Adeguamento ai cambiamenti del sistema sanitario, supporto alle matricole, occhi vigili su internazionalizzazione e prospettive lavorative. Il Dipartimento di Farmacia si sta industriando per offrire agli studenti una formazione che possa essere sempre più al passo con i tempi. Una prima modifica potrebbe interessare i farmacisti nel passaggio dall’università al lavoro. A sottolinearlo è stato il professor Ettore Novellino, Direttore di Dipartimento: “a livello nazionale è quasi matura una proposta per la rivisitazione dell’esame di Stato che, alla conferma delle competenze professionali del farmacista già esistenti, dovrebbe affiancarne altre nuove. Questo, naturalmente, implicherebbe un adeguamento dei contenuti dei Corsi di Laurea”. La prospettiva sarebbe quella di “inserire nel piano di studi materie completamente nuove che diano possibilità al farmacista di svolgere altri compiti oltre a quelli soliti”. Tutto passa per una preparazione specifica, che può essere favorita da una scelta in particolare, quella della tesi sperimentale: “non basta assistere, gli studenti devono partecipare al lavoro di laboratorio. Stiamo cercando di valorizzare questa attività affinché rappresenti un punto a favore dei ragazzi che la svolgono”. Su questo e su altri cambiamenti si è soffermata anche la professoressa Anna Aiello, Presidente del Corso di Laurea in Farmacia: “stiamo facendo delle valutazioni per migliorare le attività di tirocinio, per standardizzare le procedure di tesi e per condurre un monitoraggio delle attività didattiche”. A breve verrà affidato a un membro del personale tecnico-amministrativo il compito di ottimizzare la procedura di scelta della tesi, “affinché gli studenti non perdano tempo e possano scegliere tra quella sperimentale e quella compilativa”. Altro obiettivo è facilitare l’ingresso al Corso di Laurea a chi ha compiuto studi altrove: “stiamo ragionando per produrre nuove tabelle di conversione per studenti che hanno sostenuto esami in altri Dipartimenti o Atenei”. Un consiglio arriva a chi alla Federico II c’è già ed è alle prese con gli esami: “abbiamo da tempo stilato un calendario, quindi lo studente ha potuto pianificare il lavoro. Inoltre, molti docenti sono tutti i giorni in Dipartimento, quindi è molto facile interloquire con loro”. Il confronto con gli insegnanti è caldeggiato anche dalla professoressa Marialuisa Menna, Presidente del Corso di Laurea in Controllo di Qualità: “uno dei punti critici del nostro Corso è l’abbandono delle matricole. Per rimediare, si è pensato di potenziare al primo anno un servizio di orientamento e tutorato”. Docenti sono a disposizione dei ragazzi per aiutarli a programmare il piano di esami, per chiarire concetti non compresi a lezione e per fornire materiali di studio. Basta “rivolgersi al Presidente della Commissione, la professoressa Caterina Fattorusso, o a me. Sul sito del Corso di Laurea ci sono anche i contatti di tutte le persone di riferimento”. Un incontro tra studio e lavoro, invece, è l’obiettivo del professor Paolo Grieco, Presidente del Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche: “sto prendendo contatti con società della Campania per mostrare agli studenti com’è il mondo del lavoro”. La visita, che dovrebbe tenersi agli inizi di marzo, è destinata a gruppi ristretti: “le industrie non possono ospitare un numero elevato di ragazzi. Quindi, l’iniziativa è indirizzata a chi è prossimo alla laurea”. Per aderire, gli interessati potranno rivolgersi ai rappresentanti degli studenti, che hanno il compito di selezionare i partecipanti. Il docente si è espresso anche in merito alla sessione d’esami: “l’errore che spesso commettono i ragazzi è quello di voler imparare a memoria. Le materie scientifiche vanno ragionate. Noto che alcuni hanno lacune nel mettere insieme i pezzi del puzzle, così arrivano agli ultimi anni senza avere un corretto metodo di studio. Altro errore è quello di tentare l’esame. Bisogna presentarsi all’appello quando si è veramente pronti”. Un aiuto per prepararsi nel migliore dei modi potrebbe arrivare dai rappresentanti. Come spiegato da Ilaria Tessitore, membro dell’associazione studentesca Farmaciaunina, i rappresentanti si stanno attivando per “il posticipo degli esami, con particolare riferimento al terzo appello che, in molti casi, è stato fissato al 10 febbraio, troppo presto. La nostra richiesta riguarda tutti gli anni di corso, dal primo all’ultimo”.
Ciro Baldini
Ciro Baldini