‘Intenso e dinamico’. Così il prof. Alberto Lucarelli definisce il corso di Diritto Costituzionale. “Le matricole – spiega – studiano da un lato il diritto e dall’altro analizzano fatti del vivere quotidiano. Ad esempio, abbiamo affrontato la questione del referendum in Veneto e Lombardia e le vicende dello Stato della Catalogna”. Ma anche “la manovra di bilancio, che ha tante ricadute sulle politiche sociali e giovanili del Paese”. Si parte, dunque, “dai fatti, dagli articoli di fondo dei giornali, per avvicinare i giovani ai casi descritti dal manuale. Solo così si percepisce che Costituzionale è un diritto vivo”. Durante le lezioni pomeridiane, novità di quest’anno, “integriamo argomenti che sono stati già trattati in precedenza. Sono molto contento di avere a disposizione queste ore in più, perché c’è la possibilità di strutturare lo studio in modo più efficace. So che per gli studenti è un po’ più dura che in passato, ma di sicuro sarà un vantaggio nell’immediato futuro. Con spiegazioni più ampie, si affronta lo studio e la preparazione dell’esame con maggiore facilità”. A gennaio ci sarà la prima, grande, vera prova per i neo iscritti. “Agli studenti suggerisco di affrontare lo studio con entusiasmo. Costituzionale non è un esame che poi va ‘accantonato’ perché li accompagnerà per sempre, sia nella carriera universitaria, sia nel post laurea. È meglio avere questa consapevolezza da subito. Dico sempre che anche quando i ragazzi sono in aula esercitano un diritto, più palese di così…”. Il secondo consiglio: “seguire i telegiornali, leggere i quotidiani, in questo modo viene più semplice la comprensione degli Istituti. Anche in sede d’esame c’è interazione fra questi mondi: pongo domande non solo teoriche ma anche i riscontri pratici”. Il corso si arricchirà di una visita guidata alla Camera dei Deputati. L’appuntamento di fine novembre però non sarà per tutti. “La visita sarà riservata a soli 50 studenti – specifica il docente – perché la Camera prevede un numero limitato di ingressi, non potevo portare le 300 matricole che affollano il corso”. Però “chi non è stato selezionato ora, potrà partecipare alle visite presso la Corte Costituzionale o al Consiglio Comunale di Napoli. Insomma, si recupera l’esperienza visitando comunque una sede istituzionale”. Inoltre, a dicembre, si terrà “un seminario sulla ‘Forma di Stato, regioni, città metropolitane, comuni’, e il 12 (ore 15.00 Biblioteca Guarino) il giurista Ugo Mattei presenterà alla platea il suo libro, ‘Ecologia del diritto. Scienza, politica, beni comuni’. L’illustre docente di Diritto Internazionale interagirà con gli studenti sul tema".
Soddisfatte e preoccupate le matricole: “è difficile stare dietro” al professore
“Partecipare alle lezioni del prof. Lucarelli è come stare su una giostra veloce. Accadono mille cose in sole due ore. Tra riferimenti normativi, casi concreti e manuale, è difficile stargli dietro. Però ogni fine giornata mi sento arricchita e mi rimetto a studiare con una maggiore passione”, dice Sabrina Guidi, matricola. “Le prime settimane di corso – continua la studentessa – sono state difficili perché non riuscivo ad entrare nel meccanismo. A distanza di quasi due mesi, invece, mi accorgo che avere questa elasticità mentale nel passare da un argomento all’altro mi permette di conoscere più cose. Il metodo, poi, va bene anche per altre discipline”. Per Gianmarco Iannuzzi il sentimento che prevale in aula è la soddisfazione: “Con i miei compagni di corso – racconta – condivido l’idea che la dinamicità di queste lezioni è ciò che serve ad una matricola. Ci sentiamo sempre sott’esame e un po’ sulle spine. Non ci aspettiamo la classica lezione, quindi l’attenzione resta sempre alta. Questo è lo spirito giusto per studiare il primo esame tosto che affronteremo. Non so come andrà. Nel frattempo studio. E spero. La cattedra è tanto disponibile quanto esigente in sede di esame”. È un tantino spaesata Daniela Lubrano: “Non riesco a sostenere i ritmi del semestre – ammette – Le spiegazioni corrono troppo veloci e lo studio è gravoso. Sono sicura che darò solo quest’esame, ho accantonato le altre materie, il docente ci ha fatto capire che a gennaio pretenderà molto. Non ho chiesto nemmeno di partecipare alle visite guidate proposte, devo concentrarmi solo sullo studio ed evitare qualsiasi distrazione”. Pensiero condiviso da Mariele Lanni: “Credo che al corso siano fornite troppe informazioni per una matricola. Capisco l’importanza di conoscere ciò che accade nel mondo, ma al primo anno si ha, purtroppo, solo il chiodo fisso del primo esame. Mi piace la dinamicità delle lezioni, apprezzo di meno i riferimenti pratici perché mi fanno perdere il filo. Quello che amo di più sono le spiegazioni pomeridiane, riesco ad approfondire bene gli argomenti e farli miei”. È preoccupato Armando Giordano: “Non credo di poter terminare il programma per gennaio, sto valutando l’idea di dare Costituzionale a febbraio, per guadagnare un mese in più. Purtroppo la prossima sessione si concentrerà in poche settimane e dopo le vacanze di Natale dovremo correre. Anche se il docente spiega benissimo, lo studio a casa non sempre mi risulta semplice. A volte penso che se riuscirò a dare due esami tra gennaio-febbraio dovrò sentirmi davvero un miracolato. Costituzionale è uno degli esami più importanti del percorso, vorrei studiarlo bene e prendere un bel voto, così da poter avviare la mia carriera universitaria con una nota positiva”.