D’Aponte, unico candidato a Scienze Politiche

In previsione delle prossime elezioni alle Presidenze del Federico II (si vota alle Facoltà di Agraria, Veterinaria, Scienze Politiche e Scienze) intervistiamo il prof. Tullio D’Aponte, unico candidato a Scienze Politiche.
Il prof. D’Aponte è nato a S. Giorgio a Cremano nel 1940. Ha conseguito la laurea in Economia e commercio nel 1962 presso l’Università Federico II. Docente di Geopolitica economica, è alla Facoltà di Scienze politiche dal 1982, di cui è già stato Preside dal 1998 al 2004.
“L’Università sta vivendo un momento estremamente delicato, in quanto c’è in atto un processo di forte trasformazione della struttura accademica – afferma il prof. D’Aponte – ho l’impressione che si stia cercando di mortificare l’Università pubblica, per impattare il tutto in centri di potere. Di fronte ad un processo del genere, c’è bisogno delle migliori energie e di una persona serena”. 
Si vede, dunque, alla guida della Facoltà? “Sono molto legato a Scienze politiche, dove ho sempre insegnato, pur essendo laureato in Economia, e devo ammettere che sono orientato positivamente verso la candidatura alle prossime elezioni. Ho, inoltre, ricevuto sollecitazioni da varie parti, anche dall’attuale Preside in carica prof. Raffaele Feola e, in questi giorni, mi sono convinto. Sono una persona che non ha assolutamente interessi, ho la mia ideologia politica ma non sono legato a  nessuno”. 
Professore, cosa c’è da cambiare a Scienze politiche? “E’ necessario produrre un riordino dell’offerta didattica, seguendo l’attuale schema imposto dalla legge. Nello specifico, adeguare i corsi di laurea ai contenuti fondanti di una Facoltà che vive di interdipendenza disciplinare. Con ciò, voglio dire che, a Scienze politiche, non c’è una specificazione chiara e il nostro laureato alla ricerca di uno sbocco occupazionale, si avvale di un bagaglio culturale appreso da più discipline. L’approfondimento tematico di cui necessita viene fuori da una serie di radici assorbite, a seconda delle quali il giovane entra in una professione specifica”. 
E poi, il rapporto con gli studenti. “E’ ottimo – afferma D’Aponte – anche se, numericamente, c’è uno squilibrio tra docenti, pochi, e discenti. A mio avviso, andrebbe sicuramente potenziata la comunicazione diretta, senza alcun riferimento a corsi di laurea o lezioni on line, ma consentendo un utile dialogo interattivo”.
- Advertisement -




Articoli Correlati