Due giovani pianisti e l’attrice Antonella Stefanucci a “Napoli Nobilissima”

L’Università si apre alla musica classica e all’antica tradizione delle canzoni napoletane. Anche quest’anno si svolge la rassegna ‘Napoli Nobilissima, itinerari storico – musicali nell’arte e nella tradizione partenopea’, diretta dal prof. Catello Tenneriello nell’ambito del progetto ‘Rismateneo’ della Federico II. Il ciclo di incontri, tutti presso il Teatro del Convitto Nazionale di piazza Dante, è giunto ormai alla quindicesima edizione. “L’intento è quello di provare ad avvicinare non solo gli studenti, ma anche i docenti universitari all’immenso patrimonio di tradizioni della nostra città – ha detto il prof. Tenneriello – Per questo la rassegna si articola in incontri a cadenza periodica con interventi di esperti, artisti e musicisti”.
L’incontro dell’11 marzo scorso è stato aperto da due giovani musicisti, Andrea Paolillo e Carmine Romano, i quali hanno eseguito diversi brani di musica classica. Da Mozart a Chopin, Mendelsohn, Schumann e Cimarosa: i due ragazzi, che frequentano il quarto Liceo Scientifico e studiano anche al Conservatorio, si sono cimentati con pezzi più e meno conosciuti. A seguire la presenza dell’attrice Antonella Stefanucci, nota al pubblico televisivo per la partecipazione alla fiction Capri, la quale ha interpretato brevi brani in dialetto napoletano, tra cui una poesia dello scrittore Erri De Luca sulle note della canzone Je te vurria vasà, eseguita al pianoforte dal maestro Giovanni Salzano. 
Per quanto riguarda la parte seminariale, è intervenuta la prof.ssa Francesca Amirante della Sovrintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli, che ha parlato delle trasformazioni che Napoli ha subito durante il periodo barocco, ricollegandosi alla mostra ‘Ritorno al barocco’ che si sta svolgendo proprio in questi giorni.
Scarsa la presenza di docenti in platea. Secondo il prof. Tenneriello: “Bisognerebbe essere più attenti a manifestazioni come questa. Spesso l’accademia tende a rivolgersi solo a se stessa, vale a dire l’Università non è molto aperta alla città. E’ questo il nostro obiettivo: un’interazione consapevole e storicizzata dei cittadini (attraverso le conoscenze accademiche) con le proprie alte tradizioni, che contribuisca ad una rinascita del territorio”.
8 aprile e 13 maggio (ore 18.00), gli ultimi due appuntamenti della rassegna. Ingresso libero. 
Anna Maria Possidente
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