Economia elegge la prof.ssa Maria Antonia Ciocia alla guida del Dipartimento

Dal 7 marzo il Dipartimento di Economia ha una nuova Direttrice: è la prof.ssa Maria Antonia Ciocia che, con 77 preferenze su 80 votanti, subentra al prof. Francesco Izzo. Contestualmente, nelle elezioni che si sono tenute a gennaio, sono stati proclamati i nuovi Presidenti dei Corsi di Laurea del Dipartimento: i professori Nicola Moscariello per Economia Aziendale e per la Magistrale in Economia e Management, 55 preferenze su 57 votanti, e Francesco Campanella per Economia e Commercio e per la Magistrale in Economia, Finanza e Mercati, 46 preferenze su 48 votanti.
La prof.ssa Ciocia, ordinaria di Diritto Privato, si è laureata in Economia e Commercio alla Federico II dove ha iniziato il suo percorso. È alla Vanvitelli (quando era ancora la SUN) dal 1995 come ricercatrice e in questo Ateneo ha proseguito la sua carriera. “I miei colleghi mi hanno offerto l’opportunità di candidarmi – spiega – E il mio mandato si svolgerà in continuità sia rispetto alla missione dell’Ateneo che al mandato espletato dal prof. Izzo. Il Dipartimento, attraverso la mia direzione e la collaborazione di tutti i colleghi, si propone una sempre più forte integrazione con il territorio e un approfondimento degli obiettivi di ricerca che troveranno nuove linee di sviluppo future”. La docente non è nuova a ruoli istituzionali, essendo stata anche Direttrice di Dipartimento (nella ex Facoltà di Economia) e poi Presidente di Corsi di Laurea nel Dipartimento che ora dirige. Gli obiettivi su cui lavorare durante il suo mandato sono chiari: terza missione, avvicinamento dello studente al mondo del lavoro, valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio, internazionalizzazione e ricerca. Nell’ottica della terza missione, si parla di “coinvolgere sempre più gli attori territoriali, le parti sociali, nella vita dell’università al fine di aumentare il livello generale di benessere e incrementare i rapporti con i soggetti istituzionali ed economici presenti sul territorio”. Un altro punto è “potenziare la mobilità degli studenti stranieri in ingresso, dei nostri studenti che vanno fuori e dei visiting professors”. Quanto alla ricerca, infine, la parola chiave sarà “la multidisciplinarietà all’insegna del coinvolgimento, sullo stesso tema di ricerca, di studiosi appartenenti ai vari settori presenti nel Dipartimento. Da potenziare anche la partecipazione a bandi di ricerca internazionali”. Il Dipartimento “è tra i migliori dell’Ateneo con, punto di forza, il valore dei suoi docenti. Mi colloco sulla scia di un’ottima eredità e bisogna impegnarsi per rimanere a questo livello”.
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