Elezioni studenti, si vota il 27 e 28 marzo

Incomincia l’odissea delle elezioni alla Parthenope, dove ormai pare essere una tradizione vivere i giorni delle urne come il frutto di un faticoso travaglio. Con decreto del 15 febbraio erano state indette le elezioni studentesche per il 20 e 21 marzo, con obbligo di depositare le liste dei candidati entro il 2 marzo. A distanza di neppure una settimana viene deliberato lo slittamento delle operazioni: deposito delle liste entro le 12.00 del 7 marzo, chiamata alle urne per il 27 (dalle 9.00 alle 16.00) e il 28 (dalle 9.00 alle 14.00). Ma con ogni probabilità il travaglio non è ancora finito, dal momento che tre associazioni studentesche su quattro sono d’accordo nel chiedere al rettore, una volta depositate le liste dei candidati, un ulteriore differimento della data delle elezioni, in maniera da farle coincidere con le elezioni del CNSU (il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) che si tengono l’11 maggio. “Accorpare le due consultazioni elettorali significherebbe risparmiare di molto sulle spese”, dicono i sostenitori di questo secondo slittamento, praticamente tutte le associazioni tranne l’Udu. 
Le rappresentanze studentesche da rinnovare sono: 4 in Consiglio di Amministrazione; 3 in Senato Accademico; 8 rappresentanti in Consiglio degli Studenti; 2 rappresentanti in ogni Consiglio di Facoltà; 2 rappresentanti nel Comitato per il potenziamento dell’attività sportiva universitaria; 57 rappresentanti nei vari Consigli di Coordinamento Didattico; 42 rappresentanti nei vari Consigli di Dipartimento. 
Tutte le associazioni sono concentrate sulla scelta dei nomi da candidare. Il Cost-Sui generis annuncia fin da adesso che non ci sarà alcuna ricandidatura. “Abbiamo solo nomi nuovi – dice il coordinatore Luciano La Penna- per lo più studenti giovanissimi che provengono dalle sedi decentrate, e che possono ben rappresentare problematiche come quelle del pendolarismo, della mancanza di una mensa e di altri servizi importanti per chi è lontano dal centro”. La senatrice accademica del Cost Daniela Guaglione, che non si ricandida perché prossima alla laurea, sottolinea che non è ancora il tempo di soffermarsi sulle strategie: “per ora si tratta di trovare le persone da candidare, ma non è un lavoro difficile perché la nostra è un’associazione storica, alla quale i ragazzi sono molto affezionati”. L’Udu invece ha già quasi tutto pronto. Il consigliere di amministrazione Alberto Corona afferma: “alle nostre spalle c’è un lavoro durato due anni, quindi per noi il problema di cercare le persone non esiste, candidiamo coloro che hanno lavorato con noi”. Possibile nome al Senato Accademico è quello dello stesso Corona, mentre al CdA si dovrebbe candidare Guido Pipola. Non ci sono ancora nomi da indicare da parte di Facciamo Università, quello che è certo è che non si ricandiderà il consigliere d’amministrazione Eugenio Tatarelli, che dice: “l’indizione delle elezioni è stata molto improvvisa. Sarebbe stato il caso che le date fossero fissate consultando prima le forze studentesche. Invece, non eravamo tutti allo stesso livello di informazione. L’Udu, avendo i senatori, sapeva già quando ci sarebbero state le elezioni”. Un tasto dolente, quello toccato da Tatarelli, come si capisce ascoltando le parole di Aldo Russo, rappresentante di Confederazione e presidente uscente del Consiglio degli Studenti: “l’Udu non comunica con gli altri, a dispetto dei loro programmi non collaborano con gli studenti e i loro senatori non sono senatori di tutti. Quando nel Senato Accademico del 23 gennaio c’era tra i punti all’ordine del giorno l’indizione delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, avrebbero dovuto dirlo almeno a me che sono il presidente del Consiglio degli Studenti. Invece l’ho saputo dai manifesti affissi all’università. L’Udu in questo modo ha guadagnato un mese di tempo in più rispetto a noi per prepararsi”. Un’accusa dura ed esplicita da parte di Russo, che però non è affatto scoraggiato. “Il nostro gruppo è sempre compatto, stiamo lavorando alla lista. Daremo spazio alle nuove leve ma ci saranno sicuramente anche delle ricandidature”.
(Sa.Pe.)
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