Giurisprudenza, la facoltà preferita dagli studenti italiani. E non è una novità. Entra con prepotenza nell’olimpo dei corsi di studio più ambiti Scienze della Comunicazione, intatto il prestigio di Medicina. Tendenze che possono essere desunte dai dati sulle pre- iscrizioni, l’iniziativa congiunta Ministero dell’Università e Ministero della Pubblica Istruzione che coinvolge gli studenti delle ultime classi delle scuole superiori ai quali lo scorso novembre è stato chiesto di indicare via internet la propria scelta universitaria. Hanno risposto in 172 mila, di cui il 57.3 per cento donne; ben il 77.5% ha deciso di proseguire gli studi, il 3% preferisce, invece, entrare nel mondo del lavoro. Il campione è costituito in maggioranza da studenti del liceo scientifico (35%), degli istituti tecnici (30.8%) e del liceo classico (16%).
Scelgono la facoltà per passione (“mi interessano queste materie”, 49,6%) ma in tanti valutano anche l’impatto con il mondo del lavoro (“per gli sbocchi futuri lavorativi”, 35,8%), altri, ancora, perché sono le materie in cui riescono meglio a scuola (7.5%).
La distribuzione percentuale per grandi aree didattico culturali, mostra come preferita l’area giuridico-politico-economica (28.6%), poi quella umanistica (23.4%), seguono l’area dell’ingegneria e dell’architettura (18.9%), la sanitaria (17,2%), la scientifica e scientifico-tecnologica (7,8%).
Scendendo nel dettaglio, i primi venti corsi prescelti sono: Giurisprudenza 6,9%, Medicina 4,4%, Economia 4,3%, Psicologia 3,6%, Scienze della comunicazione 3,5%, Economia aziendale 3,1%, Architettura 2,9%, Lingue 2,5%, Diploma in Fisioterapia 2,1%, Ingegneria Informatica 2%, ex aequo Scienze dell’educazione, Scienze Politiche e Lettere all’1.9%, Ingegneria Meccanica 1,8%, Ingegneria Elettronica 1,5%, Scienze Motorie 1,4, Informatica 1,3, Dams 1,2%, Ingegneria delle telecomunicazioni 1,1%, Ingegneria Civile 1,1.%.
C’è qualche differenza tra le preferenze delle ragazze e dei ragazzi. Le prime propendono maggiormente verso gli studi giuridici ed umanistici (i primi dieci corsi scelti sono Giurisprudenza, Medicina, Psicologia, Scienze della comunicazione, Lingue, Economia, Scienze dell’educazione, Fisioterapia, Architettura, Lettere) mentre i secondi pur confermando il primato di Giurisprudenza si orientano verso i corsi di laurea di Economia ed Ingegneria (la loro top ten: Giurisprudenza, Economia, Ingegneria Informatica, Economia Aziendale, Ingegneria Meccanica, Medicina, Ingegneria Elettronica, Architettura, Scienze della comunicazione, Informatica).
La situazione dalle nostre parti. 14.869 studenti hanno scelto come sede universitaria Napoli (il 56.5% sono donne). La scelta del corso di studi è motivata per lo più dall’interesse verso la materia (25.4%) e dagli sbocchi futuri (19.7%). In testa alle preferenze l’area giuridico-politico-economica (32.2%), segue quella umanistica (20.8%), quella sanitaria (20.1%), poi ingegneria- architettura (16.1%) e scientifica e scientifico-tecnologica (9%). Inversione di tendenza tra i 934 studenti che hanno indicato Caserta come sede universitaria: è l’area sanitaria a tirare di più (il 32,8% l’ha scelta), segue quella umanistica (27.5%), poi quelle giuridico-politico-economica (18.9%), scientifica (12.4%), ingegneria-architettura (8,5%).
Scelgono la facoltà per passione (“mi interessano queste materie”, 49,6%) ma in tanti valutano anche l’impatto con il mondo del lavoro (“per gli sbocchi futuri lavorativi”, 35,8%), altri, ancora, perché sono le materie in cui riescono meglio a scuola (7.5%).
La distribuzione percentuale per grandi aree didattico culturali, mostra come preferita l’area giuridico-politico-economica (28.6%), poi quella umanistica (23.4%), seguono l’area dell’ingegneria e dell’architettura (18.9%), la sanitaria (17,2%), la scientifica e scientifico-tecnologica (7,8%).
Scendendo nel dettaglio, i primi venti corsi prescelti sono: Giurisprudenza 6,9%, Medicina 4,4%, Economia 4,3%, Psicologia 3,6%, Scienze della comunicazione 3,5%, Economia aziendale 3,1%, Architettura 2,9%, Lingue 2,5%, Diploma in Fisioterapia 2,1%, Ingegneria Informatica 2%, ex aequo Scienze dell’educazione, Scienze Politiche e Lettere all’1.9%, Ingegneria Meccanica 1,8%, Ingegneria Elettronica 1,5%, Scienze Motorie 1,4, Informatica 1,3, Dams 1,2%, Ingegneria delle telecomunicazioni 1,1%, Ingegneria Civile 1,1.%.
C’è qualche differenza tra le preferenze delle ragazze e dei ragazzi. Le prime propendono maggiormente verso gli studi giuridici ed umanistici (i primi dieci corsi scelti sono Giurisprudenza, Medicina, Psicologia, Scienze della comunicazione, Lingue, Economia, Scienze dell’educazione, Fisioterapia, Architettura, Lettere) mentre i secondi pur confermando il primato di Giurisprudenza si orientano verso i corsi di laurea di Economia ed Ingegneria (la loro top ten: Giurisprudenza, Economia, Ingegneria Informatica, Economia Aziendale, Ingegneria Meccanica, Medicina, Ingegneria Elettronica, Architettura, Scienze della comunicazione, Informatica).
La situazione dalle nostre parti. 14.869 studenti hanno scelto come sede universitaria Napoli (il 56.5% sono donne). La scelta del corso di studi è motivata per lo più dall’interesse verso la materia (25.4%) e dagli sbocchi futuri (19.7%). In testa alle preferenze l’area giuridico-politico-economica (32.2%), segue quella umanistica (20.8%), quella sanitaria (20.1%), poi ingegneria- architettura (16.1%) e scientifica e scientifico-tecnologica (9%). Inversione di tendenza tra i 934 studenti che hanno indicato Caserta come sede universitaria: è l’area sanitaria a tirare di più (il 32,8% l’ha scelta), segue quella umanistica (27.5%), poi quelle giuridico-politico-economica (18.9%), scientifica (12.4%), ingegneria-architettura (8,5%).