Informatica incontra aziende ed enti di ricerca

“Formiamo competenze in grado di alimentare significativamente i processi di innovazione tecnologica e di crescita economica, culturale e civile del territorio. La ricerca universitaria è un motore fondamentale, ma deve saper cogliere le esigenze di innovazione delle imprese”, scrivono i professori Adriano Peron e Guglielmo Tamburrini in un comunicato congiunto sull’incontro tra università e imprese del settore informatico che si è svolto martedì 13 ottobre in una gremitissima Aula Convegni Azzurra di Monte Sant’Angelo, per continuare il dialogo, intrapreso già da alcuni anni, tra i due principali attori dell’economia basata sull’innovazione tecnologica nel settore dell’ICT – Information and Comunication Technology – con una premessa importante per quanto riguarda l’università. “Un’industria che sa crescere ha bisogno di basi teoriche forti, per questo è necessario fornire competenze di natura più profonda su alcuni temi, piuttosto che insegnare esclusivamente alcune tecniche specifiche”, dicono i professori Anna Corazza e Piero Bonatti. 
Archiviare, verificare, elaborare e mettere a disposizione di un utente, in maniera chiara e immediatamente utilizzabile, enormi quantità di dati è la priorità della ricerca informatica. Velocizzare, ottimizzare, razionalizzare e disporre di alcune tecnologie prima di altri è l’esigenza delle imprese.
Tanti gli esponenti di enti di ricerca ed aziende presenti. Per Elasis, il dott. Troiano ha illustrato le ricerche nel campo automobilistico del Centro;  Ettore Massera dell’Enea di Portici presenta il ‘naso elettronico’,  dispositivo per il monitoraggio ambientale che, simulando il funzionamento del naso di alcuni animali, capta la presenza nell’ambiente di gas o altre sostanze chimiche. “Noi ci occupiamo di formare e gestire diversi moduli, per differenti settori produttivi e lavorativi, del software aziendale più usato”, dice Pasquale De Luca della Software Business, industria con sedi a Roma e in provincia di Avellino. “Da noi, oltre a lavorare tanti informatici, ci sono anche tanti fisici”, informa l’ing. Iaculo della multinazionale Numonyx che ha descritto progetti per realizzare memorie non volatili e microschede di memoria. Dell’apporto informatico ed elettronico nel settore della sensoristica applicata all’edilizia ne parla l’ing. Giovanni Mannara: “le opere civili sono costruite con materiali eterogenei, il Ponte sullo stretto un giorno sarà puntualmente strumentato per sapere in ogni punto e per ogni istante cosa accadrà”. Giovanni Di Lorenzo, ST Microelectronics, spiega le specificità della società nel campo dei semiconduttori: “le nostre tecnologie trovano applicazioni presso industrie come la Apple. Per avere un prodotto vincente servono collaborazioni strategiche. La sfida è duplice: capire il mercato e sostituire il silicio che non è inesauribile ed ha dei limiti fisici”. “Ci interessano le applicazioni nel settore dei beni culturali, per lo sviluppo di piattaforme mobili per la visualizzazione di contenuti multimediali, relativi a percorsi, mappe, itinerari e archivi, basate su ricerche concettuali di tipo linguistico o semantico da mettere a disposizione di biblioteche, musei e pubblica amministrazione, anche attraverso riproduzioni 3D”, dice Alberto Raggioli della META, società toscana che da alcuni anni ha aperto una sede a Napoli. Giovanni Minei della Telespazio – ex MARS Center – conclude i lavori della mattinata con la presentazione dei nuovi programmi scientifici sviluppati nella sede di Napoli che “riguardano il monitoraggio di asteroidi o residui spaziali, che potrebbero porsi in direzioni di impatto con la Terra, robotica e gestione delle emergenze, seguendo precise indicazioni dell’ESA e dell’Unione Europea. Collaboriamo già con il Dipartimento e a settembre è iniziato il primo tirocinio di uno studente”. 
Tra gli studenti che hanno assistito all’incontro, Daniele Finelli, iscritto al terzo anno, commenta: “ascoltare il parere delle aziende, soprattutto per chi si appresta ad uscire dall’università, è interessante. Alcune proposte, soprattutto quelle della Telespazio e quelle relative alla gestione delle informazioni, sono interessanti”. Maurizio Guerrazzi, studente magistrale in Sistemi Informatici, aggiunge: “l’Informatica è vasta, oggi abbiamo avuto un assaggio dei campi in cui si può lavorare e fare ricerca. In Italia è dura e, per questo, li apprezzo”, commenta.
(Si.Pa.) 
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