Una “Bibbia” il manuale di Biologia, esame molto impegnativo

Abbiamo incontrato gli studenti del primo anno di Biotecnologie per la Salute l’ultimo giorno dei corsi. Da domani alcuni continueranno a frequentare la Tensostruttura per trovare un posto tranquillo dove studiare, altri si rintaneranno a casa per mettere a punto la preparazione d’esame. “Il tempo è poco per studiare tutte le materie insieme – afferma Veronica – Chimica e Biologia sono gli esami più impegnativi ma anche i più interessanti. Il problema è la mole di studio”. Il programma più vasto è quello di Biologia: “Alcune parti vengono trattate anche in altre discipline. La biologia cellulare è, invece, un argomento totalmente nuovo”, sostiene Miriam. “Le date di Biologia e Genetica coincidono sempre: a giugno, a luglio e a settembre. Persino le prove intercorso si fanno nello stesso giorno”, fa notare Colombina. Il manuale di Biologia è un libro di 3.000 pagine. “L’Alberts è la Treccani della Biologia – commenta Adriano – E’ la nostra Bibbia. E’ chiaro, ricco di immagini ma zeppo di nomi da memorizzare”. La prova di Biologia prevede uno scritto a risposta multipla e, nel caso di esito dubbio, anche un orale. Gli studenti hanno la possibilità di sostenere anche due prove intercorso con le quali possono ottenere un massimo di un punto e mezzo ciascuna, da sommare al voto finale dell’esame. Tra le discipline del II semestre la più temuta è Chimica Organica: “L’esame non è una passeggiata ma ci sono prove intercorso per spezzettare il programma – chiarisce Angela – Lo si affronta dopo essersi fatti le basi con Chimica I nel primo ciclo. Non è propedeutico ma serve per capire un sacco di cose. Se si studia bene il primo si è agevolati per il secondo”.
Le date d’esame sono tutte tra l’8 giugno e il 6 luglio. Più quelle di settembre. Secondo la maggior parte dei ragazzi sarebbe utile avere un appello a fine luglio. 
Sulle lezioni dei docenti tutti concordano: vanno seguite sia perché chiariscono gli argomenti del programma, sia perché permettono di comprendere come il professore richieda che si affronti la materia. “Le spiegazioni dei professori Stefano Bonatti, Mario De Felice e Aldo Galeone sono esaurienti. I professori Massimo Mallardo e Massimo Zollo sono molto preparati ma a volte danno troppe cose per scontate e questo ci rende difficile seguire”, è il parere di Anna. “Per Biologia si fa lo scritto, per Genetica lo scritto e l’orale ma in entrambi i casi si studia solo teoria – afferma Jessica – Ho apprezzato che il prof. Zollo ci abbia mostrato la registrazione di esperimenti di inserimento del DNA ricombinante nei ratti”. Anche il prof. Lucio Nitsch mostra dei video a lezione: “L’ultimo era sulla replicazione del DNA – racconta Valeria – Nitsch è in gamba”. “Non solo è bravo e disponibile ma è pure simpatico – interviene Claudia – Alla fine di ogni lezione il prof. Bonatti dedica 10 minuti alle domande. Di solito riguardano l’argomento trattato ma è aperto a rispondere ad ogni curiosità nell’ambito disciplinare”. Ad alcuni studenti piacerebbe trovare degli agganci tra le materie di studio e temi di attualità.
La maggior parte delle matricole è riuscita a dare gran parte degli esami del I ciclo. A Marica, per esempio, manca solo la prova di Informatica: “E’ quasi un’esercitazione. Si studia per l’orale sulle diapositive e poi all’esame si dimostra di saper operare sul portatile del docente”. Anche Emilia ha superato gli esami del primo ciclo con ottimi voti e ha rimandato solo Informatica. “Io devo dare ancora Fisica e Chimica perché studio e faccio contemporaneamente il servizio civile”, racconta Fabrizio. Gli studenti sono andati in laboratorio solo due volte nel corso di Chimica Inorganica: “Abbiamo fatto  esperimenti sul PH e le Titolazioni. Le attività di laboratorio sono utili ma non per le materie del II semestre”. Il secondo ciclo di lezioni è stato più interessante del primo, secondo Valentina e Alessandra che hanno superato tutti gli esami del primo semestre: “Siamo soddisfatte. E’ ovvio, agli esami devi andare preparato ma da quello che ci avevano raccontato i ragazzi degli altri anni ci aspettavamo di peggio”.
Qualcosa da dire sulla distribuzione dei crediti: “Inglese dà 5 crediti, mentre Genetica 6 anche se è molto più difficile. Dovrebbe valerne 9 – afferma Caterina – Il corso di inglese si è tenuto una sola volta a settimana, invece che due. Abbiamo letto e tradotto testi della BBC ma in classe c’era chi a stento riusciva a presentarsi”.
Tutti determinati a proseguire con la Specialistica, sono perplessi sulle prospettive lavorative: “I biotecnologi non sono riconosciuti. Ho amici laureati che non riescono a trovare lavoro. Uno ha terminato gli studi due anni fa e sta lavorando in un call center. E’ deprimente”, fa notare Caterina. “I posti di lavoro sono in comune con i biologi anche se i percorsi di studio sono totalmente diversi”, afferma Claudia. Il sogno di Miriam è diventare ricercatrice, mentre a Jessica piacerebbe “lavorare in un laboratorio di analisi mediche, per esempio occuparmi dell’estrazione del DNA. Per adesso escludo l’industria perché non so se ce ne siano in Italia”; Fabrizio vorrebbe entrare nei RIS o diventare un nutrizionista. C’è anche chi medita di provare l’ammissione a Medicina. E’ il caso di Adriano, Giuseppe, Andrea, Giorgio e Paolo che stanno andando a mangiare una pizza per festeggiare la fine dei corsi. Fuori dal coro Emanuele, detto Zac dalle iniziali del cognome: “Ho scelto di studiare le materie che mi interessavano. Mi piacerebbe occuparmi di ingegneria genetica ma non credo che troverò lavoro in Italia”. Adriano ha sin da piccolo la passione per la Medicina ma è attirato anche dall’aspetto concreto della professione: “I medici lavorano di sicuro. Hanno la possibilità di rendersi utili in qualsiasi parte del mondo”. Seguire i due corsi consentiti dall’Articolo 6 a Medicina è impegnativo. Molti studenti ci hanno provato: “Le lezioni si accavallavano e non c’era tempo per studiare tutto”. In tre hanno tentato invano la prova di Anatomia. Peppe ha superato quella di Istologia: “Una volta terminata la sessione estiva ci prepareremo per il test. Perciò gli esami vanno conclusi entro luglio. L’Alberts permettendo…”.
Manuela Pitterà
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