I sistemi di selezione non saggiano le attitudini richieste a chi si accinge a diventare un infermiere. “Al di là del dato culturale, c’è il fattore umano”, sottolinea il prof. Nicola Scarpato, Presidente del Corso di Infermieristica. L’abilità di entrare in rapporto empatico con le persone, le capacità comunicative sono doti imprescindibili: “Bisogna essere in grado di condividere le sofferenze del paziente senza lasciarsi sopraffare. Il coinvolgimento è naturale, l’infermiere non può essere un robottino. L’assistenza, oltre al dato tecnico, prevede delle doti innate. Non basta saper prendere una vena, mettere un catetere. Chi si approccia alla professione deve tener presente che una parte rilevante del lavoro è incentrato sulla comunicazione non verbale”.
Può capitare che qualche studente decida di cambiare strada durante il percorso, ma nessuno di coloro che arrivano alla laurea poi decide di fare un altro mestiere, come testimonia il professore: “Trovano subito un impiego, soprattutto se disposti a trasferirsi al nord. Ad un anno dal titolo sono tutti occupati. In Campania lavorano nelle ASL o privatamente, ma mai a tempo indeterminato”. Gli infermieri vengono assunti in Emilia, Toscana, Friuli e Piemonte: “Molti dei nostri ragazzi hanno vinto il concorso in una di queste Regioni e stanno aspettando di essere chiamati”. La professione però sta cambiando: “Gli ospedali stanno riducendo le possibilità di impiego. Ciò comporterà un incremento dei servizi infermieristici a domicilio. Le terapie domiciliari faranno risparmiare il Sistema Sanitario Nazionale e daranno beneficio agli ammalati. E’ una prospettiva positiva. L’infermiere lavorerà in team con il medico di famiglia”.
Può capitare che qualche studente decida di cambiare strada durante il percorso, ma nessuno di coloro che arrivano alla laurea poi decide di fare un altro mestiere, come testimonia il professore: “Trovano subito un impiego, soprattutto se disposti a trasferirsi al nord. Ad un anno dal titolo sono tutti occupati. In Campania lavorano nelle ASL o privatamente, ma mai a tempo indeterminato”. Gli infermieri vengono assunti in Emilia, Toscana, Friuli e Piemonte: “Molti dei nostri ragazzi hanno vinto il concorso in una di queste Regioni e stanno aspettando di essere chiamati”. La professione però sta cambiando: “Gli ospedali stanno riducendo le possibilità di impiego. Ciò comporterà un incremento dei servizi infermieristici a domicilio. Le terapie domiciliari faranno risparmiare il Sistema Sanitario Nazionale e daranno beneficio agli ammalati. E’ una prospettiva positiva. L’infermiere lavorerà in team con il medico di famiglia”.