Inaugurazione del ciclo “Cinema, Letteratura e Diritto”

“Una lezione pomeridiana che non ha eguali nel panorama delle Facoltà giuridiche italiane. Un’iniziativa che completa il lato tecnico del diritto attraverso uno sguardo che si dirige al mondo esterno e al ruolo che la legge esplica nel vivere quotidiano”, così il Preside Franco Fichera inaugura il 28 ottobre il ciclo di incontri ‘Cinema Letteratura e Diritto’ organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa. Non un cineforum ma un evento culturale che mira alla formazione dei futuri giuristi, alternando proiezioni cinematografiche a letture dei classici della letteratura soffermandosi sulle figure di Aristofane, Balzac, Dostoevskij; figure che intrecciano e sfiorano il mondo del diritto soffermandosi sul lato pratico e reale della materia. Giuristi, giovani studiosi, cultori della letteratura si alterneranno nel corso degli incontri per dare una chiave di lettura ogni volta diversa. “L’anno scorso – continua il Preside – Ettore Scola disse che parlare della società è come parlare della legge. Questa frase racchiude bene il senso della manifestazione, il diritto che si affaccia al mondo e che attira il mondo alla giurisprudenza. Non un evento culturale a parte, ma un intrattenimento che amplia la formazione dei nostri ragazzi attraverso competenze specifiche che solo un suono, un’immagine, una storia sono capaci di evocare. Immaginare il diritto (la celebre parabola kafkiana sottotitolo della manifestazione) vuol dire mantenere una porta aperta sul mondo interpretando quali ruoli può assumere la legge a seconda dei casi che si presentino”. 
Due gli incontri più attesi: quello del 25 novembre dedicato ad uno dei grandi letterati della musica italiana, Fabrizio De Andrè, che in molti testi si è soffermato sui temi della giustizia e della legge; e quello del 9 dicembre dedicato alla proiezione del film di Michele Placido “Un eroe borghese”, dove si racconta la storia di Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata italiana ucciso l’11 luglio del 1979 da un sicario. “Novità assoluta di quest’anno è la ripresa di testi musicali del grande cantautore De Andrè – commenta Fichera – In una visione popolare, ci soffermeremo a guardare il diritto come filo conduttore delle vicende umane, saranno i testi delle canzoni a parlarci di giustizia. Nell’incontro del 9 dicembre ospiteremo Umberto Ambrosoli, figlio del commissario, che ci racconterà la sua esperienza rendendoci parte della sua realtà e del rapporto che ha avuto in questi anni con il mondo della giustizia”.
La legge vive nel mondo delle emozioni rapportandosi ad esse. “Il nesso tra cinema-letteratura-diritto – spiega il prof. Francesco Amarelli – è importante perché ci spiega come il mondo del cinema osservi il mondo giuridico che si mescola alle emozioni quotidiane. Interessante è la ricostruzione cinematografica di un caso giuridico, si dà un forte significato alla narrazione senza farla diventare una disquisizione di diritto. Il film non è altro che un’esercitazione che non si avvale di un testo scritto ma dell’immaginazione e delle competenze finora acquisite”. Così introduce alla proiezione del film “Tempesta su Washington” (Otto Preminger, USA, 1962) tratto dal romanzo di Allen Drury ‘Advise and Consent’. “La rappresentazione ha come oggetto il meccanismo della democrazia parlamentare americana, una narrazione che parla di politica con una vena sarcastica e critica nei confronti della società. Un ritratto spietato della politica che corrode anche chi non vorrebbe farsi trascinare”. 
Dopo due ore circa, in un’aula gremita, la conclusione del film; un vecchio noir americano in bianco e nero capace di stupire ed emozionare con i suoi colpi di scena e le sue morti improvvise. Un Presidente impeccabile che sceglie un candidato scomodo, il ricatto che fa propendere verso il suicidio, senatori che conducono lotte sotterranee per mantenere il potere e distribuirlo ad una fazione diversa: il diritto è un filo sottile che collega tutti gli avvenimenti, è quasi impercettibile, mescola legalità ed illegalità tra coscienza umana e menzogna come negazione della politica più pura. Alla fine la morte del Presidente rimescola completamente le carte; dimenticate in un attimo le vecchie fazioni, si ricomincia un gioco nuovo fatto di nuove speranze e di nuove conquiste. 
Dopo una conclusione prettamente giuridica, con uno sguardo ai sistemi giuridici comparati, argomento portante dell’incontro, il prof. Tommaso Frosini, docente di Diritto Costituzionale, spiega l’importanza di seguire questo ciclo di lezioni. “E’ una metodologia poco usata in Italia ma che permette di analizzare il mondo giuridico attraverso una chiave diversa. In questo film è la politica la chiave predominante, ma la politica passa attraverso le procedure parlamentari e permette di comparare i vari sistemi giuridici. Nel film il  rapporto che c’è tra menzogna e verità è molto forte, la menzogna è la fase di negoziazione della politica, ma la democrazia e i suoi sistemi dovrebbero invece essere la massima espressione della verità”. 
Alla fine dell’incontro i ragazzi si affrettano ad apporre la firma che certifica la loro presenza. Ricordiamo infatti che gli studenti potranno far valere la loro partecipazione al ciclo di incontri durante la seduta di laurea. Una serie di discussioni sui temi affrontati potrà far ottenere fino a due punti in più ai fini del voto finale. Prossimo incontro previsto  l’11 novembre la proiezione del film ‘12’ (Nikita Mikhalkov, Russia, 2007).  
Susy Lubrano
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