Gli studenti: “esercitatevi molto e aspettatevi un percorso in salita ma molto appagante”

Dispensano consigli sui test d’ingresso, ma mettono anche in guardia coloro che si apprestano a ripetere il loro stesso percorso, gli studenti che già frequentano il Corso Magistrale in Architettura. A dire di Salvatore Magliulo, ultimo anno, nel prepararsi alla prova di ingresso, “la parte inerente alla Cultura generale può creare non poche difficoltà, ma anche le domande di Matematica e Fisica sono importanti, ragion per cui esercitarsi con i test in commercio”. L’impegno comunque non va esaurito dopo aver superato questa prima selezione: “l’architettura nasce dalla fusione tra disegno e discipline scientifiche, per cui il percorso non è tra i più semplici una volta iniziato. Esami come Scienze delle Costruzioni sono fondamentali anche per le discipline che verranno dopo. Trattandosi di un Corso a numero chiuso, e quindi selettivo, si deve mettere in conto una buona dose di impegno”. Andrea Feliciello, quarto anno, conferma la difficoltà inerente alla parte di Cultura generale e l’importanza delle esercitazioni: “anche io ho fatto largo uso dei manuali di test in commercio e di altre prove di simulazione, ma sono onesto quando affermo che oggi bisogna studiare anche di più rispetto a quattro anni fa, perché i punteggi base da cui si parte per entrare sono superiori ai 21 punti”. Eppure una volta superato questo scoglio, il primo anno a suo dire sarà tutto in salita: “ad attendere le matricole ci saranno esami come Analisi 1 e Fisica Tecnica, per superare i quali è fondamentale seguire. Da questo punto di vista siamo fortunati, perché trattandosi di un Corso a numero chiuso i docenti hanno la possibilità di seguirci molto da vicino, ma si aspettano da noi in cambio un impegno al 100%”. Carmela Orefice, al quarto anno, consiglia per superare il test d’ingresso di “concentrarsi sull’attualità perché potrebbero esserci dei quesiti a riguardo ma, nello stesso tempo, approfittare delle parti del test più semplici per accumulare punteggi, come quelle inerenti al Disegno o alla Storia dell’arte”. Il percorso che seguirà il test sarà “un misto tra conoscenze scientifiche ed artistiche che richiedono un impegno costante e una passione di base. Tutto va comunque affrontato con curiosità, l’arma vincente per apprendere quanto più possibile”. Miriam Grasso è prossima alla tesi, e, al contrario dei suoi colleghi, consiglia di prestare particolare attenzione nel test alla parte relativa alle discipline scientifiche o alla storia dell’arte. Superata questa prima prova, ce ne saranno comunque molte altre ad attendere un aspirante architetto: “già dal primo anno è importante acquisire un metodo di studio adeguato, perché ci si confronterà immediatamente con esami come Analisi 1. Seguire i corsi può alleggerire il lavoro perfino del 50%, anche perché i docenti ci seguono e sono pronti a chiarire ogni dubbio durante le lezioni”. Ilenia Laurano, al secondo anno, ricorda ancora molto bene il test d’ammissione: “La parte riservata alla Matematica è stata la più temibile. Consiglio di studiare un po’ tutto, almeno a livello base, per avere un’infarinatura generale e rispondere ad una media di 30/35 domande per avere più probabilità di entrare”. Anche lei, comunque, conferma che le difficoltà non termineranno con la prova d’ingresso: “è stato un po’ difficile riuscire ad inserirsi bene sia nell’ ambito universitario che a livello di vita sociale”. Cosa aspettarsi? “Rassegnatevi a dedicare quasi interamente il vostro tempo all’università, perché oltre allo studio si lavora molto anche per progetti e plastici”. Anche la sua amica Anna, secondo anno, elargisce più o meno gli stessi consigli: “io ho cercato di rispondere al maggior numero di quesiti di Logica poiché erano più semplici, la Cultura generale era invece molto vasta e non ho rischiato con le risposte”. Iniziare un Corso di Laurea in Architettura, spiega, è comunque abbastanza complesso, perché “il Disegno nessuno te lo insegna, soprattutto per chi viene dal liceo. Seguite con costanza tutti i giorni come foste alle superiori e formate un buon gruppo di studio perché può essere importante per superare alcuni esami”.
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