Sta riscuotendo successo “Strumenti civilistici di tutela del consumo e attività d’impresa: fashion and design law”, il laboratorio, erogato dal Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni (Demi), dedicato agli studenti dei Corsi Magistrali di Economia. A coordinarlo, la prof.ssa Antonella Miletti, docente di Diritto Privato: “Gli iscritti sono stati oltre cinquanta, da entrambi i nostri Dipartimenti di Economia. I ragazzi hanno mostrato grande interesse e sono piuttosto motivati. Il laboratorio permette l’acquisizione di 3 crediti per le ulteriori attività formative, alcuni studenti si sono iscritti pur avendoli già acquisiti. Sono molto soddisfatta”. Ad aprile la prima lezione si è tenuta il 21, la docente ha tenuto, “in modalità telematica, delle lezioni dedicate alle questioni giuridiche fondanti del settore del fashion and design. Ai ragazzi ho proposto una forma di didattica rovesciata invitandoli a partecipare condividendo le loro idee, suggestioni o articoli che li hanno colpiti”. A maggio, poi, il laboratorio continua con altri due incontri, anch’essi online, che sono in fase di definizione: “Uno con le aziende partner del laboratorio, aziende leader del settore luxory, che porteranno delle testimonianze. I ragazzi avrebbero dovuto svolgere di persona alcune visite in azienda, ma, purtroppo, a causa dell’emergenza non è stato possibile – precisa la docente – All’altro incontro, che sarà una sorta di convegno finale, prenderanno parte l’Unione Industriali di Napoli, la Fondazione dell’Avvocatura Napoletana per l’Alta Formazione forense, i Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e di Napoli Nord, l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Napoli, commissione Tutela del Consumo, Intesa Sanpaolo Innovation Center”. Il fashion and design “attira molto i giovani. Tra gli studenti che seguono il laboratorio, ad esempio, c’è chi vorrebbe costruire una carriera proprio in questo settore. Settore che, come tanti altri, ora dovrà ripartire. Proprio di questo abbiamo parlato e parleremo ancora”. Progettazione, studio, approfondimento: “Questo è il momento di ripensare e di valorizzare. Bisognerà cogliere le trasformazioni che seguiranno, ad esempio ci sarà un made in Italy in una prospettiva ancora più glocal proprio perché ora si punterà alla prossimità. E chissà che i nostri studenti non facciano presto parte di questo processo di ripartenza con le loro idee”.