Erasmus, domande entro il 16 febbraio

C’è tempo fino al 16 febbraio per poter presentare la domanda di partecipazione al programma LLP/Erasmus. Il Suor Orsola Benincasa ha bandito il concorso di selezione per l’attribuzione delle borse di studio Erasmus a studenti, specializzandi e dottorandi. Le borse, che hanno una durata minima di tre mesi e massima di dodici, possono essere utilizzate per periodi di studio, preparazione tesi  e stages, purché, questi ultimi, siano previsti nel piano di studi curriculare o approvati dalla Facoltà e/o Corso di Laurea. Possono partecipare al concorso tutti gli studenti del Suor Orsola regolarmente iscritti ai corsi di studi che prevedano, al termine, il conseguimento di un titolo di studio ufficialmente riconosciuto, dottorato e master inclusi. Possono concorrere anche gli studenti del primo anno della laurea di primo livello a condizione che, prima della partenza, abbiano maturato trenta crediti.  Lo studente può indicare un massimo di tre Università straniere, in ordine di preferenza tra quelle indicate nella lista dei partners della propria Facoltà  (riportate nella sezione ‘università partners’ del sito d’Ateneo www.unisob.na.it). Per la selezione, saranno presi in considerazione: la media e il numero dei crediti conseguiti o degli esami superati; i risultati del test linguistico volto ad accertare la conoscenza della lingua del paese in cui si intende trascorrere il periodo di studio o dell’Inglese, per quei Paesi in cui l’insegnamento è impartito in tale lingua; e il colloquio motivazionale che verificherà la congruità didattica del piano delle attività con la sede prescelta. 
Ogni anno, sono all’incirca un centinaio gli studenti del Suor Orsola che presentano la domanda di partecipazione al bando Erasmus. “I maggiori fruitori del programma Erasmus sono gli studenti di Scienze della comunicazione – afferma la prof.ssa Giovanna Calabrò, delegata del Rettore per Erasmus – La maggior parte sceglie di andare in Spagna, a mio avviso, per una questione linguistico–antropologica in quanto, oltre all’affinità culturale, la lingua sembra più semplice. Prima di partire, preparano, insieme ai tutor, un piano di studi in modo che, al loro ritorno, hanno la sicurezza che verrà approvato”. Quella dell’Erasmus è una vera e propria esperienza di vita, che va al di là dell’aspetto meramente didattico. “Al loro ritorno in Italia, i ragazzi sono sempre entusiasti oltre che più maturi, sicuri e autonomi – continua la Calabrò – Ormai, possiamo dire che il futuro è aperto agli scambi europei e un’esperienza, vissuta già durante gli anni di studio universitario, rappresenta un elemento di vantaggio. Insisto molto con le matricole affinché pianifichino l’idea di andare fuori, in modo da organizzarsi bene con gli esami e anche con lo studio della lingua”. 
A scegliere, invece, Napoli e il Suor Orsola come sede di studio sono ragazzi che arrivano da tutta l’Europa. “Lo scorso anno, c’è stato un incremento significativo di studenti turchi, in quanto la Turchia ha un grande desiderio di stipulare convenzioni, molti arrivano anche dai Paesi dell’Est come la  Repubblica Ceca e la Polonia, e poi da Austria, Spagna e Francia”. 
Per informazioni più dettagliate sulle modalità di partecipazione al bando, consultare il sito 
www.unisob.na.it.
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