L’Aiesec si presenta agli studenti

Annuale conferenza di presentazione e reclutamento dell’AIESEC rivolta agli studenti. Si è svolta il 20 ottobre a Monte Sant’Angelo. Scopo dell’incontro, far conoscere i progetti dell’associazione studentesca che oggi accoglie 40mila studenti universitari di 108 paesi. Abbattere le barriere della diversità, trasformandole in opportunità è uno dei suoi obiettivi principali coltivati attraverso stage e periodi di formazione e lavoro all’estero, sviluppando una rete globale di eccellenza, sostenibilità, integrità. “Un anno ero dove siete voi, dall’altra parte. Credevo che l’internazionalismo fosse solo uno slogan e invece ho capito che si trattava della realtà dell’associazione”, dice in apertura Felice D’Antonio, Presidente del comitato fridericiano. Moderatore dell’incontro Diego De Cristofaro, diventato imprenditore dopo un anno trascorso a San Pietroburgo “dove ho formato la mia personalità” ed ha preso l’idea della sua azienda, la ‘UAOO! regaliamo emozioni’, un servizio che consente di regalare oggetti, o attività, acquistandoli sotto forma di scrigno. Il giovane imprenditore parla dell’AIESEC come di “un mondo eccezionale, prima di tutto un’emozione, oltre che un valore aggiunto di crescita personale e integrazione fra culture”. 
In questo momento il comitato sta portando avanti tre progetti. Il primo sul turismo, di durata quinquennale, caso unico in Italia che si propone di rilanciare il settore nel territorio campano con una prospettiva internazionale, attraverso la creazione di una rete di enti, studenti e soggetti privati. Il secondo si chiama GiGi – Giovani Idee per Giovani Imprese, realizzato in collaborazione con l’associazione IGS – Imprese Giovani Studenti della Campania, che promuove l’imprenditorialità giovanile attraverso una serie di laboratori rivolti ai ragazzi delle scuole superiori. “L’azienda è innovativa, è campana, unica nel paese e si basa su un metodo simile a quello dell’associazione, imparare facendo, portando la cultura di impresa fra i giovani, spingendoli a mettersi in gioco”, dice nel suo intervento Daniele Piccolo, in passato Presidente del comitato Federico II, oggi responsabile delle relazioni esterne per l’IGS. Racconta di essere entrato in AIESEC perché: “mi lamentavo sempre della mancanza di progetti e obiettivi all’interno dell’università. Quando sono entrato ho smesso e ho cominciato ad agire”.  Il terzo ed ultimo progetto è l’AIESEC Graduates Program, un programma di stage presso la Price Water House Coopers, la società multinazionale di revisione contabile e consulenza aziendale, che collabora da dieci anni con il comitato locale. “Ci sono aziende che credono in noi, nel nostro concreto approccio al mondo, accettando ragazzi stranieri ospiti da noi per stage ed esperienze lavorative”, sottolinea Mattia Variale, responsabile risorse umane. Antonio Popolla è il Presidente di Confartigianato Giovani. Non ha mai fatto parte dell’AIESEC – “e me ne dispiaccio” -, ora è il più giovane componente del Consiglio d’Amministrazione di una banca nel nostro paese e fa parte del comitato che valuta i progetti dell’associazione. “Sono assolutamente precisi, sembra di aver a che fare con dei professionisti. Essere leader non significa comandare, ma saper condividere, e loro sapranno insegnarvelo molto bene”, conclude rivolto alla platea. 
Simona Pasquale 
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