Disagi a SCIENZE per la protesta dei ricercatori, studenti in assemblea

Corsi sovraffollati, gruppi di studenti accorpati, spostamenti dell’ultima ora dal centro storico a Monte Sant’Angelo, addirittura ragazzi della Triennale e della Magistrale nella stessa aula. La Facoltà di Scienze ha posticipato di una settimana i corsi per riprogrammare il semestre alla luce della protesta dei ricercatori, ma questo non è bastato ad evitare disagi agli studenti, soprattutto quelli che seguono le lezioni nelle sedi del centro cittadino. Per questo i collettivi studenteschi delle aule occupate si sono riuniti in assemblea giovedì 18 marzo, nell’aula C4 di Monte Sant’Angelo e nell’aula Lo Russo di via Mezzocannone 16. L’obiettivo è quello di dar vita ad un momento di confronto che si traduca in un documento unitario da presentare alla Facoltà e azioni comuni da mettere in campo per far sentire la propria voce. “A Chimica si registrano corsi cancellati, ad Informatica per ora non ci sono particolari disagi, perché i ricercatori hanno deciso di posticipare l’inizio della protesta, ma tutti affermano che non si sa come andranno le cose l’anno prossimo. I più colpiti per ora sembrano gli studenti di Scienze Biologiche”, dice Antonio Caso, iscritto ad Informatica ed ex rappresentante degli studenti, all’assemblea di Monte Sant’Angelo. “Da noi hanno posticipato all’anno prossimo un corso fondamentale, per il quale era stato richiesto un bando per assegnare una supplenza a pagamento, ma di fronte ai problemi di centinaia di studenti le richieste di una ventina di persone passano in secondo piano”, affermano gli studenti della Laurea Magistrale in Scienze Chimiche che hanno sottoscritto un documento con il quale approvano la protesta dei ricercatori. Allo stato attuale, al Corso di Laurea in Chimica l’insegnamento di Complementi di Chimica Fisica (fondamentale) è partito fra grandi difficoltà; fra triennio e biennio, sono cinque i corsi complementari temporaneamente sospesi. Fra le accuse principali rivolte ai docenti, non aver informato gli studenti sulla situazione universitaria nel suo complesso. “Dobbiamo cercare di informare gli studenti con dei volantini e proseguire le attività indipendentemente dalle riunioni della Facoltà”, suggerisce Emanuele Di Cesare, studente di Informatica. “I ricercatori ricoprono il 40% della docenza, per ora i docenti hanno assunto i loro incarichi, ma l’aula più grande di via Mezzocannone da trecento posti non ce la fa a contenere tutti gli studenti. Hanno anche accorpato due gruppi della Triennale ad uno della Magistrale, dicendo che poi si faranno delle integrazioni”, racconta Alessia, studentessa di Scienze Biologiche fra i promotori dell’assemblea nell’aula Lo Russo. Al termine dell’incontro gli studenti decidono di sottoporre alla Facoltà un documento sulla riforma, redatto dai gruppi che hanno dato vita ad entrambe le assemblee, con il quale vogliono sottolineare la responsabilità dei docenti nei confronti di ricercatori e studenti, manifestare solidarietà ai ricercatori e contestare la gestione della Facoltà che sposa la filosofia della riforma senza tener conto delle esigenze degli studenti, “tradendo il motivo per cui l’università è nata”.
(Si.Pa.)
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