“La problematica dei laboratori, che sono una parte importante del nostro percorso didattico, è rinviata a tempi migliori, a quando l’emergenza sarà superata”. La prof.ssa Rosa Lanzetta, Direttrice del Dipartimento di Scienze Chimiche, fa il punto della situazione della didattica a metà marzo, quando l’Ateneo è chiuso già da un po’ e mentre ancora non si intravede una ipotesi di ritorno alla normalità. Come in tutti gli altri Dipartimenti della Federico II, il 16 marzo sono partite le lezioni on-line del secondo semestre e “stiamo aspettando la direttiva dal Rettore per esami e sedute di laurea on-line. Siamo pronti anche per questo. L’obiettivo è che non ci siano ripercussioni per la didattica dalla difficile situazione che stiamo vivendo tutti. O, almeno, che siano quanto meno gravi è possibile. Il personale tecnico-amministrativo lavora a casa con abnegazione. C’è grande spirito di collaborazione e responsabilità e grande sostegno ed aiuto. Nella difficoltà della situazione che vive l’Ateneo e che viviamo noi qui a Chimica, mi pare un dato molto positivo e mi piace enfatizzarlo”. Prima della sosta forzata, Scienze Chimiche era impegnata a portare avanti il processo di ottimizzazione dei Corsi di studio che era stato già avviato un anno fa. “In un modo o nell’altro – dice la prof.ssa Lanzetta – riprenderemo anche questo discorso. Nell’anno accademico precedente abbiamo introdotto modifiche della Laurea Magistrale in Scienze chimiche con indirizzi per l’ambiente, i beni culturali ed altro. Tutto ciò nell’ottica dell’adeguamento alle nuove esigenze ed alle nuove richieste culturali. Ora vorremmo andare avanti puntando sempre di più, tra l’altro, con singoli corsi in lingua inglese. Li stiamo incentivando ed aumentando perché crediamo molto nella internazionalizzazione”. Intanto, però, anche gli studenti aggiudicatari di borsa Erasmus del Dipartimento vivono una fase di incertezza e preoccupazione. Molti di essi, ancora prima del blocco totale delle attività in Ateneo, avevano espresso perplessità circa l’opportunità di consegnare la scheda di accettazione della borsa. A tutti ha rivolto un appello la prof.ssa Annalisa Guaragna. “Cari ragazzi – scrive sulla pagina web del Dipartimento – mi rendo conto che molti di voi in questo momento avranno riguardo ad un’eventuale partenza per una esperienza Erasmus. Tuttavia vorrei tranquillizzare quanti di voi hanno dubbi sulla consegna della scheda di accettazione della borsa. L’accettazione non comporta nessun obbligo o vincolo da parte vostra in merito alla futura partenza, ma vi lascia aperta la possibilità, un giorno che le condizioni lo renderanno possibile, di poter usufruire della borsa che avete vinto. Quindi, consiglio a voi che siete risultati vincitori di consegnare (via email) il modulo di accettazione in modo da poter essere in regola qualora un giorno decidiate di partire. Ripeto, l’accettazione non vuol dire essere costretti a partire ma vi lascia aperta la possibilità di poterlo fare”.