Fervono i lavori nel Consiglio degli Studenti

Il Consiglio degli Studenti della Facoltà di Giurisprudenza lavora alacremente. In due mesi si sono già tenute quattro sedute, durante le quali i consiglieri hanno avanzato varie proposte per rendere l’organo più efficiente. La più significativa, quella che immediatamente ha trovato consensi ed è stata approvata all’unanimità, è stata l’adozione di un regolamento provvisorio per l’individuazione di organi ed incarichi di responsabilità per i membri del Consiglio. Sono dunque operative le seguenti cariche: Organo di controllo e vigilanza, per la salvaguardia dell’esercizio dei diritti e dei doveri degli studenti e il controllo dei parametri della didattica, retto da Valerio Pennino e Giuseppe Lauri; Responsabile infrastrutture, carica che per la sua natura va attribuita necessariamente al consigliere di Polo, attualmente Alessia Giaccari; Responsabile per i rapporti con gli studenti e gestione delle richieste telematiche, ruolo rivestito da Gennaro Demetrio Paipais e Simone Ciro Giordano; Responsabile per i rapporti con gli studenti del vecchio ordinamento, carica assegnata a Giovanni Mancino. Esiste anche un Responsabile per i rapporti con le associazioni studentesche ed enti esterni. Vice Presidente del Consiglio è Alfonso Di Vuolo. “Sono stato eletto Presidente con le preferenze di tutti – commenta Di Maio – è giusto che si lavori in armonia, ma organizzandoci e attribuendo delle deleghe ai singoli in modo da rispondere pienamente alle esigenze di rappresentanza della Facoltà”. In quest’ottica, va prevista una modifica dello Statuto del Consiglio degli Studenti: “istituiremo una Commissione che entro la fine della consiliatura riesca a cambiare lo Statuto adeguandolo alle nuove esigenze. Secondo quanto prevede lo Statuto attuale, nell’ambito del Consiglio è possibile solo lavorare attraverso commissioni, ma è un sistema che non consente di lavorare agevolmente, poiché le commissioni hanno una durata definita. Per questo, per adesso, abbiamo approvato il regolamento provvisorio con gli incarichi ai singoli consiglieri”. Ma il Consiglio una Commissione l’ha già istituita, proprio durante l’adunanza del 5 ottobre, su proposta del consigliere Simone Ciro Giordano, che la presiederà. Il suo fine sarà quello di stilare una bozza di regolamento, da sottoporre al Consiglio, per l’utilizzo dell’aula studentesca di via Porta di Massa e dei relativi servizi destinati agli studenti. Della Commissione faranno parte Luigi Di Maio, Giuseppe Lauri, Antonio Donnarumma e Valerio Pennino. “Entro un mese dovremo presentare la bozza – spiega Luigi Di Maio – sarà previsto un bando rivolto a tutte le associazioni che vorranno utilizzare l’aula al piano terra della sede di via Porta di Massa, compresi ovviamente la bacheca e gli armadietti. Questi spazi, infatti, sono ormai saturi per la presenza di associazioni che storicamente vi si sono insediate, per cui è molto difficile per le nuove associazioni farsi posto. Dunque puntiamo a una regolamentazione dell’uso dell’aula, in maniera tale che tutti vi possano partecipare”. 
Tra le questioni pratiche, che i rappresentanti degli studenti si sono trovati a dover affrontare in questo inizio d’anno accademico, c’è stata una problematica legata a uno squilibrio dovuto allo spostamento dell’esame di Economia Politica dal secondo semestre del primo anno al primo semestre del secondo anno. Molti studenti del secondo anno si sono lamentati del fatto che avrebbero dovuto seguire per la seconda volta un corso già seguito al primo anno, Economia appunto, essendo però costretti a dare solo due esami al primo semestre e un esame in più al secondo. Di Maio assicura che il disagio non è grave, anche perché uno degli insegnamenti del secondo semestre è la lingua inglese, che prevede solo idoneità. Per chiarimenti, si può scrivere all’indirizzo inforappresentanti@libero.it. Sarà inoltre disponibile a breve sul sito di Facoltà la pagina web del Consiglio degli studenti, che dovrebbe in futuro informare anche sulla suddivisione in matricole in occasione degli appelli d’esame.
Sara Pepe
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