Il refettorio dei Gesuiti, la prestigiosa sede del Museo di Fisica

Microscopi, strumenti elettromagnetici, misuratori di corrente, apparecchi di acustica, di termologia, di meccanica di origine ottocentesca alcuni ideati da scienziati del calibro di Evangelista Torricelli, Domenico Selva, Macedonio Melloni. La ricca collezione conservata nel Museo di Fisica – struttura nata ufficialmente nel 1983 per iniziativa di alcuni ricercatori- oggi ha trovato una sede di grande interesse: i locali dell’antico refettorio del Collegio gesuitico in via Mezzocannone, 8, oggetto di un delicato restauro. 
“Un lavoro iniziato dall’ex Rettore Tessitore e promosso dall’ing. Correro e dall’arch. Pinto. Collegato idealmente al Gabinetto di Fisica, originato da Gioacchino Murat, del 1811 – spiega il Rettore Guido Trombetti nel corso della affollata cerimonia inaugurale il 28 gennaio. Un plauso ai professori  “Ragozzino, Paternoster, Schettino ed altri professori che l’hanno fortemente voluto. Complimenti alla prof.ssa Schettino, che ha girato il mondo studiando l’organizzazione dei musei”. 
“Ringrazio Trombetti per il modo di intendere la vita delle istituzioni: la continuità istituzionale” ha detto il senatore Fulvio Tessitore. La tradizione di apertura di musei, aggiunge “era stata già avviata dal Rettore Carlo Ciliberto e dal Direttore Tommaso Pelosi fino a giungere alla strutturazione del Centro dei Musei scientifici”. Ringrazia il prof. Bruno Preziosi “per avermi torturato a lungo per giungere all’apertura del Museo di Fisica”. La ragione della forte attenzione per i musei scientifici? “Il superamento della visione monodisciplinare degli studi, che ormai non corrisponde più a nulla”. 
Raggiante la prof. Edvige Schettino, Direttore del Museo. “Questa collezione di oggi è stata difesa dal 1983, dai vari direttori del Dipartimento di Fisica che si sono succeduti. Abbiamo costruito una rete dei musei internazionali di Fisica, grazie anche al prof. Torrini, cattedratico napoletano di Storia della Scienza. Ringrazio il Preside Di Donato che ci ha destinato un eccellente studente part-time”. Lorenzo Varano, delegato del Rettore al Sistema Museale, ammette: “mi sono laureato in questo ateneo e in questa facoltà, ma non conoscevo ad esempio lo splendido Museo di Zoologia”.  “Il Museo di Fisica è un pezzo della vita della Facoltà che io rappresento. Le risorse economiche sono poche, ma noi li difenderemo sempre con forza”, sostiene il Preside di Scienze Alberto Di Donato.
 “Non è stato facile, per i fisici, distaccarsi da questi reperti, sin dai tempi del Dipartimento di via Tari. Un patrimonio di incommensurabile valore, con dei pezzi veramente unici”, conclude il prof. Francesco Cevenini, direttore del Dipartimento di Fisica. 
Un’inaugurazione che è anche motivo d’orgoglio per l’équipe che ha realizzato il restauro del Refettorio dei Gesuiti dopo circa un secolo di destinazioni non adeguate. “Abbiamo riportato nel salone la splendida tavola della Circoncisione di Marco Pino del 1560 nella sua sede originaria, con il consenso della Soprintendenza (era in deposito dal 1943 a Palazzo Reale)”, commenta l’arch. Aldo Pinto.
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