Ingegneria, prima per immatricolati nell’Ateneo

Non avrebbe quasi bisogno di presentazioni. È la Facoltà dei primati. Nell’ultimo anno ha registrato il maggior numero di immatricolati dell’intero Ateneo (3200 matricole e 2500 laureati di entrambi i livelli), è la scuola di Ingegneria non militare più antica d’Italia, fondata nel 1811 da Gioacchino Murat, su imitazione della Ècole Polytechnique con il nome di Scuola di Applicazione di Ponti e Strade. Protagonista di molti dei primati che la stessa area di Napoli vanta. In epoca preunitaria, qui sono nati il primo ponte sospeso, la prima ferrovia e la prima nave a vapore d’Italia. In tempi più recenti, in questa Facoltà si sono formati gli scienziati che hanno realizzato l’aereo più grande del mondo, dato vita al primo esperimento di microgravità della storia, alla più lunga galleria al plasma del mondo, al primo corso a vocazione economica del Paese. Possiede alcuni tra i laboratori più avanzati d’Europa. Partecipa ai programmi più progrediti nei settori della robotica, del telerilevamento e dei nuovi materiali. Attraverso l’associazione Ingegneria Senza Frontiere prende parte a progetti a sfondo sociale nelle zone più difficili della città e dell’hinterland e nelle aree più povere del mondo. Da alcuni anni è stabilmente inserita nella graduatoria delle cento migliori Facoltà di Ingegneria del mondo, molti tra i suoi docenti occupano posizioni di rilievo all’interno delle principali istituzioni locali e nazionali. Laurea il 7% circa degli ingegneri italiani ed ha uno dei programmi Erasmus più ampi e articolati della Federico II. A fronte dell’impegno richiesto per completare gli studi, presenta ottimi tassi di inserimento. “Noi non produciamo disoccupazione”, si sente dire spesso negli incontri pubblici. Ed è vero. Gli ingegneri oggi trovano lavoro in tempi decisamente rapidi ed in vari settori: ricerca, industria, commercio, pubblica amministrazione, come tecnici, progettisti o manager. Ma la prospettiva di una vita lavorativa stabile e gratificante da sola non basta per far bene.
Il Preside: “I primi tre mesi sono decisivi”
“Non vorremmo illudere i ragazzi, sbocchi ce ne sono e per ora non si risente della crisi, ma si tratta di studi difficili, che bisogna affrontare con passione. Devono piacere allo stesso modo la Matematica, la Fisica e la Chimica. Se piace molto solo una di queste materie, allora è meglio iscriversi ad un Corso di Laurea specifico”, dice il Preside Edoardo Cosenza, ingegnere civile e membro della Commissione Nazionale Grandi Rischi, attivamente impegnato nella ricostruzione in Abruzzo. “Quella dell’ingegnere è una professione affascinante, perché dà la possibilità di vedere realizzate le tue idee ma, se non è quello che realmente piace, può diventare uno strazio”.  
La Facoltà ha relazioni strettissime con il mondo industriale e imprenditoriale. Tirocini, premi per i migliori studenti, spin-off, le iniziative in Facoltà che vedono il coinvolgimento del mondo del lavoro sono moltissime. “I ragazzi migliori vengono opzionati ancora prima della laurea”, ma pochissimi studenti si fermano al titolo di primo livello, “tutti vogliono approfondire e almeno il 95% continua”. Questi numeri provocano inevitabilmente delle difficoltà. La Facoltà viaggia pressoché a pieno regime. I corsi sono a ciclo continuo e le aule delle sedi di Fuorigrotta (nelle quali sono in corso lavori di ristrutturazione), Monte Sant’Angelo e Agnano sono praticamente sempre piene dalle 8.00 del mattino alle 7.00 di sera. Un’altra sede è in via di realizzazione a San Giovanni. “Siamo un po’ preoccupati dai nostri numeri, perchè potremmo perdere in qualità”, commenta il Preside, che dà i suoi consigli per affrontare i primi mesi ‘cum grano salis’. “Bisogna studiare anche prima dell’inizio dei corsi, a partire da agosto. I primi tre mesi sono decisivi. Analisi, Fisica e Geometria fanno già una prima selezione. Con oltre tremila matricole dobbiamo essere determinati. Comunque i risultati al test sono migliorati rispetto all’anno scorso e i napoletani sono stati fra quelli che si sono allenati di più. Fanno piacere tanta umiltà e serietà”. 
 
I servizi sulla Facoltà di Ingegneria sono di Simona Pasquale
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