Incrementare la pratica, l’obiettivo numero uno ad Odontoiatria

“Rimanere al passo in termini di ricerca e tecnica, favorendo un aggiornamento continuo di tutto quello che rappresenta il nuovo nel mondo dell’Odontoiatria. È questo il nostro obiettivo”. Guardare costantemente all’evoluzione della disciplina, favorire l’incremento delle attività pratiche fin dai primi anni universitari, arricchire
l’organico con risorse fresche ed eccellenti. Traccia la strada da seguire nel prossimo mandato il prof. Sandro Rengo, docente di Malattie odontostomatologiche, confermato alla guida del Corso di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria. Alle spalle un triennio che gli ha dato conoscenze nuove: “ho acquisito molte informazioni dal punto di vista burocratico. Gli adempimenti introdotti negli ultimi anni non c’erano in passato. Pur essendo un docente di lungo corso, ero totalmente a digiuno di certe procedure”. Non sono mancate le difficoltà: “è un momento particolare per il nostro settore. Il Corso di Laurea è passato da cinque a sei anni, con l’ultimo anno interamente professionalizzante. Si tratta di un’esperienza ancora nuova per noi e per gli studenti che devono uscire con una formazione clinica superiore a quella dei colleghi degli anni passati. Molti degli sforzi sono stati concentrati in tale ottica”. Investimenti importantisono stati fatti per favorire l’attività pratica: “siamo riusciti a realizzare un’aula per le esercitazioni precliniche, costata 700mila euro, che è la più avanzata tecnologicamente in Europa. Sicuramente è la prima in Italia. Mette a disposizione quarantasei postazioni di lavoro. Bisogna andarne assolutamente fieri. Abbiamo dato l’opportunità agli studenti della nostra Regione di stare al passo con realtà universitarie importanti”. Nella stessa direzioni procedono gli obiettivi per il futuro: “dobbiamo portare il neolaureato
a concentrarsi di più sulla parte clinica, incrementando la pratica. Il sesto anno tutto professionalizzante è già qualcosa, ma servirebbe avvicinare gli studenti ai pazienti già nei primi anni. Da questo punto di vista avremmo bisogno di tutor, figure che possano assistere gli studenti durante tale percorso”. Senza trascurare la teoria: “vogliamo diffondere e ampliare le conoscenze al massimo possibile. In tal senso, con il nuovo reclutamento di giovani docenti che stiamo facendo negli ultimi anni, sono certo che si arriverà a un ulteriore miglioramento della
formazione universitaria e del post graduate. Si sono aggiunti a noi professionisti di alto livello”. Alcuni nomi: “Roberto Sorrentino e Gianrico Spagnuolo”, vincitori del concorso come ricercatori di tipo B che “alla fine dei tre anni diventeranno professori associati, visto che sono già in possesso dell’abilitazione. Speriamo di acquisire presto anche Vincenzo D’Anto, un altro profilo molto alto. Insomma, ci auguriamo di poter incrementare sempre più
l’organico”. Un messaggio agli aspiranti odontoiatri: “studiare alla Federico II rappresenta un elemento di merito. Dobbiamo abbandonare gli stereotipi secondo i quali qui al sud non si fa nulla o è tutto negativo. I nostri ragazzi possono usufruire di strumenti importanti”.
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