Ottava edizione di Porte Aperte, la tre giorni di orientamento universitario organizzata da SOFTel – il Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica – rivolta agli studenti delle scuole superiori, in specifico quelli di quinto anno, con lo scopo di accompagnare i ragazzi nel passaggio dalle superiori all’università e guidarli tra le varie Facoltà e i numerosi Corsi di Laurea del Federico II. Si comincia lunedì 22 febbraio – e si va avanti fino al 24 febbraio – alle 9.45 presso il complesso universitario di Monte S. Angelo, in via Cinthia, con il saluto del Rettore prof. Guido Trombetti, dopo il quale ci sarà la presentazione dell’offerta didattica dell’Ateneo e poi quella di ogni singola Facoltà tenuta dai tredici referenti per l’orientamento: i professori Gerardo Toraldo (Agraria), Daniela Lepore (Architettura), Mariorosario Lamberti (Economia), Patrizia Ciminiello (Farmacia), Francesco Santoni (Giurisprudenza), Giuseppe Del Giudice (Ingegneria), Francesco Bifulco (Lettere), Antonio Dello Russo (Medicina), Paola Maiolino (Veterinaria), Antonio Marzocchella (Scienze Biotecnologiche), Giovanni Chiefari (Scienze), Franca Meloni (Scienze Politiche), Amalia Caputo (Sociologia).
I ragazzi avranno modo di reperire materiale cartaceo e quante più informazioni possibili anche presso stand e info-point allestiti all’interno dell’Università. Nelle giornate del 23 e 24 febbraio, tutte le Facoltà del Federico II saranno aperte agli studenti delle superiori che, accompagnati dai docenti, avranno l’opportunità di visitare le aule, i laboratori, i centri di ricerca. “Porte Aperte è ormai una manifestazione nota e programmata dalle stesse scuole superiori di Napoli e provincia – afferma il prof. Luigi Verolino, direttore del SOFTel – che organizzano le loro visite in Facoltà per le classi del quinto anno… anche se, personalmente, penso che sarebbe necessaria una fase di orientamento a partire già dal quarto anno, in modo che le future matricole abbiano più tempo a disposizione per riflettere e pensare seriamente alla scelta del proprio percorso di studi e più tempo anche per studiare, visto che, oggi, i programmi delle scuole risultano sempre più striminziti”.
La scorsa edizione ha fatto registrare circa 22mila presenze per questa importante manifestazione che anche quest’anno il Federico II ha deciso di realizzare. “Non organizzare Porte Aperte significa perdere ogni contatto con la scuola superiore – dice il prof. Luciano De Menna, direttore scientifico del SOFTel – e invece deve essere un segnale che bisogna continuare a dare ai ragazzi che si vedono coinvolti e sollecitati”. Una tre giorni il cui scopo non è quello di reperire più materiale possibile – tra brochure e guide delle varie facoltà – ma, come sottolinea De Menna, “sono giornate per respirare l’aria dell’Università: capire l’ambiente in cui si vivrà nei prossimi anni di studio”. E allora qual è l’iter da seguire per scegliere la Facoltà più adatta? “Sono tanti gli studenti che non fanno una scelta ragionata perché non hanno gli strumenti e le conoscenze. Magari si iscrivono a una determinata Facoltà perché la frequentano gli amici o perché persuasi dai genitori – conclude De Menna – E invece, bisogna, prima di tutto, porsi il problema, interrogarsi sulla professione che si pensa di voler svolgere e poi chiedere informazioni”.
Maddalena Esposito
I ragazzi avranno modo di reperire materiale cartaceo e quante più informazioni possibili anche presso stand e info-point allestiti all’interno dell’Università. Nelle giornate del 23 e 24 febbraio, tutte le Facoltà del Federico II saranno aperte agli studenti delle superiori che, accompagnati dai docenti, avranno l’opportunità di visitare le aule, i laboratori, i centri di ricerca. “Porte Aperte è ormai una manifestazione nota e programmata dalle stesse scuole superiori di Napoli e provincia – afferma il prof. Luigi Verolino, direttore del SOFTel – che organizzano le loro visite in Facoltà per le classi del quinto anno… anche se, personalmente, penso che sarebbe necessaria una fase di orientamento a partire già dal quarto anno, in modo che le future matricole abbiano più tempo a disposizione per riflettere e pensare seriamente alla scelta del proprio percorso di studi e più tempo anche per studiare, visto che, oggi, i programmi delle scuole risultano sempre più striminziti”.
La scorsa edizione ha fatto registrare circa 22mila presenze per questa importante manifestazione che anche quest’anno il Federico II ha deciso di realizzare. “Non organizzare Porte Aperte significa perdere ogni contatto con la scuola superiore – dice il prof. Luciano De Menna, direttore scientifico del SOFTel – e invece deve essere un segnale che bisogna continuare a dare ai ragazzi che si vedono coinvolti e sollecitati”. Una tre giorni il cui scopo non è quello di reperire più materiale possibile – tra brochure e guide delle varie facoltà – ma, come sottolinea De Menna, “sono giornate per respirare l’aria dell’Università: capire l’ambiente in cui si vivrà nei prossimi anni di studio”. E allora qual è l’iter da seguire per scegliere la Facoltà più adatta? “Sono tanti gli studenti che non fanno una scelta ragionata perché non hanno gli strumenti e le conoscenze. Magari si iscrivono a una determinata Facoltà perché la frequentano gli amici o perché persuasi dai genitori – conclude De Menna – E invece, bisogna, prima di tutto, porsi il problema, interrogarsi sulla professione che si pensa di voler svolgere e poi chiedere informazioni”.
Maddalena Esposito