Le ultime settimane per Ingegneria Biomedica e il suo Presidente –dimissionario -, il prof. Marcello Bracale, sono state difficili. Disparità di opinioni sul progetto da seguire e conflitti interni hanno reso necessaria una procedura di urgenza che ha coinvolto il Preside e tutti i Presidenti dell’area dell’informazione, per approvare i regolamenti della Laurea Magistrale 270 nell’ultimo Consiglio di Facoltà e non creare disagi agli studenti, che altrimenti non avrebbero potuto iscriversi a Napoli per proseguire gli studi nel settore. “Ho inviato una lettera al Preside e ai docenti, con la quale ritiro le mie dimissioni. Devo ringraziare gli studenti e i colleghi, in particolar modo di Medicina, che mi hanno manifestato il loro supporto”, dice il prof. Bracale che a seguito di questo incoraggiamento ha deciso di riprendere l’incarico per portare avanti il lavoro iniziato in un momento molto difficile, viste le indicazioni che arrivano dal Ministero. “Il regolamento del Corso di Laurea è stato votato con una sostanziale unanimità. La criticità della situazione era dovuta a ragioni interne, ad una visione non univoca di alcuni docenti”, prosegue il Presidente, che parla di un momento di contrapposizione che ha generato un clima nel quale “ho ritenuto di non dover lavorare. Ho ricevuto tante lettere e sollecitazioni che mi hanno dato l’entusiasmo per andare avanti nell’interesse soprattutto degli studenti. Sono disponibile anche a delle modifiche, purché con clausole precise”. Fra le preoccupazioni principali, ragioni culturali e la presenza di esami costituiti da diversi moduli separati con pochi crediti. Il timore è che ciascun modulo possa diventare un esame a sé stante. “Un falso timore che è stato strumentalizzato. Il nostro Corso di Laurea è sempre stato così. Fin da quando è nato, ha tenuto in piedi nella sua articolazione un’impostazione trasversale e multidisciplinare. Gli insegnamenti integrati rientrano negli standard delle Facoltà di Medicina italiane; non è vero che si tratta di sostenere più esami, uno per ogni modulo. Le sedute degli esami integrati si sono sempre svolte nello stesso giorno, gli studenti ne sono testimoni, e verificare il rispetto di questo aspetto sarà un mio impegno. Per quanto riguarda, invece, gli esami modulari afferenti ai settori dell’Ingegneria, questo è un problema che riguarda diversi raggruppamenti”, insiste ancora con forza il docente che, per fugare ogni dubbio, si è più volte incontrato con gli studenti e i loro rappresentanti. “Il problema degli esami modulari non si è mai posto. Ci sono sempre stati nel Corso di Laurea gli esami impostati in questo modo e con il prof. Bracale abbiamo deciso di redigere un documento affinché questi si svolgano lo stesso giorno. Comunque siamo molto contenti che il professore sia tornato al suo posto, è l’unico che possa guidare il cambiamento, non solo perché è uno dei massimi esperti a Napoali, ma anche perché è molto sensibile alle problematiche del mondo del lavoro e attento ai cambiamenti della figura dell’ingegnere biomedico”, dice Robert Friets, rappresentante degli studenti in Facoltà, iscritto a Biomedica. “Si è dimesso a causa di problematiche di equilibri fra settori, ma tutto sembra essere rientrato”, commenta il presidente del Consiglio degli Studenti Domenico Petrazzuoli. “Abbiamo deciso di preparare un documento nel quale il Corso di Laurea si impegna a svolgere gli esami modulari tutti nello stesso giorno, e giovedì 18 marzo lo abbiamo firmato insieme al prof. Bracale”, conclude Ottavio Gallo, rappresentante degli studente al Corso di Laurea.
(Si.Pa.)
(Si.Pa.)