Luigi De Marco, Tommaso Bianco e Marianna Formisano sono tre dei ragazzi selezionati per ‘Ideas Generation for advanced material e nanotech business application’. Laureandi alle Magistrali di Ingegneria, attraverso questa esperienza si sono visti schiudere una finestra nel mondo delle aziende dove promuovere i loro progetti. Luigi e Tommaso, compagni dalla Triennale in Edile e ora iscritti alla Magistrale, hanno presentato un progetto innovativo per l’utilizzo delle balle di paglia in edilizia al posto del cemento e dei mattoni. “È un’idea che ho sviluppato alcuni anni fa, durante il mio lavoro di tesi triennale. Il lavoro era a scopo divulgativo e ha riscontrato parecchio interesse tra i docenti”, racconta Tommaso. “Si tratta di un uso innovativo di questi materiali – spiega anche Luigi – In Italia, infatti, non vengono realizzate strutture portanti in paglia, mentre si tratta di un materiale a basso impatto ambientale, resistente al fuoco e allo stress sismico. Abbiamo deciso di partecipare alla selezione appena abbiamo letto di questo evento. Il nostro obiettivo è riuscire a realizzare delle prove sperimentali per vedere come reagisce questo materiale”. “Io sono sempre stata molto interessata alla questione energetica e la mia idea è nata da precedenti collaborazioni con l’università”, racconta anche Marianna, iscritta alla Magistrale di Ingegneria Strutturale e Geotecnica. Poi spiega il suo progetto di mattoni ecologici in fibra naturale: “La riduzione dello spreco energetico per il cattivo isolamento delle abitazioni e la riduzione di consumo di energia, sia in fase di progettazione che durante l’utilizzo di un’abitazione, sono gli obiettivi del mio progetto. Quando ho sentito i colleghi parlare di questo bando mi è sembrato di dover fare domanda. Purtroppo, a causa di alcuni esami che mi sono stati spostati, non ho seguito tutti gli incontri. Mi è molto dispiaciuto, ma le due lezioni individuali e le due frontali a cui ho assistito mi sono state, comunque, molto utili”. L’aspetto più interessante: “quello legato alla comunicazione. La realizzazione di una presentazione per attirare l’interesse dei potenziali finanziatori attraverso interventi veloci, le strategie di comunicazione, ad esempio usare un linguaggio accessibile a tutti: sono stati consigli molto apprezzati”. Con il prof. Formisano, “mio tutor, abbiamo affrontato, nei due incontri individuali, gli aspetti pratici di realizzazione dell’opera, come i costi dei materiali e i dettagli tecnici, tutte cose alle quali io non avevo pensato in fase di elaborazione dell’idea”. Anche Tommaso sottolinea come molto interessanti siano stati i consigli del prof. Panico sugli aspetti comunicativi, o quelli del prof. Maione per quanto riguarda il marketing: “Diciamo che noi fino ad oggi avevamo curato solo l’aspetto tecnico, mentre loro ci hanno fornito strumenti utili per la realizzazione pratica. Ad esempio, il prof. Panico ci ha consigliato di creare un blog per comunicare il nostro progetto attraverso il web. A noi non sarebbe mai venuta in mente questa strategia”. “Per me si è trattato non solo di seminari eccezionali, ma di vere e proprie lezioni di vita – aggiunge Luigi – Durante il nostro percorso di studio non capita
spesso di poter ricevere così tanti consigli utili ed avere l’appoggio di persone competenti che ti illustrano la strada migliore da seguire. È stato utilissimo tutto il percorso, forse durato troppo poco, non solo perché ci ha permesso di confrontarci con altri studenti o laureati che avevano altrettante idee in altri settori come quello della chimica e della
fisica, ma perché siamo stati istruiti su come fare impresa, come comunicare e promuovere la nostra idea. Con il prof. Maione, inoltre, siamo rimasti in contatto per continuare ancora questo percorso insieme. Per adesso la nostra idea è ad un livello embrionale, il prossimo step sarà pensare a depositare il brevetto e vedere se ci sono persone disposte a finanziarci”.
spesso di poter ricevere così tanti consigli utili ed avere l’appoggio di persone competenti che ti illustrano la strada migliore da seguire. È stato utilissimo tutto il percorso, forse durato troppo poco, non solo perché ci ha permesso di confrontarci con altri studenti o laureati che avevano altrettante idee in altri settori come quello della chimica e della
fisica, ma perché siamo stati istruiti su come fare impresa, come comunicare e promuovere la nostra idea. Con il prof. Maione, inoltre, siamo rimasti in contatto per continuare ancora questo percorso insieme. Per adesso la nostra idea è ad un livello embrionale, il prossimo step sarà pensare a depositare il brevetto e vedere se ci sono persone disposte a finanziarci”.