Vincitori del Concorso internazionale A’ Design Award and Competition 2013-14 un gruppo di studenti della Specialistica in Design per l’Innovazione alla SUN, che ha presentato un ambizioso progetto e portato a casa un Silver A’ Design Award nella categoria Energy Products and Devices. I tre laureandi con il prof. Antonio Apicella hanno lavorato ininterrottamente per due anni, ma i loro sforzi sono stati premiati: Anna Dell’Aversana, Vincenzo Granata e Pietro Liquori, infatti, oggi figurano in ranking internazionali. Primi al mondo nella categoria Energy Products and Devices Design e trentasettesimi designer in Italia. “Il nostro progetto si chiama Adviced Photovoltaic System. Abbiamo sviluppato un pannello fotovoltaico inseguitore, ovvero che insegue la luce del sole durante il giorno. Il corso di Design per l’innovazione ci ha permesso di rivisitare in chiave innovativa il prodotto. Gli inseguitori attualmente su mercato hanno sistemi pesanti e meccanismi che necessitano di energia, invece il nostro, mediante un elettropolimero attivo, risulta ultrasottile, ultraleggero e trasparente”, spiega Anna. Il progetto è ancora in fase evolutiva: “lo presenteremo in tesi di laurea a marzo, ma già ci ha permesso di vincere un premio riconosciuto ai migliori designer al mondo quali Philip Starck e Mathieu Lehanneur, un’ottima vetrina dunque. In più siamo stati invitati alla serata di gala sul lago di Como ad agosto, al cospetto di designer arcinoti. Il nostro pannello è stato esposto in una sala accanto al Duomo per un mese: un onore, una soddisfazione e la possibilità di fare curriculum già da laureandi”, sottolinea.
La materia, Disegno Industriale, non è di certo una scelta comune, Vincenzo spiega come le si è avvicinato: “è una passione che sento, ma non riesco a spiegare. L’ho sempre avuta fin dal primo approccio con l’arte e l’architettura, poi, all’Università, mi sono interessato alla grafica del prodotto e all’area della progettazione. Per l’esame con il prof. Apicella abbiamo lavorato molto sulla sostenibilità e sui materiali innovativi, per cui i miei colleghi ed io abbiamo scelto di portare avanti con lui un progetto iniziato come semplice prova”. L’elettropolimero realizzato si contrae al passaggio della corrente: “non esiste attualmente sul mercato un prodotto in grado di fare questa cosa. Abbiamo sviluppato il prototipo nei laboratori di Aversa, molto forniti, dove attualmente continuiamo a lavorare”. Il futuro dei designer è all’estero: “non ne faccio un discorso di crisi italiana, ma il nostro è un mestiere da svolgere viaggiando, confrontandosi con nuove realtà”.
La materia, Disegno Industriale, non è di certo una scelta comune, Vincenzo spiega come le si è avvicinato: “è una passione che sento, ma non riesco a spiegare. L’ho sempre avuta fin dal primo approccio con l’arte e l’architettura, poi, all’Università, mi sono interessato alla grafica del prodotto e all’area della progettazione. Per l’esame con il prof. Apicella abbiamo lavorato molto sulla sostenibilità e sui materiali innovativi, per cui i miei colleghi ed io abbiamo scelto di portare avanti con lui un progetto iniziato come semplice prova”. L’elettropolimero realizzato si contrae al passaggio della corrente: “non esiste attualmente sul mercato un prodotto in grado di fare questa cosa. Abbiamo sviluppato il prototipo nei laboratori di Aversa, molto forniti, dove attualmente continuiamo a lavorare”. Il futuro dei designer è all’estero: “non ne faccio un discorso di crisi italiana, ma il nostro è un mestiere da svolgere viaggiando, confrontandosi con nuove realtà”.