Errori di sistema nella cifra delle tasse e ritardi delle borse di studio

Le carriere universitarie, già messe a dura prova dall’introduzione delle nuove modalità didattiche e routine di vita inconsuete, risultano ulteriormente compromesse anche dalla disponibilità economica. “La richiesta di un appello extra per non rimandare la laurea non è tanto dovuta alla paura del fuoricorso. Ci sono cose ben più serie che in questo periodo di emergenza ci preoccupano. Mi stupisce anzi che alcuni studenti siano riusciti ad affrontare tutto ciò che è accaduto da marzo in poi senza la minima debolezza psicologica. Il nostro terrore più grande è piuttosto quello di dover ripagare le tasse”, dice Martina Crescenzo, di Letterature e Culture Comparate. Rischia di aggravare il disagio economico percepito da molte famiglie il ritardo nella pubblicazione delle graduatorie provvisorie per le borse di studio da parte dell’Adisurc. “Dopo settimane finalmente sono state pubblicate le graduatorie anche per il nostro Ateneo ma non compaiono i criteri di merito, per cui – al di là dei vincitori – non si sa ancora quali studenti siano o meno idonei: un’anomalia che secondo l’Azienda è da imputare ai ritardi delle comunicazioni fornite dall’Ateneo”, prosegue. Ancora sulla questione tasse, negli ultimi giorni alcuni studenti si sono trovati da pagare una cifra calcolata con l’importo per la fascia massima di ISEE, quando questo non corrispondeva affatto alla propria situazione reddituale. Ciò è accaduto sia per l’importo della tassa ordinaria che per quella regionale. “Occorre che venga normalizzato il pagamento con l’importo corrispondente alla propria fascia di reddito, escludendo la mora di 76 euro per coloro che hanno pagato la cifra intera. È impensabile che molti si trovino ad affrontare ostacoli simili a causa di un errore del sistema”. Segnalato il problema alla Segreteria, alla Direzione generale e al Rettore, le richieste di rimborso non hanno ancora ricevuto un’adeguata risoluzione. “Per la Segreteria il problema è irrisolvibile in quanto per ricevere un indennizzo occorrerebbe modificare i dati sulle situazioni reddituali degli studenti e il personale tecnico-amministrativo non è incaricato di intervenire sull’ISEE, stando alla normativa che prevede il rispetto dei protocolli antifrode”. Tuttavia, “è importante che il confronto con gli Organi di governo dell’Ateneo e i nostri rappresentanti non si interrompa perché questi ultimi sono gli unici a conoscere da vicino le nostre difficoltà e a portarle all’attenzione del Senato e del Consiglio di Amministrazione. Speriamo negli esiti positivi del rimborso”.

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