istituzioni è gratificante” (Luca Di Majo, Vanvitelli). Internazionalizzazione e double degree. “La Spagna è una destinazione molto appetibile. Il Brasile un po’ meno perché, forse, andare oltreoceano è considerato un distacco troppo forte. Noi abbiamo diversi studenti che hanno intrapreso questo percorso, sono soddisfatti e a volte accompagnano i docenti brasiliani che il nostro Ateneo ospita per seminari e approfondimenti” (Di Majo, Vanvitelli). “Anche il nostro Dipartimento è molto attivo con borse Erasmus e per tirocini. L’Erasmus è il primo passo se volete fare una carriera internazionale. E attenzione perché non vuol dire imparare la lingua straniera, dovete già conoscerla o rafforzarla” (Piccione, Federico II). Un ultimo consiglio: “Non pensate a Giurisprudenza come ad un Corso che potete non seguire. Solo se sarete presenti avremo modo di instaurare un dialogo di approfondimento critico” (Alfano, Federico II).

Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it

- Advertisement -




Articoli Correlati