“La musica, ritmo del cuore dell’immagine filmica, nato per coprire il ticchettio del proiettore, finisce per diventare ritmo del battito interno, la sua profondità naturale”, esordisce la prof.ssa Silvia Acocella, nel presentare il terzo ciclo di ‘Scritture in Transito tra Letteratura e cinema’, seminario-laboratorio organizzato da lei e patrocinato dal Dipartimento di Studi Umanistici. “È un’avventura iniziata tre anni fa, ed andata molto bene. Doveva essere aperto ad ottanta iscritti, per quattro crediti formativi, ma, arrivata a 79, smetto di contare, per cui siamo già a 120”. Aperto a Triennali e Magistrali di tutti i Corsi di Laurea del Dipartimento, analizzerà la gamma sonora della registrazione: dalla musica, ai rumori, al silenzio. “Grazie a Mauro Calevi, della casa produttrice Oh!PEN, i ragazzi produrranno storie, recuperando sacche di silenzio, zone cinematografiche rimaste inascoltate, per renderle su pagina”. Si propone di ricostruire le tappe fondamentali dell’effetto cinema nell’immaginario novecentesco: “i punti di contatto tra la pagina scritta e l’immagine in movimento, con i loro codici confinanti, disponibili a contaminazioni e innesti, ma in rapporto di forze sempre diverso, in cui le trame possono dissolversi e intrecciarsi nel montaggio e le parole possono essere sostituite dal silenzio”. Gli incontri, che vedono la partecipazione di fedelissimi del seminario, per la terza volta iscritti, si terranno da marzo a maggio ogni venerdì dalle 16.00 alle 18.00 in aula Piovani. “Il seminario poggia molto sulle abilità degli iscritti, in grado anche di trasporre in musica versi scritti. Validissimi collaboratori li affiancheranno, quali: il montatore Ludovico Brancaccio e il film-maker Walter Montagna in primis. Senza contare Leonardo Siniscalco, che ha la stessa età dei nostri ragazzi, il regista Manuele Sana e il critico cinematografico Valerio Caprara”. Il rapporto tra montaggio e la musica, “terra di mezzo tracciata dalla natura ibrida dell’audiovisione teorizzata da Chion, vive il confronto costante con i testi letterari, ad individuare impreviste coincidenze, come quella che vede il primo film di Righelli ‘La canzone dell’amore’, tratto dalla novella pirandelliana ‘In silenzio’”. Collegati con la mediateca Santa Sofia, i ragazzi vedranno film fondamentali per il percorso, come: Incontri ravvicinati del terzo tipo, Lezioni di piano, il Gattopardo, 2001: Odissea nello spazio, Arancia Meccanica. “Analizzeremo le coppie compositori-registi: Herrmann-Hitchcock, Rota-Fellini e Coppola, Morricone-Tornatore e Leone”. I partecipanti alle scorse edizioni hanno vinto borse di studio e lavorato al Salina DocFest: “sviluppando un occhio diverso sulla narrativa del ‘900, che non può prescindere dall’immaginario cinematografico”. Il percorso terminerà con il convegno ‘Il Silenzio e la Parola’, che vedrà confrontarsi intorno al racconto autobiografico di Erri De Luca ‘La musica provata’: Isa Danieli, Corrado Bologna, Nicoletta Polli Mattiot. Invitati anche Riccardo Giagni (compositore delle colonne sonore per i film di Bellocchio, Sabina Guzzanti, Mimmo Calopresti) e Gian Maria Testa. Le domande di iscrizione sono aperte fino al 26 febbraio.
L’effetto cinema nell’immaginario novecentesco e le colonne sonore

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