Medicina: terzo appello a marzo, adesso è ufficiale

“Abbiamo ottenuto l’appello di marzo. I ragazzi erano disorientati, ma dopo un periodo di accertamento hanno capito che abbiamo raggiunto un buon risultato”. Il calendario a disposizione degli aspiranti medici si arricchisce. Le date d’esame passano da due a tre. La notizia arriva da Marco Micillo, uno dei rappresentanti degli studenti di Medicina, che ha aggiunto: “è un modo per distribuire gli esami su più tempo”. Questo non significa che i ragazzi avranno a disposizione tre date per “tentare” l’esame. La concessione fatta agli studenti, infatti, passa per un compromesso con i docenti: “la data di marzo è per tutti. Unico obbligo è che, per ogni esame, gli studenti possono partecipare solo a due dei tre appelli concessi”. La procedura di iscrizione alle prove va sempre espletata per via telematica: “all’inizio dell’anno abbiamo avuto qualche problema con Segrepass, ma abbiamo fatto dei riscontri e ci siamo confrontati con il personale tecnico per risolverlo”. In caso di difficoltà con il sito, quindi, “c’è la possibilità di prenotare l’esame chiamando in segreteria, dove si occuperanno della pratica”. Si è soffermato sul nuovo appello anche Gennaro Addato, membro del Consiglio degli studenti: “finalmente le nuove date sono state anche pubblicate sul sito. Ne eravamo sicuri, ma adesso sono state confermate”. Sul limite dei due appelli: “la terza data serve per sostenere tre esami, non per tentare tre volte una stessa prova. Era questo il nostro obiettivo”. Nel frattempo, qualcuno potrebbe ripetere l’esame di Bioetica, per il quale, nell’ultima sessione, sono state modificate le modalità della prova: “finora l’esame prevedeva tre domande a risposta aperta. Nell’ultima data, invece, agli studenti è stato somministrato un test con trenta domande a risposta multipla”. Sulle conseguenze di questa scelta si accerteranno i rappresentanti prima di confrontarsi con il docente del corso: “aspettiamo i risultati per capire quanto questa modifica influenzerà sulle promozioni. Quello che vorremmo far presente al professor Buccelli – coordinatore del corso – è che nessuno studente era informato sul cambio di modalità dell’esame”. La situazione, per ora, resta in stand by. 
Una piccola tregua è stata concessa anche alle questioni relative alle strutture del Policlinico: “adesso è periodo di esami, quindi gli spazi vanno bene per il numero di persone che studia qui”. Non manca la possibilità di restare in sede fino a tardi: “c’è l’aula H dell’edificio 20 e un altro paio di aule aperte fino alle 8 di sera”. Discorsi rimandati, quindi, al periodo post esami, quando verranno inoltrate e valutate nuove proposte. Su alcune di queste si è soffermato Lorenzo Anastasio, altro rappresentante: “tra le idee che abbiamo avanzato per risolvere il problema degli spazi, ci sarebbe quella di utilizzare la tensostruttura che, per vari motivi, adesso non può essere adoperata. Stiamo ancora verificando come poter portare avanti questo progetto. Ovviamente, ci siamo mossi per essere d’aiuto non solo agli studenti, ma anche ai professori. Finora, grazie a una buona organizzazione di spazi e di tempi, si è riusciti ad organizzare tutto nel migliore dei modi”. L’attenzione dei rappresentanti è rivolta anche ai processi di internazionalizzazione, con particolare riferimento al bando Erasmus. La proposta, già inviata ai membri della sottocommissione, è modificare il metodo di valutazione per l’assegnazione delle borse di studio. “Da un modello che tiene conto di più criteri distinti si intende passare a un parametro unico che esprima, attraverso un solo coefficiente, media e crediti”. I progetti da portare avanti ci sono. Per adesso, la conquista si chiama terzo appello.
Ciro Baldini
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