Sessione estiva di esami: danze aperte. Se negli anni addietro il mese di maggio era sempre un po’ evitato dai corsisti, come è cambiato il trend in era Covid? “Rispetto al solito l’affluenza è stata molto alta – spiega la prof.ssa Silvia Rusciano, docente di Diritto Processuale Civile – Forse l’ultimo ‘tentativo’ di sostenere l’esame a distanza (gli appelli di giugno sono in presenza) ha persuaso anche i più scettici, che si sono voluti comunque mettere alla prova”. L’esame, a prescindere dal risultato, “è un momento importante per i ragazzi. Hanno la possibilità di capire e autovalutarsi rispetto allo studio e alla terminologia utilizzata. Devo dire che i risultati sono stati buoni per l’esame di Procedura Civile I (prima parte) e per il complementare di cui sono titolare, Diritto Processuale del Lavoro Pubblico e Privato. Abbiamo esaminato tanti ragazzi e ci sono stati molti promossi”. La nota dolente arriva dall’esame unico di Procedura Civile: “La prova da 15 crediti in cui la disciplina non viene suddivisa in due tranche non è andata molto bene. Sulla scorta della mia esperienza, noto che gli studenti tendono a dare troppa importanza agli Istituti contenuti nella seconda parte del testo e tralasciano la prima parte che concerne i principi generali. Nella Procedura Civile tutto il programma è importante, non c’è una parte che può essere approfondita a discapito di un’altra”. La docente precisa: “non sono titolare dell’insegnamento unico, ma svolgo gli esami come assistente delle altre cattedre. Mi capita, quindi, di ascoltare tanti studenti che spesso ricadono nel medesimo errore”. A giugno gli esami si svolgono in presenza: “Visto il regime di restrizione che stiamo vivendo, anche gli accessi in aula saranno contingentati e i calendari delle sedute tenderanno ad ampliarsi. Consiglio di prenotare la prova solo se si è intenzionati a sostenerla. Certo, ci si può prenotare e non presentarsi, sarebbe però opportuno avvisare il docente per ottimizzare i tempi. La mia cattedra è disponibile nell’accogliere le richieste dei ragazzi i quali, per un motivo o un altro, non intendano più sostenere la prova e chiedono di rinviarla a luglio o più in là”. Esami sostenuti brillantemente per gli studenti che hanno scelto l’esame complementare Diritto del Lavoro Digitale: “La modalità on-line del corso è stata impegnativa – afferma il dott. Pasquale Monda, ricercatore di Diritto del Lavoro e titolare della disciplina – Il riscontro, in termini di performance in sede d’esame, è stato molto positivo. Circa il 50% dei corsisti ha sostenuto la prova subito dopo la fine delle lezioni, ottenendo ottimi risultati. Questo dato ci indica che chi ha seguito le lezioni ha assimilato i nodi problematici della materia, ottimizzando i tempi”. Nell’era pandemica, questa disciplina ha subito una profonda evoluzione: “Il Covid ha determinato una diffusione degli strumenti digitali enorme. Basti pensare al lavoro agile, lo smartworking della legge del 2017, che fino a poco tempo fa era considerato uno strumento di nicchia e ad oggi ha ottenuto un’attuazione molto vasta”. Durante il corso: “Abbiamo ricostruito le norme e le problematicità di questo strumento particolare, che certo non è nato per far fronte ad un’emergenza di sanità pubblica. Alcuni ragazzi, durante le lezioni, hanno raccontato la vita dei genitori in smartworking, la teoria si è intrisa di quotidiano. Insieme abbiamo ripercorso l’evoluzione del dibattito legato alla disciplina, focalizzando l’attenzione su come l’emergenza abbia condizionato gli strumenti del lavoro agile”. Una seduta d’esame definita ‘tranquilla’ dal prof. Carlo Longobardo, docente di Diritto Penale: “la disciplina è del primo semestre, quindi la maggior parte dei corsisti ha affrontato l’esame a febbraio con ottimi risultati. A maggio c’è stata una seduta soft, gli studenti hanno ottenuto voti alti. Mi aspetto un boom di presenze a luglio, di solito gli indecisi o chi prepara nel frattempo altre discipline affollano l’ultimo appello disponibile prima delle vacanze estive”. Il docente è anche Presidente della Commissione Paritetica, e in queste vesti invita gli studenti “a prenotare gli esami di giugno che si svolgono in aula, solo se veramente intenzionati a sostenerli. Aggiungo: nel caso in cui vi dovessero essere difficoltà che impediscano di presentarsi in aula, è opportuno comunicarlo ai docenti tramite mail”. Commenti positivi giungono dagli esami di Diritto Commerciale, cattedra del prof. Massimo Miola. “Le prove di maggio sono andate complessivamente bene – commenta il docente – Non tutti i corsisti però hanno sostenuto l’esame. In realtà ho continuato il corso di Commerciale per un breve periodo oltre la data ufficiale di sospensione, quindi mi aspetto il boom di corsisti tra giugno e luglio”. La scarsa affluenza di maggio è motivata “dal fatto che i ragazzi preferiscono avere più tempo per assorbire la disciplina e quindi si aspetta il mese successivo per essere maggiormente preparati”. In questi giorni, con gli esami in presenza, “respiriamo un ritorno alla normalità. Dopo un paio di mesi, superati i problemi iniziali, ci siamo dovuti abituare alla didattica e agli esami da remoto. Nonostante i buoni risultati raggiunti, reputo che i rapporti umani che si instaurano in presenza siano comunque insostituibili”.
Susy Lubrano
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