Nuove discipline e modifiche all’organizzazione didattica per Archeologia e Storia delle Arti

Si arricchisce l’offerta didattica dei Corsi di Laurea Triennale e Magistrale in Archeologia e Storia delle arti: “abbiamo previsto l’aggiunta di nuove discipline che dal 2015-16 saranno inserite nel curriculum, come materie a scelta: Storia della musica per il Triennio e Filologia Classica per la Magistrale. Quest’ultima dà la possibilità di recuperare crediti per l’insegnamento”, anticipa il Coordinatore di entrambi i Corsi ormai da più di un anno, Francesco Aceto. Oltre alle aggiunte, gli aggiustamenti sono prerogativa dell’organizzazione didattica: “come lo spostamento di discipline da un anno all’altro, per costruire un’offerta coerente al percorso, che non prevede propedeuticità obbligatoria, ma un progetto culturale lineare. Ad esempio, l’esame di Museografia è stato posticipato dal secondo al terzo anno, mentre per Storia dell’arte avviene viceversa”, prosegue il docente. L’impegno è crescente per quel che riguarda il sistema di valutazione della didattica: “attraverso le schede SUA, che vanno compilate nel corso dell’anno e comportano responsabilità e oneri. Fortunatamente la struttura amministrativa è encomiabile, grazie al contributo di poche punte di diamante”. Consuetudine da parte di tutti i docenti dei due Corsi di Laurea: “integrare la didattica della disciplina con sopralluoghi, visite guidate a chiese, musei, monumenti, mostre, che sono un carico didattico aggiuntivo per docenti e studenti, non supportato finanziariamente dall’Università. Un esempio, la mostra sulla Scultura napoletana del secondo Ottocento e primo Novecento ‘Il bello o il vero’ in San Domenico Maggiore, curata dalla prof.ssa Valente, e quella intitolata ‘Da Ottaviano a Divo Augusto’ al Museo Archeologico Nazionale, curata dalla prof.ssa Capaldi”. La consuetudine antica è mantenuta viva dai docenti che si occupano di patrimonio artistico: “cui gli studenti rispondono con entusiasmo. Sentiamo molto il bisogno di sensibilizzare i giovani al problema della conoscenza, salvaguardia, tutela del patrimonio artistico e archeologico, in modo da renderli consapevoli della loro storia. Inoltre, colleghi archeologi hanno scavi in corso, che offrono opportunità di interessanti tirocini sul campo”.
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