“Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte”. Lo diceva Isabel Allende e lo avranno pensato anche Angelo Acanfora, Salvatore Tessitore, Antonio Di Pinto, Vittorio Daniel Amato e Francesco Molitierno, i cinque giovani vincitori della prima edizione del concorso “Le fotografie più belle della tua Università” bandito dall’Ateneo che ha invitato i partecipanti a catturare, in dieci foto, i luoghi più significativi e i momenti più rappresentativi della loro vita universitaria.
I cinque aspiranti fotografi sono stati premiati dal Rettore Giuseppe Paolisso, mercoledì 12 settembre, nella suggestiva Sala degli Affreschi del Complesso Didattico di Sant’Andrea delle Dame. “Vi ringrazio per aver partecipato – ha esordito il Rettore – L’Ateneo realizzerà un piccolo book con tutte le vostre fotografie, immagino che vi farà piacere averne una copia da tenere a casa! Le foto saranno caricate sul nostro sito con i vostri nomi e avranno tutta la visibilità che meritano. Sono sicuro che questa iniziativa verrà ripetuta anche il prossimo anno… Ed ora veniamo alla premiazione!”, ha concluso mostrando ai ragazzi le pergamene con i loro nomi e i premi.
Sotto lo sguardo attento dei santi e dei religiosi con cui sono decorate le pareti della Sala degli Affreschi – in origine era il refettorio del Complesso – e dei genitori e degli amici che hanno accompagnato gli studenti, il Rettore ha chiamato, uno ad uno, i cinque vincitori e ha consegnato pergamene e premi facendosi immortalare con loro in una fotografia. Ogni studente ha ricevuto un iPad (un diverso modello a seconda della posizione in graduatoria), uno zainetto, delle penne e alcuni segnalibri con il logo dell’Università.
A colori, in alta definizione e con un tocco di originalità, i cinque vincitori, appartenenti a vari Corsi di Laurea Triennale o appena laureati, hanno descritto il loro percorso universitario scegliendo i luoghi simbolo degli studi, con la partecipazione di amici e colleghi di corso che hanno posato per loro.
“La passione per la fotografia è nata recentemente. A gennaio mi sono laureato in Psicologia e come regalo ho ricevuto una macchina fotografica. Essendo libero dallo studio ho potuto approfondire quest’arte”, racconta il primo classificato Angelo Acanfora. “All’inizio ho partecipato al bando un po’ per gioco, non pensavo di poter vincere. Mi sono fatto coinvolgere dal mio amico Antonio… È lui il fotografo professionista!”, scherza. Le immagini catturate da Angelo vogliono rappresentare la vita universitaria nella sua semplicità, per questo ha ritratto i suoi colleghi nelle attività più comuni degli studenti. “Volevo raccontare la mia vita universitaria e quindi da studente di Psicologia ho scelto i luoghi che conoscevo e che hanno fatto parte della mia esperienza. C’è una foto scattata nel laboratorio di Chimica: ecco, quello è un luogo che non mi appartiene, ma sono stato invitato lì da un amico. Se penso al mio futuro vorrei conciliare i miei studi e la mia passione per la fotografia. Spero di riuscirci”.
Chi è riuscito a coniugare perfettamente studio e passione è il secondo classificato, Salvatore Tessitore. “Credo di essere l’unico ad avere una laurea affine alla fotografia poiché sono laureato in Design e Comunicazione. Il mio percorso universitario mi è piaciuto tantissimo perché ha racchiuso tutte le mie passioni. Se tornassi indietro sicuramente sceglierei di nuovo questo Corso di Laurea e intendo proseguire gli studi. Voglio dedicarmi alla fotografia, al design o alla comunicazione. La fotografia è sempre stata una grande passione per me. Quale migliore occasione di questo concorso? Nelle università non si vedono spesso iniziative di questo genere”. Nelle foto di Salvatore il legame tra luoghi e persone è molto stretto. In primo piano, infatti, si possono sempre osservare i suoi tre migliori amici. “I miei soggetti sono i tre più cari amici che ho all’università. Per le mie foto ho scelto aule e altri luoghi del mio Dipartimento che ho frequentato più spesso. Ho cercato di far capire loro come ho vissuto l’università. Per me la fotografia è sicuramente un hobby, ma è anche già un lavoro. Sono fotografo e designer per un’agenzia di comunicazione”.
“Sono un fotografo professionista, non potevo non partecipare a questo concorso! – spiega Antonio Di Pinto, studente di Psicologia, collega di Angelo – La fotografia è di famiglia, insieme a mio padre gestisco uno studio fotografico. Mi fa piacere sapere che le mie fotografie andranno sul sito dell’università. Ho scelto Psicologia, è vero, un Corso di studio che non ha niente a che vedere con la mia passione. Ma ho voluto mettere insieme i miei interessi. E poi studio anche la fotografia, per conto mio. Ogni anno seguo dei corsi dalla post-produzione alla fotografia di base. Posso fare entrambe le cose”. Lo sguardo di Antonio ha toccato le emozioni e i sentimenti degli studenti più che i luoghi: “Non mi piaceva l’idea di immortalare le aule o degli oggetti inanimati. Al centro delle mie foto dovevano esserci gli studenti. Volevo che attraverso le loro azioni e le loro espressioni si percepissero i vari sentimenti che lo studente prova durante la sua carriera universitaria: ansie, paure e gioia per i successi. Secondo me lo scopo del bando era questo. La fotografia per me è un lavoro, ma il concorso è stato un’occasione per sentirla come un hobby, un divertimento che mi ha dato la possibilità di conoscere altri ragazzi. Questo è importante, non ci dimentichiamo che la fotografia è principalmente un’arte!”.
Anche il quarto classificato, Vittorio Daniel Amato, ha intrecciato luoghi e persone, e nelle sue foto si possono vedere i suoi colleghi impegnati nello studio, al computer, a studiare grafici. Attraverso queste immagini ha voluto far comprendere quale sia la vita di uno studente di Economia Aziendale. “È la prima volta che partecipo ad un concorso. Ho scoperto la passione per la fotografia qualche anno fa e vorrei coltivarla perché mi permette di esprimere me stesso. Forse non diventerà un lavoro, ma sono sicuro che farà parte del mio futuro”.
Alcuni Corsi di Laurea sono un osso duro per gli studenti e richiedono uno studio costante e metodico anche se è importante ricordare che l’università va vissuta a trecentosessanta gradi, come consigliano molti professori. I luoghi sono centrali nelle fotografie del quinto classificato, Francesco Molitierno, al secondo anno di Fisica, il quale racconta: “Mio padre è un fotografo. Io sono cresciuto in questo ambiente e per il concorso ho deciso di coniugare la mia passione con la mia visione dell’università. Ecco perché nelle mie foto si possono vedere tutti i luoghi che frequento. Principalmente ho ritratto i laboratori perché il mio Corso di Laurea, al primo anno, prevede molte ore di laboratorio sia di Fisica che di Chimica. Alcune fotografie, invece, sono state scattate nella biblioteca del nostro Dipartimento che reputo molto bella. Mi piace la fotografia, ma vorrei lavorare in un ambito attinente al mio Corso di Laurea, altrimenti non lo avrei scelto. Però, voglio dare un consiglio a tutti gli studenti: appassionatevi e tentate sempre qualsiasi strada. Io ho seguito la mia passione e ho vinto!”.
Carol Simeoli
I cinque aspiranti fotografi sono stati premiati dal Rettore Giuseppe Paolisso, mercoledì 12 settembre, nella suggestiva Sala degli Affreschi del Complesso Didattico di Sant’Andrea delle Dame. “Vi ringrazio per aver partecipato – ha esordito il Rettore – L’Ateneo realizzerà un piccolo book con tutte le vostre fotografie, immagino che vi farà piacere averne una copia da tenere a casa! Le foto saranno caricate sul nostro sito con i vostri nomi e avranno tutta la visibilità che meritano. Sono sicuro che questa iniziativa verrà ripetuta anche il prossimo anno… Ed ora veniamo alla premiazione!”, ha concluso mostrando ai ragazzi le pergamene con i loro nomi e i premi.
Sotto lo sguardo attento dei santi e dei religiosi con cui sono decorate le pareti della Sala degli Affreschi – in origine era il refettorio del Complesso – e dei genitori e degli amici che hanno accompagnato gli studenti, il Rettore ha chiamato, uno ad uno, i cinque vincitori e ha consegnato pergamene e premi facendosi immortalare con loro in una fotografia. Ogni studente ha ricevuto un iPad (un diverso modello a seconda della posizione in graduatoria), uno zainetto, delle penne e alcuni segnalibri con il logo dell’Università.
A colori, in alta definizione e con un tocco di originalità, i cinque vincitori, appartenenti a vari Corsi di Laurea Triennale o appena laureati, hanno descritto il loro percorso universitario scegliendo i luoghi simbolo degli studi, con la partecipazione di amici e colleghi di corso che hanno posato per loro.
“La passione per la fotografia è nata recentemente. A gennaio mi sono laureato in Psicologia e come regalo ho ricevuto una macchina fotografica. Essendo libero dallo studio ho potuto approfondire quest’arte”, racconta il primo classificato Angelo Acanfora. “All’inizio ho partecipato al bando un po’ per gioco, non pensavo di poter vincere. Mi sono fatto coinvolgere dal mio amico Antonio… È lui il fotografo professionista!”, scherza. Le immagini catturate da Angelo vogliono rappresentare la vita universitaria nella sua semplicità, per questo ha ritratto i suoi colleghi nelle attività più comuni degli studenti. “Volevo raccontare la mia vita universitaria e quindi da studente di Psicologia ho scelto i luoghi che conoscevo e che hanno fatto parte della mia esperienza. C’è una foto scattata nel laboratorio di Chimica: ecco, quello è un luogo che non mi appartiene, ma sono stato invitato lì da un amico. Se penso al mio futuro vorrei conciliare i miei studi e la mia passione per la fotografia. Spero di riuscirci”.
Chi è riuscito a coniugare perfettamente studio e passione è il secondo classificato, Salvatore Tessitore. “Credo di essere l’unico ad avere una laurea affine alla fotografia poiché sono laureato in Design e Comunicazione. Il mio percorso universitario mi è piaciuto tantissimo perché ha racchiuso tutte le mie passioni. Se tornassi indietro sicuramente sceglierei di nuovo questo Corso di Laurea e intendo proseguire gli studi. Voglio dedicarmi alla fotografia, al design o alla comunicazione. La fotografia è sempre stata una grande passione per me. Quale migliore occasione di questo concorso? Nelle università non si vedono spesso iniziative di questo genere”. Nelle foto di Salvatore il legame tra luoghi e persone è molto stretto. In primo piano, infatti, si possono sempre osservare i suoi tre migliori amici. “I miei soggetti sono i tre più cari amici che ho all’università. Per le mie foto ho scelto aule e altri luoghi del mio Dipartimento che ho frequentato più spesso. Ho cercato di far capire loro come ho vissuto l’università. Per me la fotografia è sicuramente un hobby, ma è anche già un lavoro. Sono fotografo e designer per un’agenzia di comunicazione”.
“Sono un fotografo professionista, non potevo non partecipare a questo concorso! – spiega Antonio Di Pinto, studente di Psicologia, collega di Angelo – La fotografia è di famiglia, insieme a mio padre gestisco uno studio fotografico. Mi fa piacere sapere che le mie fotografie andranno sul sito dell’università. Ho scelto Psicologia, è vero, un Corso di studio che non ha niente a che vedere con la mia passione. Ma ho voluto mettere insieme i miei interessi. E poi studio anche la fotografia, per conto mio. Ogni anno seguo dei corsi dalla post-produzione alla fotografia di base. Posso fare entrambe le cose”. Lo sguardo di Antonio ha toccato le emozioni e i sentimenti degli studenti più che i luoghi: “Non mi piaceva l’idea di immortalare le aule o degli oggetti inanimati. Al centro delle mie foto dovevano esserci gli studenti. Volevo che attraverso le loro azioni e le loro espressioni si percepissero i vari sentimenti che lo studente prova durante la sua carriera universitaria: ansie, paure e gioia per i successi. Secondo me lo scopo del bando era questo. La fotografia per me è un lavoro, ma il concorso è stato un’occasione per sentirla come un hobby, un divertimento che mi ha dato la possibilità di conoscere altri ragazzi. Questo è importante, non ci dimentichiamo che la fotografia è principalmente un’arte!”.
Anche il quarto classificato, Vittorio Daniel Amato, ha intrecciato luoghi e persone, e nelle sue foto si possono vedere i suoi colleghi impegnati nello studio, al computer, a studiare grafici. Attraverso queste immagini ha voluto far comprendere quale sia la vita di uno studente di Economia Aziendale. “È la prima volta che partecipo ad un concorso. Ho scoperto la passione per la fotografia qualche anno fa e vorrei coltivarla perché mi permette di esprimere me stesso. Forse non diventerà un lavoro, ma sono sicuro che farà parte del mio futuro”.
Alcuni Corsi di Laurea sono un osso duro per gli studenti e richiedono uno studio costante e metodico anche se è importante ricordare che l’università va vissuta a trecentosessanta gradi, come consigliano molti professori. I luoghi sono centrali nelle fotografie del quinto classificato, Francesco Molitierno, al secondo anno di Fisica, il quale racconta: “Mio padre è un fotografo. Io sono cresciuto in questo ambiente e per il concorso ho deciso di coniugare la mia passione con la mia visione dell’università. Ecco perché nelle mie foto si possono vedere tutti i luoghi che frequento. Principalmente ho ritratto i laboratori perché il mio Corso di Laurea, al primo anno, prevede molte ore di laboratorio sia di Fisica che di Chimica. Alcune fotografie, invece, sono state scattate nella biblioteca del nostro Dipartimento che reputo molto bella. Mi piace la fotografia, ma vorrei lavorare in un ambito attinente al mio Corso di Laurea, altrimenti non lo avrei scelto. Però, voglio dare un consiglio a tutti gli studenti: appassionatevi e tentate sempre qualsiasi strada. Io ho seguito la mia passione e ho vinto!”.
Carol Simeoli