Si conclude con risultati positivi la prima edizione del progetto Master Around, il programma che ha coinvolto 60 studenti campani in un percorso di alta professionalizzazione (4 Master), promosso e finanziato (un milione e duecentomila euro in totale) dal settore delle Politiche giovanili e Forum regionale della Gioventù della Regione Campania. Un anno di studio per i giovani neo-laureati, articolato in più fasi: da un corso propedeutico di lingua inglese ad un periodo didattico di preparazione alla successiva formazione presso Atenei stranieri, fino al tirocinio svolto in piccole e medie imprese del territorio nazionale. “Il sistema formativo negli anni passati era abbastanza bloccato. Oggi abbiamo Paesi emergenti come Cina, India e Brasile che entrano nel mercato formativo internazionale, ed è molto importante che le Università del Mezzogiorno siano pronte a competere – ha affermato il Pro-Rettore della Federico II prof. Gaetano Manfredi, in apertura della cerimonia di consegna delle pergamene, tenutasi il 14 dicembre presso il Centro Congressi di via Partenope – L’internazionalizzazione è molto di più di un viaggio all’estero, parliamo di titoli congiunti e accordi strutturati tra sistemi formativi”. Manfredi ha parlato di Master Around come “un’esperienza molto positiva” e, rivolto ai giovani presenti in aula, ha detto: “Avete raggiunto un risultato che qualifica il sistema universitario, in un periodo non roseo”. Per L’Orientale, “è stata una scelta naturale quella di voler partecipare al progetto, vista la formazione orientata all’internazionalizzazione – ha detto il Pro-Rettore prof.ssa Elda Morlicchio – Ci fa piacere che i nostri studenti vadano all’estero, però desideriamo che le loro competenze siano messe al servizio del territorio in cui viviamo”. Master di successo basati sulla collaborazione e il dialogo tra tre Atenei campani (Federico II, L’Orientale e Parthenope) e le imprese del territorio. Secondo il prof. Giuseppe Zollo, Presidente del Board regionale ‘Master Around’, “il segreto di questo progetto sta proprio nella forte sintonia tra le istituzioni locali, l’Università e la Regione allo scopo di realizzare un prodotto di qualità. Nella fase di trasformazione che dall’idea ha portato al bando, ci siamo riuniti più volte per stimare l’importo sostenibile da Università e Regione, e questa capacità di allineare procedure, comportamenti e pratiche è la chiave di volta che dovremmo acquisire e utilizzare nelle prossime occasioni”. Della stessa opinione il prof. Giuseppe Gentile, docente ad Ingegneria. “La forza di questi Master – è intervenuto – sta nello sperimentare un modello di rapporto tra l’Università e la Regione e nella forte collaborazione con i Paesi esteri che, a livello di ricerca, non esisteva. Penso che la Regione abbia fatto una scelta di finanziamento molto significativa”. In un clima di crisi generale e tagli, però, “non è stato facile individuare il grosso finanziamento – ha ricordato il dott. Gaspare Natale, dirigente del settore Politiche giovanili – e, per la prima volta, abbiamo obbligato le Università a sedersi ad un tavolo con gli Atenei stranieri”. E’ seguita una breve presentazione dei quattro Master. “Sia le aziende che i nostri allievi sono molto soddisfatti di questa esperienza” – ha detto il prof. Leonardo Lecce, coordinatore del Master in System Engineering Approach for advanced Materials application in Aeronautics-SEMIA, i cui studenti hanno trascorso il periodo di studio all’estero negli Stati Uniti, presso l’Università del Missouri, “con docenti provenienti da ogni parte del mondo” – al termine della quale hanno avuto la possibilità di svolgere uno stage presso importanti aziende del nostro territorio, quali Atitech, Dema, Piaggio, Selex, Ema. Il progetto, fin dall’inizio ha catturato l’attenzione del prof. Giorgio Serino, coordinatore del Master in Emerging Technologies for Costruction-EteC: “gli allievi hanno studiato presso due importanti Università: quella di Berkeley (Usa) e l’Istituto Indiano di Tecnologie a Madras, al fine di formare esperti nel campo delle nuove tecnologie per le costruzioni, con particolare riferimento alla protezione per i terremoti. In questi giorni, partiamo con la seconda edizione del Master, anche se, purtroppo, non avremo il supporto della Regione”. A differenza di questi Master, rivolti a laureati in Ingegneria, quello del Parthenope – Logistica integrata e Trasporto merci, coordinato dal prof. Renato Passaro – ha coinvolto laureati in Ingegneria, Economia e Giurisprudenza, i quali hanno trascorso il periodo di studio all’estero presso il Dublin Institute of Technology. “Abbiamo formato – ha detto Passaro – specialisti nei servizi di logistica integrata, in modo da rispondere alla domanda di imprese e territorio, e più della metà degli allievi ha cominciato a lavorare entro il termine del programma. Hanno avuto una grande opportunità che gli auguriamo di mettere a frutto. C’è da dire che le aziende collaborano poco e, finché sarà così, saremo sempre ancorati a situazioni non continue. E’ la storia dei nostri Master: se ci sono i soldi si fanno, altrimenti no”. Tra tanta ingegneria e innovazione, si inserisce il percorso dei laureati de L’Orientale in Traduzione e Localizzazione dei siti web del sistema camerale campano per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. “Una splendida formazione che ha aggiunto capacità di tipo tecnologico (abilità nell’uso di software per la traduzione automatica) a quelle già acquisite all’Università – ha detto la prof.ssa Anna De Meo – Purtroppo, le ricadute professionali di questi ragazzi non sono come quelle degli altri, in quanto risulta complicato dimostrare che il traduttore è un professionista che non si limita alla conoscenza di una lingua straniera”.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito