“Dall’esperienza di stamane, arrivati ad una certa ora, quando si verifica la massima concentrazione di contatti nell’Ateneo, c’è un problema di sovraccarico della piattaforma Teams. Qualcuno ha avuto ritardi in audio ed in video. La maggior parte di chi ha svolto lezione dalle otto alle dieci era soddisfatto. Più problemi per chi ha tenuto i corsi dalle dieci alle tredici”. Il prof. Vittorio Amato, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, traccia nel pomeriggio del 16 marzo un bilancio sul primo giorno di lezioni on-line. “Abbiamo creato – racconta – un supporto informatico fatto dai tecnici laureati del Dipartimento. Hanno preso in carico ciascuno un Corso di Laurea e la pagina di un docente. Poi abbiamo sollecitato tutti i professori ad attivare le iscrizioni per avere una esatta composizione delle classi. Il docente con un solo invio può inoltrare la posta a tutti gli iscritti. Nel complesso credo che il Dipartimento abbia dato una buona risposta. Comunque, è un apprendere facendo, giorno per giorno, perché è una situazione estremamente nuova e sicuramente inimmaginabile”. Nei giorni scorsi il prof. Amato ha pubblicato una lettera agli studenti sul sito del Dipartimento. “Siamo – scrive – una famiglia, una grande casa, accogliente e ospitale. È bello vedervi nelle aule, nei cortili, è bello vedervi vivere l’Università con entusiasmo e con il futuro negli occhi. Purtroppo, questo è il momento in cui devo richiamarvi alla responsabilità, al senso civico, tutte caratteristiche che gli studenti di Scienze Politiche hanno sempre dimostrato di avere. Noi tutti vogliamo vedervi di nuovo gioire abbracciandovi per festeggiare una Laurea, un esame superato. All’inaugurazione dell’anno accademico vi ho detto che voi siete la nostra ragione di vita. L’Università senza di voi è un luogo surreale e triste. Ma riavremo indietro la nostra vita se tutti lavoriamo insieme per un obiettivo comune, con quel senso di coesione che è sempre stato il nostro punto di forza. Stiamo cercando di gestire questa situazione senza rischi per voi e per le vostre famiglie, ma con la massima efficienza possibile”. Recita un altro passo della missiva: “Stiamo tutti imparando e sperimentando nuove modalità di lavoro e all’inizio ci saranno sicuramente incertezze, dubbi ed anche problemi strettamente legati alla tecnologia utilizzata. Se ne farà esperienza, giacché siamo tutti impegnati in un processo di learning by doing. Sono sicuro che al temine di questo periodo, che tutti ci auguriamo possa durare il meno possibile, avremo acquisito nuove capacità ed abilità che potranno tornarci utili anche in tempi normali”. Commenta con Ateneapoli: “La risposta da parte degli studenti mi pare buona”. “Abbiamo ipotizzato – prosegue il docente – di tenere esami e lauree nella seconda metà di aprile, nella speranza che per allora sarà possibile riaprire l’Ateneo. Qualora continuerà la chiusura per le esigenze di prevenzione del contagio, si procederà a esami e sedute di laurea on-line. Peraltro, proprio oggi l’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri proroga, tra le varie misure, l’anno accademico al trenta giugno. Potrebbe, insomma, esserci la possibilità di tenere esami e lauree entro quella data, sempre nell’auspicio che l’emergenza sarà superata. Vedremo come recepirà il provvedimento l’Ateneo Federico II”. Nel frattempo è saltata l’iniziativa dei Venerdì in Dipartimento che avrebbe dovuto svolgersi a marzo. “Avevamo programmato una serie di incontri – dice Amato – con gli studenti dell’ultimo anno delle superiori su cinque grandi temi. Uno di essi era la cittadinanza europea. Purtroppo, l’incalzare degli eventi ha reso impossibile questa iniziativa, che mi auguro potrà essere riproposta in tempi migliori”.