L’appello: servono più date d’esame

Biotecnologie per la Salute, primo anno. È il 16 gennaio. In aula si tiene l’esame scritto di Matematica con il professor Rocco Trombetti. Cinque gli esercizi proposti agli studenti. Lo spiega Marco: “Il compito era composto da studio di funzione, limite, derivata, integrali e un esercizio di statistica. Ho fatto tutto. Il docente ci ha dato la possibilità di portare a casa una fotocopia della prova. Verificherò com’è andata. Poi, in base al risultato, deciderò come prepararmi per l’orale”. Sul lavoro in aula svolto nei mesi precedenti: “il programma affrontato è stato dettagliato, ma avrei preferito qualche esercitazione in più. Chi non ha studiato bene matematica alle superiori avrà trovato difficoltà”. La sessione d’esami è iniziata da poco, ma lui ha acquisito già familiarità con le prove di verifica: “ho sostenuto lo scritto di Fisica, il 12 gennaio, è andato bene. Ho avuto 26. Andrò all’orale per aumentare il voto”. A distanza di quattro giorni, lo scritto di Matematica: “il programma di studio era lineare e molto simile a quello del Liceo. Sapevo bene come dividerlo e come studiare, viste le somiglianze con il lavoro svolto per la maturità. Non è stato particolarmente più difficile di un compito di matematica delle superiori. Stesso discorso per Fisica”. Un problema, il tempo a disposizione: “la distribuzione delle date rende tutto molto impegnativo. C’è anche Chimica da dare, ma l’ho spostato a febbraio. È impensabile sostenere tutto in un solo mese”. Prova di Matematica sostenuta pure da Antonella: “è la mia materia preferita. Giocavo in casa. Sono riuscita a svolgere tutto, speriamo bene”. Due le ore a disposizione: “erano sufficienti. A essere scarso, invece, era lo spazio disponibile sui fogli di bella”. Alla base, tanto studio individuale: “mi sono basata su cose imparate al Liceo, visto che ci siamo esercitati poco in aula. Non c’è stata nessuna brutta sorpresa. Oltre a questo esame, ho sostenuto Informatica. Adesso mi aspettano Fisica e Chimica, entrambe a febbraio”. Terzo esame per Ilaria: “mi manca soltanto Chimica che ho spostato a febbraio”. L’en-plein è vicino, eppure: “credo che dovrebbero esserci più date. È incredibile che ci siano solo un appello a gennaio e uno a febbraio. Lo studio è piuttosto intenso, dovremmo avere più possibilità di ritentare l’esame”. Per prepararsi all’esame di Matematica, ha sfruttato risorse on-line Claudia: “mi sono esercitata molto sulle prove degli anni precedenti, che però abbiamo avuto a disposizione solo qualche giorno prima dell’esame, quindi non abbiamo potuto fare molto”. Fonte sfruttata pure da Veronica: “le prove degli anni precedenti mi hanno aiutata a capire il grado di difficoltà dell’esame. Mi ha tranquillizzata”. Un neo: “sapevamo che l’orale si sarebbe tenuto oggi stesso, invece è stato spostato. Abbiamo perso una settimana a studiare, quando avremmo potuto dedicarci ad altre materie”. Ha preso parte alla prova anche una studentessa del secondo anno: “ho studiato individualmente. Speriamo bene. Sono riuscita a finire tutto. Accetto il voto dello scritto a prescindere. Non sosterrò l’orale. Preferisco concentrarmi sugli altri esami”. Con lei c’era una sua collega: “non penso proprio all’orale. Preferisco passare ad altro, mi aspetta una sessione dura con esami dai programmi molto lunghi”.
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