Diritto Pubblico e Privato: le basi del percorso formativo a Giurisprudenza

Giurisprudenza si tinge di rosa: a novembre prenderanno il timone dei Corsi di Laurea Magistrale e Triennale in Scienze dei Servizi Giuridici la prof.ssa Chiara Vitucci, docente di Diritto Internazionale, e la prof.ssa Valeria Nuzzo, docente di Diritto del Lavoro, laureatasi proprio presso il Dipartimento sammaritano. Intanto sono riprese, il 17 settembre, le attività didattiche. Uno stuolo di studenti ha affollato l’Aulario di via Perla per prendere parte ai corsi delle varie annualità. Un numero nutrito di matricole ha varcato per la prima volta l’austera soglia universitaria. “Spero di aver fatto la scelta giusta. Non mi è stato facile individuare un percorso universitario capace di riflettere le mie attitudini. Assai preziosa – ha rilevato Nicola Grimaldi, esuberante matricola – si è rivelata l’attività di orientamento promossa dal Dipartimento, attraverso la quale sono riuscito a schiarirmi le idee”. Anche Francesco Argenziano ha manifestato le sue incertezze: “Sono consapevole che mi attende un percorso di studi dissimile da quello liceale. Spero di acquisire quanto prima un metodo di studio che mi permetta di conseguire una preparazione soddisfacente ai fini di un brillante superamento degli esami”.
A dispensare consigli su come approcciare adeguatamente il primo anno universitario è intervenuta la prof.ssa Roberta Catalano, docente di Diritto Privato presso il Corso di Laurea Magistrale: “Le matricole non possono prescindere da un’assidua frequenza dei corsi didattici e delle attività seminariali. Soltanto con queste esperienze si ha un confronto autentico con la realtà universitaria, scorgendo lo scarto rispetto allo studio liceale. Gli studenti sin dal principio del loro percorso devono entrare nell’ordine di idee che l’università è sede dello studio critico: bisogna pertanto aguzzare la curiositas e dirsi paghi solo quando si ha la consapevolezza di padroneggiare la materia oggetto di studio”. L’esame di Diritto Privato esprime senza dubbio la prima montagna da scalare per gli studenti di Giurisprudenza, che tendenzialmente rimangono atterriti alla sola visione della mole ponderosa del manuale. “Non bisogna lasciarsi paralizzare dalla complessità del programma. È doveroso che lo studio venga condotto con un preciso strumentario: manuale e Codice civile. La scelta del manuale non è dirimente: i manuali si equivalgono tendenzialmente in quanto a pregio esplicativo. Ciò che rileva – ha ammonito la prof.ssa Catalano – è che si affianchi costantemente al manuale il Codice civile. Gli studenti nella disamina degli innumerevoli istituti giuridici di cui è costellata la materia devono prendere le mosse dal dato normativo per poi concedersi degli approfondimenti manualistici. Questa preziosa metodologia deve assurgere a vademecum: solo così gli studenti possono acquisire una cognizione compiuta ed appagante delle materie di studio”.
Diritto Pubblico rappresenta un altro esame significativo del primo anno. Della necessità di maturare una adeguata preparazione in questa materia è persuaso il prof. Claudio De Fiores, docente di Diritto Pubblico presso il Corso di Laurea Magistrale: “Un edificio senza delle fondamenta stabili è destinato ad essere pericolante. Specularmente uno studente che non deriva dallo studio del Diritto Privato e del Diritto Pubblico un congruo strumentario nozionistico è destinato a vedere in salita ed impervio il proprio percorso di studi. Si pensi, ad esempio, alla fonte regolamentare: i regolamenti sono contemplati dal programma di Diritto Pubblico. Tuttavia essi, come tanti altri argomenti, sono richiamati ed analizzati anche in altri esami. Pertanto, se uno studente non ha ben chiaro il rapporto tra una fonte regolamentare ed una fonte primaria, è destinato a convivere con una lacuna pesante di cui risentirà nella preparazione di esami delle successive annualità”. I corsi didattici saranno integrati da attività seminariali e tutorati volti a consentire allo studente un supporto costante nel suo percorso di formazione. 
Giovanni Lanzante
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