Welcome day al Suor Orsola Benincasa. Dal 4 al 7 ottobre l’Ateneo ha accolto le matricole con una manifestazione di orientamento pensata per aiutare gli studenti a muovere i primi passi nella vita universitaria. Inaugurazione con la presentazione, il primo giorno, di tre Corsi di Laurea: Scienze e Tecniche della Psicologia Cognitiva, Scienze
della Comunicazione e Scienze dell’Educazione. Apre il Rettore Lucio d’Alessandro dando il benvenuto ai tanti studenti che, nonostante la crisi delle Università del Sud, hanno deciso di iscriversi al Suor Orsola. “Non è un’Università del Vaticano, ma laica, sede di un antico convento fondato dalla suora da cui prende il nome. Non è un’università statale, ma conferisce gli stessi titoli delle statali, senza usufruire dei fondi dello Stato. Proprio perché manca questo tipo di sostegno, è necessaria la fiducia di studenti e famiglie, fiducia che ci avete dimostrato, e per questo vi ringraziamo. La sede in cui vi trovate ha sei secoli di storia, con bellissimi giardini, musei, chiese, laboratori e aule studio, frequentate da una comunità, che è l’idea qui coltivata. L’incontro infatti deve essere
sia verticale, tra docenti e studenti, che orizzontale tra di voi, anche con colleghi di altre discipline. Pensiamo di poter guadagnare la fiducia che ci avete concesso, se lavorerete seriamente come noi, in un clima sereno, guardando al futuro con la certezza di essere ben calzati del sapere che avete scelto. Tra tre anni vi voglio tutti laureati!”. Ad introdurre l’offerta formativa, poi spiegata nel dettaglio dal manager didattico, il prof. Enrico Maria Corbi, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione che attiva i tre Corsi di Studio: “avete fatto una scelta importante. Per tre anni qui si studia con impegno e partecipazione. Vuol dire che questa sarà la vostra casa, ma non per perdere tempo. L’Università oggi è fondamentale per la vostra vita, perché è necessario prendersi cura della propria formazione. Per questo ci siamo qui noi”. È la prof.ssa Natascia Villani il manager didattico cui spetta il compito di illustrare date, uffici, servizi dell’offerta formativa in questione: “qui vi diamo tutti gli strumenti per avere successo, ma dovete stare al passo con i tempi. I Corsi Triennali prevedono 19 esami. I percorsi si differenziano. A Psicologia abbiamo: Ergonomia cognitiva o Psicologia delle Risorse umane; a Scienze della Comunicazione: Comunicazione della pubblica impresa, Media e cultura, Cinema e Televisione. Il 10 ottobre si entra in aula. La finestra esami della sessione invernale è dal 9 gennaio al 10 marzo, prima di questa va scelto il piano di studi, dal 15 novembre al 15 dicembre. Percorso che può essere cambiato al secondo anno, quando inizieranno gli esami specifici. Dal 15 al 21 gennaio c’è un’altra finestra per il riconoscimento dei crediti formativi, ovvero delle attività svolte dopo il diploma. Il massimo è 12 crediti, che vanno eventualmente sottratti a stage o esami a scelta. Il 13 marzo si torna in aula e la sessione estiva di esami inizia il 29 maggio per terminare il 21 luglio. Se non sostenete neanche un esame, il Servizio Tutorato vi contatterà per capire perché. L’ultima finestra da tener presente è quella autunnale dal 4 settembre al 6 ottobre 2017, per la quale ci si può presentare solo ad un appello. Per quanto riguarda Psicologia, poiché il test d’ingresso presentava quattro argomenti, in alcuni di questi avete raggiunto l’idoneità con OFA, ciò vuol dire che avete obblighi formativi da recuperare. Vi arriverà una mail per seguire uno dei seguenti corsi, a seconda delle carenze riscontrate: Italiano scritto e fondamenti di retorica, Avvio alla matematica, Inglese o Basi neurali della cognizione. È obbligatorio superare questi esami per accedere al secondo anno. Importantissimo iscriversi alla newsletter, perché da lì avrete le informazioni su orari, bandi, iniziative”. Si entra poi nel vivo delle materie con i docenti Antonella Gritti e Antonio Petrillo che danno un saggio di ciò che saranno i corsi seguiti dai ragazzi.
della Comunicazione e Scienze dell’Educazione. Apre il Rettore Lucio d’Alessandro dando il benvenuto ai tanti studenti che, nonostante la crisi delle Università del Sud, hanno deciso di iscriversi al Suor Orsola. “Non è un’Università del Vaticano, ma laica, sede di un antico convento fondato dalla suora da cui prende il nome. Non è un’università statale, ma conferisce gli stessi titoli delle statali, senza usufruire dei fondi dello Stato. Proprio perché manca questo tipo di sostegno, è necessaria la fiducia di studenti e famiglie, fiducia che ci avete dimostrato, e per questo vi ringraziamo. La sede in cui vi trovate ha sei secoli di storia, con bellissimi giardini, musei, chiese, laboratori e aule studio, frequentate da una comunità, che è l’idea qui coltivata. L’incontro infatti deve essere
sia verticale, tra docenti e studenti, che orizzontale tra di voi, anche con colleghi di altre discipline. Pensiamo di poter guadagnare la fiducia che ci avete concesso, se lavorerete seriamente come noi, in un clima sereno, guardando al futuro con la certezza di essere ben calzati del sapere che avete scelto. Tra tre anni vi voglio tutti laureati!”. Ad introdurre l’offerta formativa, poi spiegata nel dettaglio dal manager didattico, il prof. Enrico Maria Corbi, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione che attiva i tre Corsi di Studio: “avete fatto una scelta importante. Per tre anni qui si studia con impegno e partecipazione. Vuol dire che questa sarà la vostra casa, ma non per perdere tempo. L’Università oggi è fondamentale per la vostra vita, perché è necessario prendersi cura della propria formazione. Per questo ci siamo qui noi”. È la prof.ssa Natascia Villani il manager didattico cui spetta il compito di illustrare date, uffici, servizi dell’offerta formativa in questione: “qui vi diamo tutti gli strumenti per avere successo, ma dovete stare al passo con i tempi. I Corsi Triennali prevedono 19 esami. I percorsi si differenziano. A Psicologia abbiamo: Ergonomia cognitiva o Psicologia delle Risorse umane; a Scienze della Comunicazione: Comunicazione della pubblica impresa, Media e cultura, Cinema e Televisione. Il 10 ottobre si entra in aula. La finestra esami della sessione invernale è dal 9 gennaio al 10 marzo, prima di questa va scelto il piano di studi, dal 15 novembre al 15 dicembre. Percorso che può essere cambiato al secondo anno, quando inizieranno gli esami specifici. Dal 15 al 21 gennaio c’è un’altra finestra per il riconoscimento dei crediti formativi, ovvero delle attività svolte dopo il diploma. Il massimo è 12 crediti, che vanno eventualmente sottratti a stage o esami a scelta. Il 13 marzo si torna in aula e la sessione estiva di esami inizia il 29 maggio per terminare il 21 luglio. Se non sostenete neanche un esame, il Servizio Tutorato vi contatterà per capire perché. L’ultima finestra da tener presente è quella autunnale dal 4 settembre al 6 ottobre 2017, per la quale ci si può presentare solo ad un appello. Per quanto riguarda Psicologia, poiché il test d’ingresso presentava quattro argomenti, in alcuni di questi avete raggiunto l’idoneità con OFA, ciò vuol dire che avete obblighi formativi da recuperare. Vi arriverà una mail per seguire uno dei seguenti corsi, a seconda delle carenze riscontrate: Italiano scritto e fondamenti di retorica, Avvio alla matematica, Inglese o Basi neurali della cognizione. È obbligatorio superare questi esami per accedere al secondo anno. Importantissimo iscriversi alla newsletter, perché da lì avrete le informazioni su orari, bandi, iniziative”. Si entra poi nel vivo delle materie con i docenti Antonella Gritti e Antonio Petrillo che danno un saggio di ciò che saranno i corsi seguiti dai ragazzi.
La parola agli studenti
Tanti gli studenti presenti al Welcome day, provenienti dai più diversi indirizzi e interessati ognuno a un percorso. Per quello di Psicologia, c’è Chiara dal Vittorio Emanuele II: “ho scelto il Suor Orsola perché qui sei più seguito, in quanto ci sono meno persone rispetto ad altri Atenei. Io ho sostenuto il test a luglio, ma, poiché i posti non erano esauriti, alcuni hanno usufruito della data di settembre. Purtroppo tutti credono che si vada dallo psicologo solo quando si è pazzi, la figura non è abbastanza conosciuta e apprezzata perché c’è poca informazione in tal senso. Spero che le cose cambino. Sono interessata alla danzaterapia, branca particolare che mi auguro di riuscire a coltivare”. Anche Olena, che viene dal Giordano Bruno di Arzano, è interessata al percorso psicologico: “voglio capire quale sarà la mia strada. Rispetto alla scuola non ci sono materie che non ti piacciono e che devi seguire per forza, qui scegli il piano di studi. Speriamo di finire il prima possibile per lavorare nel privato o presso aziende”. Daniela e Denise arrivano invece dai Licei Classico e Linguistico: “l’impressione è stata buona, di un percorso ben organizzato con orari subito noti. Non era così a La Sapienza (Università da cui proviene Denise) né a L’Orientale (dove è stata Daniela)”. Simona accompagna le amiche, poiché è al secondo anno di Magistrale: “la Triennale in Scienze e Tecniche di psicologia cognitiva è andata bene, la Magistrale è stata molto più complessa. Siamo una trentina e ripetiamo alcuni esami per cinque-sei volte, ma i professori non cambiano metodo nonostante gli insuccessi. L’esame impossibile è Metodologia della Ricerca Psicologica e Analisi dei dati. È da 12 crediti, perché sono due esami in uno, divisi in mezz’ora in media ciascuno, da affrontare lo stesso giorno”. Sono interessati a Scienze della Comunicazione tre ragazzi in particolare, tutti provenienti dal Liceo Brunelleschi di Afragola. Il primo è Luca Barisciano: “non ho ben compreso il piano di studi, pare che bisogna seguire tutti i giorni dalle 9.00 alle 16.00. Il carico sembra notevole, anche se è l’unica Università qui a Napoli che offre questo tipo di percorso. È utile perché ti permette di spaziare dalla regia al marketing d’impresa”. Continua il compagno Luigi: “mio padre era un po’ dubbioso sulla mia scelta, per fortuna si è fidato, spero che il Corso di Laurea sia interessante come pensavo. Ho seguito un corso di videomarketing a scuola e una lezione bisognava seguirla al Suor Orsola, però per vari motivi poi è stata annullata, perciò già conoscevo la struttura”. Maria ha seguito lo stesso corso a scuola: “voglio diventare una fotoreporter. L’esame che più mi interessa nel piano è Tecnica del documentario. L’unica cosa che mi preoccupa è la lontananza della sede, che con la Funicolare centrale chiusa è difficile da raggiungere. Pare che l’università abbia messo a disposizione una navetta da Piazza Augusteo, che partirà ad inizio corsi. Speriamo sia così”. Hanno una storia complessa alle spalle, poiché già laureati alla Magistrale, grazie alle integrazioni otterranno un secondo titolo adatto all’insegnamento, sono amici e si chiamano entrambi Giuseppe. Il primo è Giuseppe Nevola: “provengo da L’Orientale, dove mi sono laureato alla Specialistica in Lettere. Non avendo fatto il TFA per l’abilitazione, mi sono iscritto al Suor Orsola. Questa è una realtà totalmente diversa da quella vissuta prima, perché ti consente di insegnare a bambini molto piccoli e credevo di non esserne capace, ma mi sono accorto che la strada è percorribile. A differenza del vecchio percorso, con questo puoi entrare con più facilità nel mondo della scuola, essendo abilitante. In più superi esami che ti immergono completamente nella realtà scolastica, quali:
Didattica generale e Pedagogia. Non è semplice, difatti ci sono Didattica della matematica, Chimica e Scienze che, per chi non li ha mai affrontati, sono molto difficili”. Concorda con il collega Giuseppe Donatiello nel sostenere che il Suor Orsola non ti abbandona una volta laureato: “ho conseguito la Laurea Magistrale in Storia alla Federico II nel 2010. Dopo diversi esami integrativi per insegnare italiano e storia alle superiori, ho deciso di iscrivermi a Scienze della Formazione per entrare più rapidamente nel mondo scolastico. Questa Università si interessa davvero a ciò che vuoi fare, soprattutto nel post-lauream. C’è un rapporto diretto docenti-allievi e i docenti sono molto aperti e disponibili. Mia sorella, dopo la Triennale in Lingue, qui, grazie all’Ufficio Job Placement, ha ottenuto diversi colloqui. È un’Università che non ti abbandona, diversamente mi è successo alla Federico II. È positiva anche la rateizzazione delle tasse, che in media costano 4.000 euro l’anno, ovviamente in base alle fasce di reddito. Se avessi saputo tutto questo prima, mi sarei direttamente iscritto qui”.
Didattica generale e Pedagogia. Non è semplice, difatti ci sono Didattica della matematica, Chimica e Scienze che, per chi non li ha mai affrontati, sono molto difficili”. Concorda con il collega Giuseppe Donatiello nel sostenere che il Suor Orsola non ti abbandona una volta laureato: “ho conseguito la Laurea Magistrale in Storia alla Federico II nel 2010. Dopo diversi esami integrativi per insegnare italiano e storia alle superiori, ho deciso di iscrivermi a Scienze della Formazione per entrare più rapidamente nel mondo scolastico. Questa Università si interessa davvero a ciò che vuoi fare, soprattutto nel post-lauream. C’è un rapporto diretto docenti-allievi e i docenti sono molto aperti e disponibili. Mia sorella, dopo la Triennale in Lingue, qui, grazie all’Ufficio Job Placement, ha ottenuto diversi colloqui. È un’Università che non ti abbandona, diversamente mi è successo alla Federico II. È positiva anche la rateizzazione delle tasse, che in media costano 4.000 euro l’anno, ovviamente in base alle fasce di reddito. Se avessi saputo tutto questo prima, mi sarei direttamente iscritto qui”.